Capitolo 3 – Programmi scolastici di <strong>scienze</strong>all’uso di documentazioni scientifiche identificata a livello CITE 1 <strong>in</strong> Irlanda, Italia, Malta, F<strong>in</strong>landia,Norvegia e Romania.Un altro aspetto della comunicazione nell’apprendimento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> riguarda la presentazione e lacomunicazione di procedimenti e risultati. Questo aspetto rientra nella categoria <strong>delle</strong> attività praticheche mostra la figura 3.4: i procedimenti e i risultati qui <strong>in</strong>dicati fanno parte del lavoro scientificosperimentale. Tutti i sistemi educativi senza eccezioni <strong>in</strong>tegrano questo elemento nei programmidell’istruzione secondaria <strong>in</strong>feriore. A livello primario, solo sette sistemi educativi non lo fanno.3.3. Dibattiti e riformeI programmi scolastici di <strong>scienze</strong> sono attualmente oggetto di dibattiti e riforme nella maggior parte deipaesi europei. Questi dibattiti riguardano una vasta gamma di aspetti (approcci metodologici, numero diore di <strong>in</strong>segnamento, ecc.) e, <strong>in</strong> alcuni paesi, rientrano <strong>in</strong> una riforma globale dell’<strong>in</strong>sieme del programma.Le riforme relative al contenuto dei programmi impongono spesso cambiamenti <strong>in</strong> altri ambiti, come adesempio la valutazione degli alunni (sezione 4.4) e la formazione degli <strong>in</strong>segnanti. Quelli del primario, chegeneralmente hanno avuto una formazione scientifica limitata, hanno potuto beneficiare di formazioniche permettono loro di soddisfare gli ultimi requisiti del programma, che accorda maggiore importanzaalle <strong>scienze</strong>. Per gli <strong>in</strong>segnanti del livello secondario, le formazioni erano <strong>in</strong>centrate sugli approccimetodologici. In Portogallo, per aiutare gli <strong>in</strong>segnanti ad attuare il nuovo curriculum, nel 2006/2007 unnuovo programma di formazione cont<strong>in</strong>ua relativo all’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> verrà messo <strong>in</strong> pratica<strong>in</strong> tutte le <strong>scuole</strong> primarie per migliorare l’<strong>in</strong>segnamento dell’attività sperimentale <strong>in</strong> <strong>scienze</strong>. Questasezione, comunque, si <strong>in</strong>centra solo sul contenuto <strong>delle</strong> riforme o dei dibattiti relativi ai programmiscolastici durante l’anno 2004/2005.Diversi paesi procedono a riforme globali dell’<strong>in</strong>sieme dei programmi scolastici. Nella comunità tedescadel Belgio e <strong>in</strong> Lituania, la def<strong>in</strong>izione <strong>delle</strong> competenze chiave ha provocato un processo di revisione deiprogrammi scolastici che dovrebbe term<strong>in</strong>are nel 2007. Pur riguardando l’<strong>in</strong>sieme <strong>delle</strong> materie delprogramma, le riforme <strong>in</strong> Lettonia si focalizzano essenzialmente sulle <strong>scienze</strong> sociali e sulle materiescientifiche. L’obiettivo generale è di disporre di un curriculum organizzato sulla base di competenze enon più su una serie di fatti da memorizzare. Nel 2004, la Germania ha <strong>in</strong>trodotto degli standard educativiper alcune materie a livello primario e secondario, tra cui fisica, chimica e biologia a livello CITE 2. Diconseguenza, i programmi stanno subendo profondi cambiamenti. In Norvegia, la riforma relativa allapromozione della conoscenza (Kunnskapsløftet) del 2004 prevede la realizzazione di un nuovo curriculumdal 2006. Quest’ultimo è meno dettagliato e comprende obiettivi che specificano il livello di competenzarichiesto agli alunni a ogni livello di istruzione.Anche <strong>in</strong> Estonia, l’<strong>in</strong>sieme dei programmi scolastici subisce <strong>delle</strong> modifiche. Diversi aspettidell’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> sono oggetto di dibattito: il contenuto, le competenze da acquisire, lametodologia e, <strong>in</strong> particolare, la def<strong>in</strong>izione del ruolo dell’<strong>in</strong>segnante e dell’alunno nel processo didattico.Nel Regno Unito (Scozia), una revisione del curriculum è <strong>in</strong>iziata nel 2004 e verrà <strong>in</strong>trodotta a partiredall’anno scolastico 2006/2007.39
