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L'insegnamento delle scienze nelle scuole in Europa - Indire

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L’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> <strong>nelle</strong> <strong>scuole</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong>. Politiche e ricercaAlcune riforme recenti mostrano la necessità di rivedere i metodi di <strong>in</strong>segnamento. Ad esempio, il nuovoapproccio olandese richiede che gli <strong>in</strong>segnanti tengano conto <strong>delle</strong> concezioni e del ragionamento delsenso comune degli alunni per sviluppare una comprensione precisa e aff<strong>in</strong>ata dei fenomeni scientifici.Dare <strong>delle</strong> risposte alle differenze tra ragazzi e ragazzeLa necessità di stabilire l’equilibrio tra i sessi a livello di iscrizioni negli ambiti scientifici e di <strong>in</strong>coraggiare igiovani <strong>in</strong> generale, e le giovani donne <strong>in</strong> particolare, a dimostrare <strong>in</strong>teresse per le carriere scientifiche, faparte della strategia di Lisbona (programma di lavoro dettagliato Educazione e Formazione 2010. È ancheuna <strong>delle</strong> c<strong>in</strong>que norme che def<strong>in</strong>iscono gli obiettivi quantitativi per il 2010). Le esperienze precoci diapprendimento scientifico – a livello primario e secondario <strong>in</strong>feriore – hanno un ruolo formativo nelmantenimento e nello sviluppo dell’<strong>in</strong>teresse <strong>delle</strong> ragazze (e dei ragazzi) per le materie scientifiche.Nonostante le differenze di attitud<strong>in</strong>e tra alunni <strong>in</strong> funzione del sesso nei confronti <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> e di ciòche li motiva <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di apprendimento siano bene documentate (sezione A.6), le <strong>in</strong>formazioni raccoltedimostrano che la sensibilizzazione degli <strong>in</strong>segnanti a queste differenze è raramente <strong>in</strong>clusa <strong>nelle</strong>direttive <strong>delle</strong> autorità superiori per la formazione degli <strong>in</strong>segnanti; circa la metà dei sistemi educativiprevedono un riferimento a questa dimensione (figura 1.1). Ciò può comportare implicazioni importanti.Se gli <strong>in</strong>segnanti non sono formati per prendere <strong>in</strong> considerazione i differenti stili e preferenze diapprendimento <strong>delle</strong> ragazze e dei ragazzi (che solamente i programmi dettagliati degli istituti diformazione degli <strong>in</strong>segnanti potrebbero rafforzare), significa che l’uno o l’altro gruppo resta <strong>in</strong>dietroperché il suo potenziale non è totalmente esplorato? Rimane la questione di sapere se i programmi di<strong>scienze</strong> e i metodi di <strong>in</strong>segnamento favoriscono i ragazzi o se sono abbastanza flessibili per tenere contodi tutti i tipi di preferenze <strong>in</strong> materia di apprendimento.Il ruolo della valutazione nella def<strong>in</strong>izione di ciò che viene <strong>in</strong>segnatoLo studio ha affrontato tutti i tipi di competenze e conoscenze valutate con esami o test concepiti dalleautorità educative superiori (a f<strong>in</strong>i certificativi o di valutazione). La valutazione standardizzata degli alunn<strong>in</strong>on è diffusa <strong>in</strong> <strong>Europa</strong> (figura 4.1), ma la modalità di valutazione <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> è <strong>in</strong> fase di revisione alivello politico quasi ovunque. La figura 4.4 mostra che quasi tutti i paesi sono impegnati <strong>in</strong> un dibattitosulla valutazione e, <strong>in</strong> particolare, che diversi paesi sviluppano norme nazionali e/o test <strong>nelle</strong> materiescientifiche. Nella maggior parte dei casi, la specifica <strong>delle</strong> norme ha richiesto anche la revisione, se non lariscrittura, dei programmi scolastici di <strong>scienze</strong> (figura 3.7).Lo studio mostra che, laddove esiste, la valutazione standardizzata è <strong>in</strong> accordo con le attività e i risultatidi apprendimento espressi nei programmi scientifici (ciò significa che gli alunni sono effettivamentetestati su ciò che gli è stato <strong>in</strong>segnato), ma anche che i tipi di competenze e conoscenze valutate tendonoa essere ampie, comprendendo le conoscenze, le competenze pratiche, l’attitud<strong>in</strong>e a trattare i dati e ilragionamento scientifico (figura 4.2).L’accresciuta importanza <strong>delle</strong> norme scientifiche, messa <strong>in</strong> evidenza dall’espansione dei sistemicentralizzati di controllo e di valutazione <strong>in</strong> diversi paesi, ha <strong>delle</strong> conseguenze per l’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong><strong>scienze</strong> nei programmi scolastici obbligatori. La riforma non dovrebbe agire da freno sui metodi di<strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong>novativi, ma contribuire ad accrescere l’efficacia dell’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong>. Lostudio mostra che diversi paesi lavorano all’ampliamento <strong>delle</strong> competenze valutate e adottano tecnichedi valutazione <strong>in</strong>novative (sezione 4.4).80

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