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Tagliaferri und Merlo - L'acqua, una risorsa per il sistema agricolo lomba

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50 Sistemi colturali e irrigazione Stefano Bocchi<br />

A tal proposito è opportuno, anche in questo settore, su un quadro analitico di taglio<br />

agroecologico aziendale e territoriale, individuare indici o indicatori sintetici, in grado di<br />

trasmettere l’informazione in modo efficace e rapido. Ad esempio, la CWP viene, come detto,<br />

ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> esprimere sinteticamente l’efficienza d’uso della <strong>risorsa</strong>; l’attenzione viene<br />

posta sul <strong>sistema</strong> colturale nel suo insieme, allo scopo di individuare le migliori agrotecniche<br />

e gli assetti agroecologici aziendali che aumentano tale indice; <strong>una</strong> buona efficienza<br />

d’uso dell’acqua ha ricadute positive sull’economia e sull’ambiente, in quanto sono<br />

ridotte le <strong>per</strong>dite o le uscite istantanee dal <strong>sistema</strong>, sono ridotti gli inquinamenti e gli<br />

impatti dell’attività agricola. Il cosiddetto paradosso di Monteith (le piante non “usano”<br />

l’acqua, la sprecano, considerando che un ettaro di mais al massimo di attività assim<strong>il</strong>a<br />

1 metro cubo di acqua al giorno, ma ne traspira circa 80) può essere fac<strong>il</strong>mente su<strong>per</strong>ato<br />

se si considera che l’acqua non è solo un componente importante della fitomassa, ma<br />

è un potente meccanismo di termoregolazione dei sistemi colturali.<br />

Studi bibliografici sull’argomento dimostrano che a) la variab<strong>il</strong>ità delle condizioni nel<br />

tempo e nello spazio è altissima; b) è <strong>una</strong> combinazione di fattori colturali che incide su<br />

CWP; c) è possib<strong>il</strong>e aumentare CWP dal 25 al 40% attraverso un miglioramento delle pratiche<br />

agronomiche con particolare riferimento al tipo di gestione del terreno e dei mezzi<br />

tecnici di produzione (lavorazioni, fert<strong>il</strong>izzazioni).<br />

Vi sono, infatti, numerose modificazioni della su<strong>per</strong>ficie del terreno, ottenute con interventi<br />

di diverso tipo, in grado di influire positivamente sul b<strong>il</strong>ancio idrico, grazie all’aumentata<br />

capacità del terreno di immagazzinare acqua <strong>per</strong> renderla disponib<strong>il</strong>e alla coltura.<br />

Le lavorazioni che smuovono strati di terreno e lasciano la su<strong>per</strong>ficie irregolare e rugosa<br />

possono essere causa di maggiori processi di evaporazione rispetto ad <strong>una</strong> situazione<br />

di terreno la cui su<strong>per</strong>ficie viene lasciata indisturbata e co<strong>per</strong>ta dai residui colturali.<br />

Nella maggioranza delle ricerche effettuate sulla pratica della non lavorazione si sono riportati<br />

risultati positivi di aumento di CWP, correlati con <strong>una</strong> generale aumentata capacità<br />

del terreno di trattenere acqua. La non lavorazione associata con la presenza dei residui<br />

colturali sulla su<strong>per</strong>ficie del terreno non solo riduce i fenomeni di evaporazione, ma<br />

può limitare l’erosione su<strong>per</strong>ficiale o l’inf<strong>il</strong>trazione troppo rapida dell’acqua.<br />

La su<strong>per</strong>ficie dei terreni sui quali vengono mantenuti i residui colturali è più fresca di<br />

quella dei terreni lavorati. Ciò può rallentare la crescita delle piante nelle prime fasi e<br />

quindi non è pratica consigliab<strong>il</strong>e nelle aree più fredde o nelle semine precoci.<br />

Una equ<strong>il</strong>ibrata presenza nel terreno di elementi nutritivi può influire sulla CWP in<br />

quanto <strong>una</strong> coltura con sufficiente approvvigionamento di nutrienti (con particolare riferimento<br />

ad azoto e fosforo) è in grado di approfondire maggiormente <strong>il</strong> proprio apparato<br />

radicale e, quindi, di sfruttare meglio le riserve idriche.<br />

Del resto, numerosissime ricerche dimostrato come l’aggiunta di sostanza organica<br />

può determinare un significativo aumento di CWP grazie alle migliorate caratteristiche fisiche<br />

(struttura, equ<strong>il</strong>ibrio micro/macroporosità), chimiche e biologiche del terreno.<br />

Le tecniche <strong>per</strong> aumentare l’efficienza d’suo dell’acqua sono quindi molte, di diversa<br />

tipologia e attuab<strong>il</strong>i a scala di pianta (incremento dell’harvest index, miglioramento della<br />

resistenza alla siccità e salinità) a scala di appezzamento (applicazione delle strategie di<br />

low input o deficit irrigation, scelta di cv. precoci, modifica delle epoche di semina, lavorazioni<br />

del terreno in grado di ridurre l’evaporazione e aumentare l’inf<strong>il</strong>trazione e l’inter-

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