Il Progetto carta della Natura alla scala 1 - Ispra
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CapItolo 3<br />
la realIZZaZIoNe Della Carta DeGlI HaBItat<br />
<strong>alla</strong> sCala 1:50.000<br />
Rosanna Augello, Pietro Bianco, Orlando Papallo<br />
<strong>Il</strong> progetto Carta <strong>della</strong> <strong>Natura</strong> ha come obiettivo la creazione di una base<br />
informativa uniforme ed omogenea per la conoscenza degli habitat di tutto il<br />
territorio italiano.<br />
Tale obiettivo si concretizza attraverso la realizzazione <strong>della</strong> Carta degli<br />
habitat <strong>alla</strong> <strong>scala</strong> 1:50.000, secondo una legenda valida per l’intero territorio<br />
nazionale, appositamente strutturata per il progetto Carta <strong>della</strong> <strong>Natura</strong>, nella<br />
quale gli habitat sono identificati con i codici del sistema di nomenclatura europeo<br />
“CORINE Biotopes”.<br />
<strong>Il</strong> concetto di habitat, <strong>alla</strong> base <strong>della</strong> cartografia, e i criteri seguiti per la<br />
scelta del sistema di classificazione “CORINE Biotopes” per la selezione dei<br />
codici identificativi inseriti nella legenda, sono stati già descritti nei capitoli<br />
precedenti (Capitolo 1 e nel paragrafo 2.1).<br />
<strong>Il</strong> concetto di habitat cui si fa riferimento è quello adottato d<strong>alla</strong> Direttiva<br />
habitat 92/43/CEE. <strong>Il</strong> termine habitat è pertanto riferito ad una unità ambientale<br />
che mostra omogeneità, per composizione e struttura, delle sue caratteristiche<br />
biotiche e abiotiche (WWF Italia, 2005, Libro Rosso degli habitat d’Italia).<br />
A livello identificativo, la componente di copertura del suolo svolge un ruolo<br />
primario, tuttavia le componenti vegetali si coniugano con quelle fisiche ed<br />
alcuni habitat risultano anche classificati in base <strong>alla</strong> natura dei substrati e/o<br />
ai loro specifici ambienti fisici (ad es. spiagge, dune, lagune, rupi).<br />
Gli habitat individuati e mappati <strong>alla</strong> <strong>scala</strong> 1:50.000 con una metodologia<br />
basata principalmente sull’analisi delle immagini telerilevate, costituiscono la<br />
base per le successive fasi di valutazione.<br />
La scelta di utilizzare le immagini telerilevate nasce d<strong>alla</strong> possibilità di ottenere<br />
informazioni sugli oggetti che sono in esse rappresentate senza essere<br />
a contatto con essi, in quanto questi ultimi interagiscono con la radiazione<br />
elettromagnetica incidente rispondendo con un certo valore di radianza spettrale<br />
1 . È pertanto possibile sfruttare il loro particolare comportamento spettrale<br />
(firme spettrali) per poterli identificare. La vegetazione ha un comportamento<br />
diverso di riflessione <strong>della</strong> radiazione incidente per ogni banda; tale comportamento<br />
contribuisce <strong>alla</strong> definizione <strong>della</strong> firma spettrale tipica.<br />
Per la realizzazione <strong>della</strong> <strong>carta</strong> degli habitat è necessario organizzare le<br />
1 Radianza spettrale: grandezza radiometrica che descrive la quantità di luce emessa<br />
o riflessa, o trasmessa attraverso una particolare sezione, e diretta verso un determinato<br />
angolo solido in una direzione indicata, essa varia in funzione <strong>della</strong> lunghezza d’onda.<br />
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