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Il Progetto carta della Natura alla scala 1 - Ispra

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anche dopo tutte le fasi previste per la realizzazione <strong>della</strong> cartografia degli<br />

habitat. Tale correzione potrà essere eseguita con programmi che permettono<br />

di editare i singoli oggetti, nella fattispecie i poligoni, utilizzando le regole<br />

topologiche al fine di ridurre al minimo gli errori che si possono creare nella<br />

fase di digitalizzazione. L’utilizzo delle regole topologiche permette di controllare<br />

le relazioni geometriche tra i singoli poligoni e mantenere la loro integrità<br />

geometrica. È infatti possibile che si creino errori di sovrapposizione tra due<br />

poligoni adiacenti oppure che si creino dei vuoti; in questi casi, l’applicazione<br />

delle regole topologiche permette di individuare tali errori e di intervenire per<br />

la loro correzione.<br />

Nella fase di controllo e digitalizzazione si utilizzano come strato informativo<br />

di supporto le ortofoto.<br />

Terminate le operazioni di controllo e le ulteriori eliminazioni di eventuali<br />

poligoni di area inferiore all’ettaro che risultassero da questo ultimo passaggio,<br />

si ottiene la <strong>carta</strong> degli habitat definitiva (Fig.3.8). La <strong>carta</strong> geometricamente<br />

rappresentata dai poligoni è integrata da una tabella degli attributi <strong>alla</strong><br />

quale, per ogni record che rappresenta un habitat, saranno relazionati tutti<br />

gli indicatori necessari per procedere con le valutazioni del Valore Ecologico,<br />

<strong>della</strong> Sensibilità e <strong>della</strong> Fragilità.<br />

3.4 - relaZIoNe DesCrIttIVa Delle fasI DI realIZZaZIoNe<br />

Della Carta DeGlI HaBItat<br />

Le carte degli habitat inoltre devono essere corredate da una relazione<br />

descrittiva delle caratteristiche generali fisiografiche ed ecologiche dell’area<br />

studiata che partendo d<strong>alla</strong> descrizione generale fornita dall’ISPRA attraverso<br />

la legenda, deve essere arricchita da considerazioni regionali e locali di interesse,<br />

anche in riferimento ad habitat non cartografabili <strong>alla</strong> <strong>scala</strong> 1:50.000,<br />

ma rilevati e compresi in categorie più generali, i quali saranno correttamente<br />

descritti.<br />

L’uniformità a livello nazionale nei metodi di realizzazione <strong>della</strong> <strong>carta</strong> degli<br />

habitat, deve essere garantita dall’ISPRA attraverso la verifica di impiego di<br />

omogenei strumenti e tecniche di lavoro, ma anche attraverso sopralluoghi in<br />

campo nelle varie regioni per trovare soluzioni a problematiche locali, coerenti<br />

con le scelte nazionali.<br />

Le fasi operative, le informazioni ottenute dalle elaborazioni di classificazione<br />

supervised e usupervised, le problematiche riscontrate nelle elaborazioni<br />

e le conseguenti azioni di perfezionamento degli elaborati mediante<br />

l’uso di modelli o strati informativi, devono essere opportunamente allegati<br />

<strong>alla</strong> cartografia consegnata.<br />

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