2023_02_e-Construction

PALFINGER
INARRESTABILE
PALFINGER ha presentato questa estate al mercato
italiano il modello PCC 57.002 al mercato italiano. Una
macchina cingolata multiruolo pensata per operare
nelle condizioni più disparate. Dagli ordinari spazi
industriali dove si muove con agilità, fino ai cantieri
montani di costruzione di impianti di risalita
Palfinger ha presentato in
estate, al mercato italiano,
la nuova gru cingolata PCC
57.002 pensata per affrontare
cantieri di ogni tipo e per muoversi
agilmente in spazi complessi. Da
quelli ordinari tipici delle industrie,
dei cantieri urbani o stradali. Per
arrivare a quelli montani dove
l’impiego delle gru è fondamentale
per operare ad esempio nel
montaggi di impianti di risalita,
manutenzione e montaggi di
centrali idroelettriche, dighe o altri
impianti speciali. Oppure semplici
cantieri abitativi. Un target
estremamente ampio dove spesso
erano impiegati, obbligandoli ad
un fermo forzato, veicoli industriali
dotati di gru retrocabina. Senza
però, a volte, avere la stessa semplicità
di accesso a luoghi impervi
dove invece il carro cingolato può
essere risolutivo e determinante.
Con una precisione di piazzamento
che non sempre i veicoli industriali
possiedono in condizioni limite.
Polivalente al quadrato
Il costruttore austriaco punta in
modo fondamentale alla polivalenza.
Non solo nel lavoro in cantiere
ma anche nelle sempre più complesse
e delicate fasi di trasporto.
La macchina pesa infatti, nella sua
versione completa di contrappeso,
carro e fly jib staccabili, circa 26
tonnellate permettendo il trasporto
con mezzi ordinari. Tutto questo
a fronte di uno sbraccio massimo
che sfiora i 30 metri, un’altezza
massima raggiungibile che supera
i 32 metri e una capacità massima
di sollevamento di 18.200 kg. La
pendenza massima superabile in
modo autonomo è di 28 gradi.
Le minipale
gommate e
cingolate della
GEHL hanno
trovato in Manitou
un costruttore
di valore che
sta investendo
per rinnovare e
ampliare tutta la
gamma.
Riconoscimento basato
sull’intelligenza artificiale.
Telecamera con rilevamento pedoni integrato
• Tecnologia plug-and-play per il collegamento diretto al monitor
• Segnale di avvertimento acustico e visivo per il conducente
• Riduce la probabilità di collisioni fornendo informazioni
immediate e affidabili al conducente
• Riduce i falsi allarmi
PERISCOPIO
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Le gru PCC, pensate per le difficoltà
Le gru cingolate Palfinger PCC si
basano su un concetto semplice
quanto flessibile. Attualmente
l’offerta del marchio austriaco è articolata
su due modelli. La più piccola
PCC 52.007 e la più grande
PCC 115.002. Quest’ultima, nonostante
il suo peso operativo di
42 tonnellate in versione completa
di jib, contrappeso e verricello da
3,5 tonnellate, è stata pensata in
due moduli integrati e smontabili.
Il modulo gru può quindi essere
trasportato da solo con un peso
operativo di circa 25 tonnellate
mentre il modulo cingolato pesa
intorno alle 10 tonnellate. Inoltre
il modulo gru può anche essere
utilizzato da solo senza per forza
operare con il modulo cingolato.
Fra le possibilità applicative del
modulo gru vi è anche quella di
poter essere impiegato su un
autocarro ottimizzando così l’investimento.
La pendenza massima affrontabile
è del 60% permettendo quindi
di muoversi autonomamente
su terreni molto accidentati. La
presenza di stabilizzatori off-road
per impieghi gravosi permettono
di compensare pendenze fino
ad 8° mantenendo comunque
la massima capacità di carico. I
cingoli possono essere protetti
con appositi pattini in materiale
plastico speciale che consente di
non rovinare le pavimentazioni.
Decisamente interessante la
possibilità di avere anche l’alimentazione
elettrica tramite l’e-pack
collegandosi alla rete elettrica.
A riguardo della PCC 115.002 la
capacità massima di sollevamento
è pari a 30.000 kg per uno sbraccio
massimo di quasi 34 metri
con il jib ed un’altezza massima
raggiungibile di oltre 36 metri.
+39 011-0142105
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