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L'insegnamento delle scienze nelle scuole in Europa - Indire

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L’<strong>in</strong>segnamento <strong>delle</strong> <strong>scienze</strong> <strong>nelle</strong> <strong>scuole</strong> <strong>in</strong> <strong>Europa</strong>. Politiche e ricercaQueste storie possono essere relative a entità più o meno astratte: elettricità, corrente elettrica, immag<strong>in</strong>i,luce. Ad esempio (A.1.1), nell’<strong>in</strong>terpretazione del funzionamneto di un circuito elettrico, gli alunniraccontano di una «corrente elettrica» che segue il circuito e subisce modifiche successive a causa dicomponenti che <strong>in</strong>contra sul suo percorso. In ottica, è l’immag<strong>in</strong>e che, partendo da un oggetto lum<strong>in</strong>oso,può <strong>in</strong>contrare diversi ostacoli (lente, specchio, schermo) e subire la loro azione, <strong>in</strong> particolare esserefermata, <strong>in</strong>vertita.Questa stessa struttura di ragionamento (l<strong>in</strong>eare e casuale) si può ritrovare a livello più alto, a cui le entitàdi cui si parla sono <strong>delle</strong> variabili. Un evento (variazione di una variabile) può qu<strong>in</strong>di apparire come causadi quello seguente; se più variabili variano <strong>in</strong> modo simultaneo, una sola viene presa <strong>in</strong> considerazione <strong>in</strong>ogni fase del ragionamento (Viennot 1996).Così, ad esempio, per spiegare lo spostamento di una superficie dovuto a una differenza di pressione trale due lati (Méheut 1997), gli alunni all’<strong>in</strong>izio prendono <strong>in</strong> considerazione solo la pressione che è stata<strong>in</strong>izialmente modificata (la «cause» dello spostamento), «dimenticando» la pressione sull’altro lato; solo <strong>in</strong>un secondo momento considerano che questa può essere modificata a causa dello spostamento dellasuperficie (variazione di pressione da un lato -> spostamento della superficie -> variazione della pressionedell’altro lato). Per <strong>in</strong>terpretare l’aumento di volume dovuto a una variazione di temperatura di un gas (apressione esterna costante), <strong>in</strong>vece di usare relazioni di covariazione tra pressione, volume e temperaturadi un sistema (equazioni di stato, <strong>nelle</strong> quali il tempo non <strong>in</strong>terviene) gli alunni rendono il ragionamentol<strong>in</strong>eare, dato che la variazione di temperatura è causa di una variazione di pressione, che comporta unavariazione di volume che causa una nuova variazione di pressione. Invece di gestire variazioniconcomitanti di due variabili, <strong>in</strong>troducono due fasi, ognuna <strong>delle</strong> quali corrisponde alla considerazionedella variazione di una sola variabile, <strong>in</strong> cui il risultato di una fase (variazione di una variabile) è causa dellasuccessiva.A.2. Cambiamento concettualeLa messa <strong>in</strong> luce <strong>delle</strong> difficoltà di apprendimento proprie di un ambito, <strong>delle</strong> concezioni e <strong>delle</strong> modalitàdi ragionamento del senso comune e della loro resistenza all’<strong>in</strong>segnamento tradizionale, porta a cercare<strong>delle</strong> procedure didattiche capaci di favorire <strong>delle</strong> evoluzioni verso forme di pensiero scientifiche.Molti lavori si sono sviluppati <strong>in</strong> questa prospettiva, portando all’elaborazione e alla sperimentazione disituazioni di <strong>in</strong>segnamento <strong>in</strong> diversi ambiti: meccanica, elettroc<strong>in</strong>etica, ottica, energia, chimica, strutturadella matera <strong>in</strong> particolare (Méheut e Psillos 2004).Alcune di queste ricerche pongono l’accento sull’autonomia degli alunni nel processo di costruzione deisaperi, <strong>in</strong> particolare sulla loro responsabilità nell’elaborazione dei problemi da affrontare enell’organizzazione <strong>delle</strong> procedure per risolverli (Lijnse 1995). Altre riconoscono un ruolo importante alconflitto cognitivo, cioè rendendo consapevoli gli alunni dei limiti <strong>delle</strong> loro concezioni del mondo,contraddicendo le loro previsioni con attività adatte proposte (Dewey e Dykstra 1992; Ravanis ePapamichael 1995). Altre <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e si basano su un’analisi approfondita dei saperi <strong>in</strong> gioco, <strong>delle</strong> domandealle quali hanno risposto, per proporre attività capaci di favorire gli apprendimnti concettuali previsti(Lemeignan e Weil Barais 1994; Robardet 1995).58

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