Il Progetto carta della Natura alla scala 1 - Ispra
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CapItolo 2<br />
HABITAT, FAUNA E FLORA IN CARTA DELLA NATURA<br />
Pierangela Angelini, Pietro Bianco, Alberto Cardillo, Stefania Ercole,<br />
Cristiano Francescato, Valeria Giacanelli, Giuseppe Oriolo, Barbara Serra<br />
“Biological diversity” means the variability among living organisms from all<br />
sources including, inter alia, terrestrial, marine and other aquatic ecosystems<br />
and the ecological complexes of which they are part; this includes diversity<br />
within species, between species and of ecosystems. (UNCED, 1992)<br />
La biodiversità è una delle componenti fondamentali che Carta <strong>della</strong> <strong>Natura</strong><br />
prende in considerazione nel processo di analisi e valutazione del territorio<br />
italiano. La metodologia <strong>alla</strong> <strong>scala</strong> 1:50.000 pone il progetto nei livelli di indagine<br />
dell’ecosistema e <strong>della</strong> specie, utilizzando come indicatori diversi taxa di<br />
flora e fauna e gli habitat di cui fanno parte.<br />
In questo capitolo sono spiegati i percorsi che hanno portato <strong>alla</strong> definizione<br />
di una legenda di riferimento nazionale per realizzare la cartografia<br />
degli habitat ed all’impiego dei dati relativi <strong>alla</strong> fauna e <strong>alla</strong> flora in Carta <strong>della</strong><br />
<strong>Natura</strong>.<br />
2.1 - GlI HaBItat IN Carta Della <strong>Natura</strong> <strong>alla</strong> sCala 1:50.000<br />
Le attuali strategie di conservazione <strong>della</strong> natura considerano la salvaguardia<br />
degli habitat condizione necessaria per la tutela delle specie e sempre<br />
più gli strumenti conoscitivi e valutativi includono carte tematiche degli<br />
habitat. Queste devono basarsi quindi su sistemi di classificazione consolidati<br />
che costituiscono le “Legende” di tali carte, sia in ambito terrestre sia, più recentemente,<br />
in ambito marino.<br />
La cartografia tematica degli habitat rappresenta un approccio recente<br />
che permette di analizzare la distribuzione spaziale di questi tipi ecologici<br />
sulla superficie terrestre (e marina); essa si basa nella maggior parte dei casi<br />
sulla copertura vegetale e, solo in sua assenza, su alcune caratteristiche chimico-fisiche<br />
(habitat acquatici, grotte, coltivi, etc.).<br />
<strong>Il</strong> termine stesso di “habitat” ha acquisito nel tempo significati diversi. Dalle<br />
definizioni ecologiche classiche (ODuM, 1983: “l’insieme delle condizioni<br />
chimico-fisiche (e trofiche) in cui vive una determinata specie”), si è passati<br />
progressivamente ad una quasi assimilazione con il concetto di ecosistema<br />
e quindi ad un’unità strutturale e funzionale riconoscibile con fauna e flora<br />
propria (“entità spaziale tridimensionale che includa almeno un’interfaccia tra<br />
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