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Tagliaferri und Merlo - L'acqua, una risorsa per il sistema agricolo lomba

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Roberto Colombo<br />

Vegetazione e Cambi Climatici 79<br />

me un possib<strong>il</strong>e meccanismo tampone <strong>per</strong> la sottrazione di carbonio dall’atmosfera (Watson<br />

et al, 2000). Tale eco<strong>sistema</strong> riveste <strong>per</strong>tanto un significativo ruolo potenziale <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

sequestro di CO2 dall’atmosfera e <strong>per</strong> lo stoccaggio a lungo termine del carbonio (Schimel,<br />

1995).<br />

Nonostante le misure puntuali, sia di scambi gassosi sia di biomassa, <strong>per</strong>mettano di<br />

comprendere e quantificare i processi che guidano le dinamiche del ciclo del carbonio negli<br />

ecosistemi investigati, non possono essere ut<strong>il</strong>izzate direttamente <strong>per</strong> generalizzare i risultati<br />

su aree più ampie o <strong>per</strong> differenti ecosistemi. Una tecnica di estrapolazione <strong>per</strong><br />

predire <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio del carbonio a piccola scala (e.g. regionale) può essere basata sull’ut<strong>il</strong>izzo<br />

accoppiato di modelli di simulazione dei cicli biogeochimici con informazioni remote<br />

teler<strong>il</strong>evate. Pertanto i metodi <strong>per</strong> <strong>il</strong> passaggio da osservazioni puntuali a osservazioni<br />

distribuite nello spazio (up scaling) sono recentemente sv<strong>il</strong>uppati a partire dalla combinazione<br />

di modelli ecosistemici guidati da immagini teler<strong>il</strong>evate. L’impiego di modelli ecologici<br />

guidati da informazione teler<strong>il</strong>evate rappresenta <strong>per</strong>tanto <strong>una</strong> tecnica innovativa <strong>per</strong><br />

decifrare gli scambi di carbonio in differenti ecosistemi e consente di ottenere stime a differenti<br />

scale da regionali a globali.<br />

Le informazioni teler<strong>il</strong>evate a diverso grado di risoluzione geometrica, spettrale e temporale,<br />

sono impiegate sia in fase di parametrizzazione sia di ricalibrazione di modelli<br />

quali quelli appartenenti alla famiglia dei Light Use Efficiency (LUE, e.g. Cfix) che hanno<br />

<strong>il</strong> vantaggio di richiedere <strong>una</strong> parametrizzazione poco onerosa sia di quelli più complessi<br />

di processo di simulazione dei cicli biogeochimici (e.g. BIOME-BGC).<br />

Nell’ambito del Progetto FLA-KYOTO è stato sv<strong>il</strong>uppato un modello basato sulla f<strong>il</strong>osofia<br />

LUE, a passo giornaliero, che simula la quantità di carbonio assim<strong>il</strong>ato dal processo<br />

di fotosintesi moltiplicando la radiazione fotosinteticamente attiva assorbita (APAR) <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

coefficiente di conversione radiazione-biomassa potenziale, corretto in funzione di alcuni<br />

fattori limitanti del processo fotosintetico come la disponib<strong>il</strong>ità idrica, la tem<strong>per</strong>atura<br />

dell’aria e <strong>il</strong> deficit di saturazione di vapore. Il valore di APAR è calcolato come <strong>il</strong> prodotto<br />

tra la frazione di radiazione fotosinteticamente attiva assorbita dalla vegetazione e la PAR<br />

ricavata dai dati di radiazione globale giornalieri. La spazializzazione del modello è consentita<br />

dalle stime di fAPAR ottenute a partire da immagini satellitari multitemporali MO-<br />

DIS e misure di APAR di campo.<br />

Sulla base delle misure dirette di biomassa e di APAR cumulata condotte è stato possib<strong>il</strong>e<br />

calcolare <strong>il</strong> coefficiente di proporzionalità che indica l’efficienza di produzione di biomassa<br />

secca attraverso la fotosintesi, al netto della respirazione. Tale calcolo è stato realizzato<br />

<strong>per</strong> via grafica determinando <strong>il</strong> valore del coefficiente angolare della retta interpolatrice<br />

dei punti ottenuti plottando l’APAR cumulata nel tempo rispetto alla biomassa secca<br />

espressa in gC/m 2 . Il modello individuato stima la produttività primaria netta (NPP,<br />

gC*m -2 *day -1 ) in un anno come la differenza tra la fotosintesi netta annuale (PSNnet), la respirazione<br />

di crescita (Rg) e la respirazione di mantenimento dei tessuti del fusto (Rmo):

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