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Tagliaferri und Merlo - L'acqua, una risorsa per il sistema agricolo lomba

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86 Inquinamento delle acque Stefano Brenna, Marco Pastori, Carlo Riparbelli<br />

destino ambientale dell’azoto, scegliendoli tra quelli più comunemente usati e <strong>per</strong> i quali<br />

era disponib<strong>il</strong>e <strong>una</strong> ampia documentazione scientifica.<br />

Per la dinamica dell’acqua sono stati presi in considerazione in particolare i modelli<br />

SWAP, CropSyst e MACRO, <strong>per</strong> la dinamica dell’azoto i modelli CropSyst, LeachN, ANIMO<br />

e SOILN; <strong>il</strong> modello CropSyst è stato ut<strong>il</strong>izzato inoltre <strong>per</strong> la simulazione di crescita e sv<strong>il</strong>uppo<br />

delle colture e del loro assorbimento di azoto.<br />

Il risultato finale è stato lo sv<strong>il</strong>uppo di un “<strong>sistema</strong> modellistico modulare” le cui componenti,<br />

integrate da soluzioni e ulteriori moduli appositamente studiati nel corso del progetto,<br />

derivano da modelli diversi.<br />

I dati monitorati e le applicazioni modellistiche hanno <strong>per</strong>messo di evidenziare l’esistenza<br />

di eventi di leaching dell’azoto e soprattutto di stimarne le quantità <strong>per</strong>colate oltre<br />

<strong>il</strong> suolo agrario, diventando in questo modo potenziale fonte di inquinamento <strong>per</strong> le acque<br />

sotterranee (Figura 2).<br />

Nei siti monitorati nel corso del progetto è stato in particolare evidenziato che:<br />

Le irrigazioni effettuate nei mesi estivi, spesso abbondanti, causano eventi di drenaggio<br />

e lisciviazione dell’azoto, come evidenziato dai decrementi dei contenuti misurati dopo<br />

questi <strong>per</strong>iodi, prima negli strati su<strong>per</strong>ficiali e poi in quelli profondi;<br />

In concomitanza con le fasi di maggiore accrescimento colturale (ad esempio con la<br />

fase di riempimento delle cariossidi del mais) le elevate asportazioni di azoto (<strong>per</strong> assim<strong>il</strong>azione)<br />

determinano notevoli cali dei contenuti di nitrati nel suolo e nelle acque;<br />

Valori particolarmente elevati dei contenuti di azoto si r<strong>il</strong>evano spesso nel <strong>per</strong>iodo autunnale<br />

e/o primaver<strong>il</strong>e in concomitanza delle distribuzioni di liquami e letame al suolo;<br />

In tutti i siti si può osservare un incremento generale dell’azoto nitrico r<strong>il</strong>asciato alla<br />

base del suolo nei mesi di luglio-agosto del 2005; crescita quasi certamente correlata alle<br />

abbondanti piogge verificatesi in quei mesi estivi;<br />

In presenza di falda con osc<strong>il</strong>lazioni stagionali (<strong>per</strong>iodici innalzamenti) si evidenziano<br />

ridotti quantitativi di azoto alla base dello strato di suolo studiato;<br />

Il <strong>sistema</strong> modellistico ARMOSA, come dimostrato dalle calibrazioni e dai test di verifica<br />

effettuati nel progetto, presenta quindi l’affidab<strong>il</strong>ità sufficiente <strong>per</strong> effettuare gli approfondimenti<br />

sulla vulnerab<strong>il</strong>ità delle acque sotterranee e su<strong>per</strong>ficiali ai nitrati provenienti da<br />

fonte agricola richiesti a livello tecnico e normativo. In particolare, ARMOSA potrà essere<br />

ut<strong>il</strong>izzato in futuro <strong>per</strong>:<br />

valutare l’impatto degli attuali modelli agrozootecnici, individuando i fattori critici che,<br />

nelle diverse situazioni, di più incidono sul r<strong>il</strong>ascio dei nitrati;<br />

individuare itinerari tecnici alternativi <strong>per</strong> <strong>una</strong> gestione sostenib<strong>il</strong>e dell’azoto nelle<br />

aziende agricole, adatti alle differenti caratteristiche pedoclimatiche e dell’agricoltura regionale;<br />

esaminare in modo più articolato e dettagliato la vulnerab<strong>il</strong>ità del territorio regionale<br />

ai nitrati provenienti da fonti diffuse, attraverso stime del reale carico di azoto r<strong>il</strong>asciato<br />

dall’agricoltura.<br />

La disponib<strong>il</strong>ità di un modello di simulazione dei flussi idrici nel suolo potrà inoltre<br />

rivelarsi ut<strong>il</strong>e anche in applicazioni legate ad altre tematiche, quali la gestione dell’irrigazione<br />

e delle carenze idriche o la contaminazione delle acque da parte di fitofarmaci e altre<br />

sostanze.

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