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Tagliaferri und Merlo - L'acqua, una risorsa per il sistema agricolo lomba

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36 Il <strong>sistema</strong> irriguo <strong>lomba</strong>rdo Sauro Coffani e Marina Ragni<br />

Reggiano). La Lombardia è di gran lunga la regione italiana con la più alta <strong>per</strong>centuale di<br />

su<strong>per</strong>ficie irrigab<strong>il</strong>e rispetto alla SAU (mediamente in Italia tale <strong>per</strong>centuale si colloca infatti<br />

intorno al 20%).<br />

Nell’ultimo decennio la diminuzione delle su<strong>per</strong>fici agricole nel territorio di bonifica<br />

<strong>lomba</strong>rdo ha riguardato anche le aree irrigab<strong>il</strong>i, le quali sono diminuite nel complesso di<br />

30.478 ettari e in termini relativi del 4%. A differenza <strong>per</strong>ò di quanto accaduto nei decenni<br />

precedenti, dove le sottrazioni di terreni agricoli riguardavano essenzialmente le aree<br />

non irrigue, nell’ultimo decennio <strong>il</strong> rapporto su<strong>per</strong>ficie irrigab<strong>il</strong>e/SAU non è cresciuto, ma<br />

si è mantenuto costante. Ad aver fatto segnare i maggiori decrementi di su<strong>per</strong>fici irrigab<strong>il</strong>i<br />

sono stati <strong>il</strong> comprensorio dell’Est Ticino V<strong>il</strong>loresi, i comprensori dell’alta pianura (Media<br />

Pianura Bergamasca, Sinistra Oglio e Medio Chiese) e alcuni comprensori del mantovano<br />

(Colli morenici del Garda, Navarolo, Burana).<br />

Nel 2000 sono state censite 38.110 aziende irrigate, <strong>il</strong> 27% in meno rispetto al censimento<br />

precedente. La diminuzione del numero di aziende irrigate è stata comunque più<br />

contenuta rispetto a quelle delle aziende non irrigate, <strong>il</strong> che ha determinato un aumento<br />

del 9% del rapporto tra aziende irrigate e <strong>il</strong> totale delle aziende agricole. Nel 2000 tale<br />

rapporto è pari al 79%.<br />

I comprensori dove si è registrata la maggiore flessione nel numero delle aziende irrigue<br />

sono stati la Lomellina (-46%), <strong>il</strong> Burana (-46%) e <strong>il</strong> Navarolo (-36%). Questo non sempre<br />

è correlato alla diminuzione delle aree agricole, ma può essere anche la conseguenza<br />

della scomparsa di aziende di piccole dimensioni. In Lomellina, ad esempio, alla diminuzione<br />

del numero di aziende irrigue ha fatto riscontro solo <strong>una</strong> limitata riduzione delle<br />

aree irrigab<strong>il</strong>i.<br />

Tra le coltivazioni, <strong>il</strong> riso, in Lomellina e in alcune aree del mantovano, rappresenta<br />

la coltura con <strong>il</strong> più stretto legame con l’irrigazione e con <strong>il</strong> paesaggio irriguo <strong>lomba</strong>rdo.<br />

La prevalenza delle colture irrigue sopra citate, insieme alla costante riduzione dei<br />

prati, determinano la concentrazione dei fabbisogni irrigui nel <strong>per</strong>iodo estivo, dove si riscontrano<br />

le massime esigenze del mais: ciò può comportare competizione con altri ut<strong>il</strong>izzi,<br />

in particolare turistici. In questo quadro, dove l’irrigazione è cap<strong>il</strong>larmente diffusa<br />

sul territorio come in ness<strong>una</strong> altra parte d’Italia, i consorzi di bonifica provvedono globalmente<br />

all’irrigazione di 526.783 ettari. Non tutti, <strong>per</strong>ò, distribuiscono l’acqua irrigua all’intero<br />

comprensorio di riferimento in quanto in alcune aree sussistono associazioni irrigue<br />

private titolari di proprie derivazioni autonome. In alcuni casi, <strong>il</strong> consorzio fornisce<br />

l’acqua a gruppi di utenti che gestiscono direttamente <strong>una</strong> loro rete di distribuzione. Molti<br />

agricoltori, inoltre, si approvvigionano di acqua direttamente da pozzi privati aziendali.<br />

Oltre al consorzio di bonifica Est Ticino V<strong>il</strong>loresi e all’Associazione Irrigazione Est Sesia<br />

che, come gestori dei comprensori più grandi della Lombardia, distribuiscono i maggiori<br />

quantitativi di acqua irrigua, le maggiori su<strong>per</strong>fici irrigate riguardano i consorzi Muzza<br />

Bassa Lodigiana (61.595 ha), Alta e Media Pianura Mantovana (39.528 ha), Navarolo<br />

(34.682 ha) e Fossa di Pozzolo (33.765 ha). Poco estese, rispetto al comprensorio di riferimento,<br />

sono invece le aree irrigate direttamente dai consorzi di bonifica Fra Mella e Chiese<br />

(1.740 ha), Naviglio Vacchelli (3.785 ha) e Sinistra Oglio (11.020 ha); in quest’ultimo caso<br />

le aree irrigate dal consorzio sono aumentate negli ultimi anni grazie all’ingresso nell’ente<br />

di bonifica di associazioni private di utenti.

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