Tagliaferri und Merlo - L'acqua, una risorsa per il sistema agricolo lomba
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Presentazione<br />
Il miglioramento della gestione delle risorse idriche in agricoltura è uno degli obiettivi<br />
centrali del Piano di Sv<strong>il</strong>uppo Rurale. Le emergenze idriche degli ultimi anni hanno dimostrato<br />
che è necessario raggiungere questo obiettivo considerando le relazioni con l'ambiente,<br />
<strong>il</strong> territorio rurale e <strong>il</strong> paesaggio agrario. L’acqua è un bene pubblico da salvaguardare,<br />
<strong>il</strong> suo ut<strong>il</strong>izzo va razionalizzato promuovendo <strong>il</strong> risparmio idrico e l’uso plurimo di<br />
questa <strong>risorsa</strong>. Tutto questo consente, fra l’altro, di tutelare e valorizzare <strong>il</strong> territorio rurale<br />
e <strong>il</strong> paesaggio agrario.<br />
Nella nostra regione le acque sono ut<strong>il</strong>izzate da secoli <strong>per</strong> molteplici scopi. La navigazione<br />
e l’irrigazione sono presenti sin dal medioevo e <strong>il</strong> loro sv<strong>il</strong>uppo ha portato alla creazione<br />
di <strong>una</strong> fitta rete di rogge e canali che caratterizza fortemente molte aree del territorio<br />
<strong>lomba</strong>rdo. A questi usi si sono aggiunti nel secolo scorso le ut<strong>il</strong>izzazioni industriali e<br />
ricreative, sia dei fiumi sia dei laghi e, più recentemente, l’interesse <strong>per</strong> la tutela del delicato<br />
ambiente fluviale che in diverse zone significa anche tutela delle popolazioni rivierasche<br />
dalle esondazioni.<br />
La gestione del quotidiano conflitto tra questi usi multipli nella regolazione dei deflussi dei<br />
laghi è un tema di grande attualità sul quale occorre promuovere la concertazione di azioni<br />
condivise con l’individuazione di un insieme di alternative di compromesso tra i portatori<br />
d’interesse coinvolti nella regolazione dei laghi. Questi processi richiedono la definizione<br />
di <strong>una</strong> fase di pianificazione del <strong>sistema</strong> idrico regionale (bacini idroelettrici dei<br />
vari bacini imbriferi, laghi, fiumi, sistemi irrigui).<br />
Si dovrà ripristinare, e non è cosa da poco, la potenzialità di invaso dei grandi laghi alpini<br />
<strong>lomba</strong>rdi e degli invasi artificiali a monte che è oggi gravemente compromessa, basti<br />
pensare alle attuali vicende legate al Lago d’Idro, al lago di Como e al Garda.<br />
Tale ripristino dovrà passare attraverso l’ammodernamento delle o<strong>per</strong>e di regolazione e <strong>il</strong><br />
ripensamento del <strong>sistema</strong> delle regole di ut<strong>il</strong>izzo della <strong>risorsa</strong> idrica invasata, individuando<br />
un modello decisionale che tenga conto di tutti i soggetti portatori di interesse e che<br />
veda la condivisione di bisogni e di opportunità con <strong>il</strong> settore primario non solo visto come<br />
<strong>il</strong> maggiore “consumatore” ma, anzi, gli sia riconosciuto pienamente <strong>il</strong> ruolo proattivo<br />
di regolatore e di distributore della <strong>risorsa</strong> verso gli usi plurimi, ruolo che ha giocato<br />
da sempre con piena soddisfazione di tutti.<br />
Certamente, noi dovremmo fare la nostra parte rispetto alla necessità di migliorare in maniera<br />
r<strong>il</strong>evante l’efficienza e l’efficacia dei sistemi irrigui. Dobbiamo intervenire sia sulla diffusione<br />
di nuove tecnologie sia sugli interventi di manutenzione volti al risparmio idrico,<br />
all’uso plurimo, al recu<strong>per</strong>o e al riuso delle risorse ut<strong>il</strong>izzate, sia alla prevenzione dall’inquinamento.<br />
A tale riguardo ricordo gli interventi regionali riservati dalla mia Direzione a questi obiettivi<br />
che hanno finanziato nell’ambito dei fondi strutturali un numero di 227 progetti <strong>per</strong><br />
un volume di investimenti pari a 67 m<strong>il</strong>ioni di euro, tutti completati e funzionanti. Posso<br />
qui garantire, anche nella programmazione 2007/2013 la DG Agricoltura farà la sua parte