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Notiziario n. 5/2001 - Ordine degli Psicologi del Lazio

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in primo piano: la scuolaIL RIORDINO TERRITORIALEDEL SISTEMA SCOLASTICOsoppressi i provveditorati agli studi12Con poche laconiche righeviene decretata la soppressioneimmediata, e senza alcuna ulterioreproroga, <strong>del</strong>la funzionalità <strong>degli</strong>Uffici scolastici provinciali più conosciutinel mondo <strong>del</strong>la scuola: iProvveditorati agli Studi.Con il decreto <strong>del</strong> 21 dicembre<strong>2001</strong>, il ministro Letizia Moratti hamesso la parola fine alle ulteriori speranze<strong>del</strong>le centinaia e centinaia di lavoratori(<strong>degli</strong> Uffici in questione) e<strong>degli</strong> operatori scolastici che premevanoper far desistere il Ministero daquesta decisione, presa a suo tempo,da un’altra compagine governativa.Ma tant’è, le esigenze <strong>del</strong> decentramentoamministrativo, ampiamentepropugnato da esponenti <strong>del</strong> nuovoGoverno, non hanno lasciato spazio amalinconie di passato fulgore.Cosa succederà adesso, non è faciledirlo o prevederlo, ma, sia il personalein servizio presso quelle istituzioni,sia l’utenza abituata a frequentarlichiede di conoscere il futuro.Dal contenuto <strong>del</strong> decreto si comprendonole linee che l’Amministrazioneal momento vuole proseguire,e cioè quella di attivare le funzionedei CSA, sigla che sta ad indicareCentri Servizi Amministrativi, in attesa<strong>del</strong> nuovo regolamento di riorganizzazione<strong>del</strong> Ministero, che comesappiamo ha riassorbito le competenze<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Universitàcompleto <strong>del</strong> settore ricerca.I CSA rappresentano una sottoarticolazione,su base territoriale di alcune<strong>del</strong>le unità operative in cui sonosuddivise le competenze <strong>del</strong>le neonateDirezioni Generali a livello regionale.Secondo le intese raggiuntesu diversi tavoli di concertazione, inuovi Uffici dovrebbero realizzare lapresenza <strong>del</strong>l’Amministrazione sul territorioper facilitare l’accesso ai procedimentiamministrativi in base allecompetenze proprie. Avranno la gestioneamministrativa dei ruoli provinciali<strong>del</strong> personale, di reclutamentoo di altre attività eventualmente <strong>del</strong>egate.I CSA svilupperanno al massimo lamissione attribuita agli URP (Uffici diRelazione con il Pubblico), con l’aiutodi supporti telematici, nei confronti<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la scuola, <strong>degli</strong> utentie <strong>degli</strong> altri enti, agenzie e realtàprofessionali, educative e formativeesistenti sul territorio.Il numero dei CSA, secondo gli accordiraggiunti e considerata la funzionedi servizio verso le istituzionescolastiche, dovrebbe rientrare nelrapporto di un centro ogni 100 istituzionicon almeno la previsione dicostituzione di un Centro per ogniprovincia <strong>del</strong> territorio regionale.La responsabilità dei CSA è affidata,si legge nel decreto <strong>del</strong> 21 dicembre<strong>2001</strong>, ad un dirigente di secondafascia facente parte <strong>del</strong>la dotazioneorganica <strong>del</strong>l’Ufficio scolastico regionale.Qualora non ci fossero dirigenti innumero sufficiente, o in caso di comprovatenecessità, il Direttore Regionalepuò affidare tali centri anche adirigenti già assegnati ad aree regionali,ovvero a funzionari non dirigenziali.Nello stesso decreto il ministro Morattisospende l’attivazione dei CIS(Centri di Servizi per le Istituzioniscolastiche) previste come ulteriorearticolazione <strong>del</strong>le unità operative regionali.I CIS avevano (avranno) ilcompito di supportare le istituzionescolastiche, nell’attivazione, nello sviluppo,nella gestione dei processi didatticied organizzativi. Hanno, anche,la funzione di promuovere lo sviluppodi un sistema di offerta di servizialle scuole stesse, valorizzandoappieno i preesistenti Centri risorsenati per iniziativa di singoli istituti, retidi scuole o di enti locali. I CIS assicuranoservizi professionali e di qualitàper l’assistenza, la consulenza,supporto alla corretta implementazioneed allo sviluppo dei processi diistituto nonché alla promozione di retidi scuole e consorzi di servizi. Il personaledei CIS proviene dal ruolo deidocenti e dei dirigenti scolastici <strong>del</strong>lascuola e <strong>del</strong>le segreterie <strong>del</strong>le scuole,utilizzati a tempo determinato, selezionatocon riferimento agli specificiprofili professionali richiesti dallatipologia di servizi da erogare. Èprevista mediamente, la costituzionedi un CIS per ogni provincia.Orbene, l’attivazione di questi Centriviene sospesa in attesa <strong>del</strong>la nuovariforma <strong>del</strong>l’Amministrazione centrale.Da quanto scritto, qualcuno potrebbedesumere che abolendo i Provveditoratie sospendendo i CIS le funzionisvolte dagli Uffici scolastici provincialipotrebbero continuare ad esseresvolti dai CSA. Ma non è così.Ad eliminare ogni dubbio, in data7 gennaio 2002, il Ministero ha emanatoun apposito comunicato stampanel quale riafferma che i Provveditoratiagli studi sono soppressi adecorrere dal 1° gennaio 2002 e chenulla è variato nelle competenze <strong>del</strong>CSA come già stabilito. Mentre, perquanto riguarda la sospensione deiCIS, si ribadisce che tale operazionesi è resa necessaria poiché è in via diattuazione la complessiva ristrutturazione<strong>del</strong> Ministero, con l’unificazione<strong>degli</strong> ex Dicasteri <strong>del</strong>la PubblicaIstruzione e <strong>del</strong>l’Università, RicercaScientifica e Tecnologica. ■(da “La Tecnica <strong>del</strong>la Scuola”, anno LIII, n. 9)

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