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Notiziario n. 5/2001 - Ordine degli Psicologi del Lazio

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temi di politica professionalepisVALUTAZIONE E SVILUPPO DEL POTENZIALEDestinatario <strong>del</strong>l’intervento: Personale <strong>del</strong>l’AziendaCommittente: Telesoft S.p.A., Direzione <strong>del</strong> Personale - V. Valle Fontanili, 29 Santa Palomba - Pomezia (Rm)Psicologo conduttore <strong>del</strong>l’intervento: Andrea Castiello D’Antonio - V.le Pinturicchio, 58, Roma - tel. 06 3234753e-mail: casti.a@tiscalinet.itCondizione professionale nello svolgimento <strong>del</strong>l’intervento: Libero professionistaIl problemaL’azienda, nata nel 1989, ha iniziato ad effettuare la valutazione<strong>del</strong> potenziale nel 1992, riscontrando i seguentiproblemi:• scarso livello di fiducia nel personale per la “valutazione<strong>del</strong> potenziale”;• creazione di sospetti interni;• pressoché nulla la diffusione interna dei risultati <strong>del</strong>levalutazioni;• indicazioni relative al solo potenziale “managerial”.Il problema si colloca in un contesto aziendale giovane,caratterizzato dalla presenza di “mente d’opera” (neolaureatiin materie tecnologiche), nell’ambito<strong>del</strong>l’Information Technology.Il problema è stato individuato sviluppando nel committenteuna presa di coscienza relativa a:• sostanziale non utilizzazione dei risultati;• assenza di feedback alle risorse;• uso di un metodo non trasparente costituito dalla “doppiaintervista” al capo e ad uníinterfaccia <strong>del</strong>la risorsa davalutare;• assenza di coinvolgimento diretto <strong>del</strong>la risorsa oggettodi valutazione.Il progettoObiettivi stabiliti:• Breve termine: rendere affidabile (tecnicamente e a livellosocio-organizzativo) la valutazione <strong>del</strong> potenziale.• medio termine: coinvolgere in presa diretta tutti gli attoriorganizzativi. Usare la valutazione <strong>del</strong> potenziale perl’analisi dei bisogni di formazione e per la creazione dipercorsi di sviluppo.• lungo termine: realizzare l’inventario <strong>del</strong> potenzialeaziendale (area dirigenti, quadri e professionale junior esenior). Inserire la valutazione <strong>del</strong> potenziale come sistemadi base <strong>del</strong>la nuova politica <strong>del</strong> personale e <strong>del</strong> sistemameritocratico.È stata effettuata la rilevazione <strong>del</strong> potenziale per mezzodi :• intervista individuale psicodiagnostica per i dirigenti;• assessment center ad impostazione “clinica”, per iQuadri e i Professional senior;• assessment center di orientamento professionale, per iProfessional Junior.Tutte le procedure hanno previsto: 1. feedback ai colleghiinteressati e ai capi diretti e superiori; 2. aggiornamentoperiodico <strong>del</strong>le valutazioni. È stata realizzata unaserie di “presentazioni” <strong>del</strong> progetto, per l’intera struttura.Sono stati coinvolti tutti i top manager in riunioni appositesui risultati di valutazione <strong>del</strong> potenziale <strong>del</strong>líareada ciascuno presieduta. La direzione <strong>del</strong> personale ha guidatoe sponsorizzato l’iniziativa.I risultatiI risultati ottenuti soni di diverso genere. Risultati “tecnici”:le valutazioni <strong>del</strong> potenziale sono risultate complete,approfondite ed affidabili. Sono state confrontate conle valutazioni prestazionali e con i livelli di competenza edi retribuzione: sono state inserite nel processo e nel sistemameritocratico, ed utilizzate come supporto alla presadi decisione.L’aggiornamento continuo ha permesso di seguire la crescita<strong>del</strong>le persone step by step. Risultati socio-organizzativi:si è passati dalla diffidenza e dal tentativo di evitaredi essere chiamati alla valutazione <strong>del</strong> potenziale, allafiducia, alla trasparenza dei metodi e dei risultati e allarichiesta di poter partecipare alle sessioni di valutazione.Il potenziale valutato - non più confinato al solo potenziale“manageriale”- ha permesso di effettuare interventimeritocratici (e/o di retention) sugli specialisti e suiprofessional, sui commerciali e sulle risorse di staff. Si èdato così il via allo sviluppo <strong>degli</strong> iter di carriera paralleli.Il metodo “psicodiagnostico” e clinico-organizzativo hapermesso di conseguire risultati di valutazione più ampi,significativi e stabili nel tempo rispetto all’impostazionecomportamentista precedentemente adottata. Nel complesso,le risorse umane hanno avvertito un maggior interesse<strong>del</strong>líazienda verso di loro, ed è prevedibile che sisviluppino ulteriori aspettative di coinvolgimento.Punti di forza e criticitàI punti di forza sono visibili nella metodologia adottata,nella trasparenza e circolarità <strong>del</strong>le informazioni e nelcoinvolgimento. Soddisfazione mostrata dai soggetti coinvoltia tutti i livelli. La criticità maggiore è da vedersi nellíampiezzatemporale che ha richiesto l’intervento perraggiungere i suo obiettivo finale.RiproducibilitàLa “filosofia” basata sui concetti di equità, approfondimento,trasparenza e coinvolgimento e la metodologia“clinico-socio-organizzativa” sono certamente riproducibiliin ambienti sufficientemente “evoluti” culturalmente,o comunque disponibili ad abbracciare valori organizzativiadeguati.Innovazione realizzataSi è riscontrato, in generale, lo sviluppo <strong>del</strong>la “salubritàambientale”, intesa come costruttilità <strong>del</strong>le relazioni, promozione<strong>del</strong>le persone psicologicamente più mature e siè notata la modificazione <strong>del</strong>le rappresentazioni socialied individuali <strong>del</strong>l”azienda. ■28

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