Il Progetto carta della Natura alla scala 1 - Ispra
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3.3 - le fasI DI elaBoraZIoNe Della CartoGrafIa IN<br />
formato VettorIale<br />
Generalizzazione e vettorializzazione <strong>della</strong> <strong>carta</strong>.<br />
La realizzazione <strong>della</strong> cartografia degli habitat in formato raster non conclude<br />
il processo di realizzazione <strong>della</strong> <strong>carta</strong> degli habitat.<br />
Questo processo, che prevede il passaggio da un modello di gestione del<br />
dato raster ad un modello di tipo vettoriale, si rende necessario per agevolare<br />
l’inserimento <strong>della</strong> mappa degli habitat in un Sistema Informativo Territoriale.<br />
<strong>Il</strong> modello vettoriale garantisce una migliore rappresentazione grafica rispetto<br />
<strong>alla</strong> definizione data dai pixel <strong>della</strong> <strong>carta</strong> raster. <strong>Il</strong> passaggio dal dato<br />
raster al dato vettoriale si può ottenere in diversi modi e i software in commercio<br />
sono in grado di offrire tali funzioni in un unico passaggio; la maggior parte<br />
di essi utilizza opportuni algoritmi di generalizzazione (Douglas-Peucker), e<br />
di funzioni di spline standard per l’addolcimento degli spigoli. Tutte le operazioni<br />
sopra citate si effettuano utilizzando delle soglie di alterazione che sono<br />
sempre inferiori all’accuratezza ottenibile da un’immagine Landsat e tenendo<br />
conto che il prodotto finale viene rappresentato a <strong>scala</strong> 1:50.000.<br />
I dati vettoriali sono rappresentati da poligoni, ed anche in questa fase viene<br />
applicato un filtro secondo l’area minima di un ettaro, riassegnando l’area<br />
scoperta ai poligoni vicini secondo un criterio di maggior perimetro condiviso.<br />
Infatti, pur essendo già state eliminate nella <strong>carta</strong> in formato raster le aree inferiori<br />
all’ettaro, durante il processo di vettorializzazione è possibile che alcuni<br />
poligoni risultino con un’area non più soddisfacente il requisito <strong>della</strong> minima<br />
unità cartografabile.<br />
Infine il dato vettorializzato viene inserito in un Sistema Informativo Geografico<br />
all’interno del quale è possibile effettuare tutti i collegamenti con dati<br />
alfanumerici secondo una logica relazionale.<br />
Tutta la fase relativa <strong>alla</strong> vettorializzazione ed alle operazioni di generalizzazione<br />
viene effettuata mediante software dedicati e le carte finali sono<br />
esportate nei formati standard vettoriali e di interscambio. Durante la fase di<br />
realizzazione <strong>della</strong> <strong>carta</strong> è necessario redigere il file dei metadati, cioè un file<br />
contenente tutte le informazioni sulla struttura dei dati, sui tempi di realizzazione<br />
nonché le informazioni sulla distribuzione spaziale e l’aggiornamento, in<br />
linea con gli standard utilizzati anche a livello europeo.<br />
Correzione finale, manuale, tramite l’uso delle ortofoto <strong>della</strong> cartografia<br />
realizzata con il sistema semi-automatico.<br />
La cartografia prodotta con sistemi automatici o semi-automatici necessita<br />
di un controllo generalizzato finale per eliminare errori che permangono<br />
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