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L'insegnamento delle scienze nelle scuole in Europa - Indire

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L’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> <strong>nelle</strong> <strong>scuole</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong>. Politiche e ricercadei procedimenti di tipo «sviluppo e adattamento», co<strong>in</strong>volgendo i diversi attori dell’educazione <strong>in</strong> unaprospettiva di evoluzione progressiva dei metodi.ConclusioniPartendo dalle preoccupazioni di miglioramento dell’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> e della formazione degli<strong>in</strong>segnanti, la didattica <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> ha sviluppato, dal suo emergere negli anni ‘70, diversi campi diricerca: studio <strong>delle</strong> concezioni e <strong>delle</strong> forme di ragionamento «del senso comune», elaborazione evalidazione di situazioni di apprendimento, motivazione degli alunni per l’apprendimento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong>,costruzione e uso di strumenti <strong>in</strong>formatici, diffusione <strong>delle</strong> pratiche <strong>in</strong>novative, formazione degli<strong>in</strong>segnanti, ecc.Il trattamento di queste questioni porta a <strong>in</strong>tegrare progressivamente contributi di diverse discipl<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>particolare la storia, la filosofia <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong>, e la psicologia: psicologia cognitiva, <strong>in</strong> particolare per quanto riguarda le concezioni, le modalità di ragionamento e leprocedure spontanee degli alunni e la loro evoluzione; psicologia affettiva e sociale, <strong>in</strong> particolare per i lavori relativi alla motivazione e all’elaborazione disimulazioni di <strong>in</strong>segnamento-apprendimento.In <strong>Europa</strong>, il confronto tra le comunità di ricerca nazionali nella didattica <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> è relativamenterecente. Avviene attivamente dagli anni ‘80, soprattutto da parte di riviste <strong>in</strong>ternazionali e di dibattiti; lacreazione dell’ESERA (European Science Education Research Association) nel 1994 e i suoi <strong>in</strong>contri regolari(conferenze e corsi estivi) ne rappresentano dei momenti importanti. Dei progetti f<strong>in</strong>anziati dall’Unioneeuropea come Labwork <strong>in</strong> Science Education (Séré 2002) o Science Teacher Tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g <strong>in</strong> an InformationSociety (P<strong>in</strong>to 2005) hanno rappresentato l’occasione per <strong>delle</strong> <strong>in</strong>terazioni. Oggi, i quadri teorici emetodologici di ricerca mantengono ancora <strong>delle</strong> specificità geografiche e culturali; il confronto didiverse correnti di lavoro permettono però di trarre <strong>delle</strong> l<strong>in</strong>ee comuni.Oggi sono disponibili risultati importanti per l’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> e la formazione degli<strong>in</strong>segnanti.Gli studi che riguardano da una parte le difficoltà di apprendimento, i concetti e le modalità diragionamento del senso comune, dall’altra i fattori di <strong>in</strong>teresse per gli studi scientifici, <strong>in</strong> funzione dell’etàe del sesso, permettono di chiarire le scelte di contenuto, di obiettivi e di procedimenti didattici; <strong>in</strong> questosenso possono contribuire alla formazione degli <strong>in</strong>segnanti.Le ricerche relative alla messa a punto e alla sperimentazione di situazione di <strong>in</strong>segnamentoapprendimentoforniscono preziose <strong>in</strong>formazioni sulle possibiltà cognitive degli alunni e sui loro percorsi;possono costituire per gli <strong>in</strong>segnanti <strong>delle</strong> risorse per lo sviluppo dei propri metodi proponendo esempidi attività argomentate a priori (esplicitazione di obiettivi, del punto di vista epistemologico e didatticosottostanti) e testate. Forniscono loro dei riferimenti per la gestione di tali situazioni di apprendimento <strong>in</strong>una prospettiva di orientamento degli alunni nella costruzione dei propri saperi.Le ricerche sui metodi e la formazione degli <strong>in</strong>segnanti permettono di identificare i bisogni formativi. Essemettono <strong>in</strong> evidenza l’importanza della padronanza da parte degli <strong>in</strong>segnanti dei concetti e deiprocedimenti propri della discipl<strong>in</strong>a <strong>in</strong>segnata. Ciò appare come una condizione necessaria allo sviluppodi metodi didattici non stereotipati. Non è però sufficiente; l’<strong>in</strong>vestimento di tali competenze scientifichepersonali <strong>nelle</strong> pratiche di <strong>in</strong>segnamento suppone il co<strong>in</strong>volgimento di altri saperi, di diversa natura. Ciòporta a proporre e a studiare gli effetti di strumenti di formazione che utilizzano diverse modalità diarticolazione tra formazione scientifica, formazione didattica e pedagogica, e realizzazione di situazioni di70

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