L’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> <strong>nelle</strong> <strong>scuole</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong>. Politiche e ricercaFigura 3.7. Riforme o dibattiti <strong>in</strong> corso relativamente ai programmi di <strong>scienze</strong> (CITE 1 e 2). Anno scolastico2004/2005.Esistenza di dibatti e/oriformeNessun dibattito e/o riformaDati non disponibiliFonte: Eurydice.Ancora più <strong>in</strong> generale, la Repubblica ceca procede a una riforma strutturale dei programmi <strong>in</strong>troducendoun sistema <strong>in</strong> cui le <strong>scuole</strong> sono obbligate a elaborare il proprio programma sulla base di un programmaquadro educativo prodotto dal m<strong>in</strong>istero. Nei Paesi Bassi, dal 2006, verrà data maggiore libertà anche alle<strong>scuole</strong> e agli <strong>in</strong>segnanti nella def<strong>in</strong>izione dei programmi scolastici. Questi possono ad esempio sceglieredi <strong>in</strong>segnare le <strong>scienze</strong> <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>tegrato o separando le materie scientifiche. In Bulgaria, le discussionisono relative al programma nazionale 2006-2015 per lo sviluppo dell’istruzione scolastica. Secondoquesto programma, sono previsti cambiamenti relativi alla struttura dell’<strong>in</strong>segnamento e al contenutodegli studi.Nel Regno Unito (Inghilterra), il Libro bianco del 2005 «14-19 Education and Skills» presenta gli obiettividel governo per riformare il programma scolastico, la valutazione e la gamma <strong>delle</strong> possibilità da offrireagli alunni dai 14 ai 19 anni. Allo stesso tempo, <strong>in</strong>siste sull’importanza di avere un numero maggiore digiovani di 14 anni, con buone basi e co<strong>in</strong>volti nella formazione. La revisione attuale del programma distudi di <strong>scienze</strong> per il Key Stage 3 dovrebbe superare il modello tradizionale di trasmissione di «fatti daapprendere». Essa dovrebbe produrre un sistema scolastico più pert<strong>in</strong>ente e più flessibile, che dàimportanza alle basi concettuali chiave della materia e ai processi chiave comel’<strong>in</strong>vestigazione/sperimentazione e la valutazione. Il nuovo programma proposto è oggetto diconsultazioni importanti e la sua <strong>in</strong>troduzione progressiva <strong>nelle</strong> <strong>scuole</strong> è prevista da settembre 2008.In Italia, sono stati <strong>in</strong>trodotti nuovi programmi di <strong>in</strong>segnamento, formulati <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di obiettivi specificidi apprendimento, a livello primario e secondario <strong>in</strong>feriore, nell’ambito di una riforma globaledell’istruzione. Inoltre, per quanto riguarda le <strong>scienze</strong>, il m<strong>in</strong>istero dell’educazione ha lanciato, nel 2006,un progetto chiamato Insegnare Scienze Sperimentali volto, da una parte, ad aumentare il livello dicompetenze <strong>in</strong> matematica e <strong>scienze</strong> degli alunni dai 6 ai 16 anni e, dall’altra, a sostenere la formazionecont<strong>in</strong>ua degli <strong>in</strong>segnanti <strong>in</strong> queste discipl<strong>in</strong>e.40