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2023_02_e-Construction

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GRU. Un mercato con soluzioni di ogni tipo<br />

SU GOMMA<br />

SU CINGOLI<br />

SU CAMION<br />

Il mercato delle gru offre oggi soluzioni per<br />

ogni esigenza. Una forte evoluzione legata ad<br />

un diverso modo di costruire e a tecnologie<br />

che si stanno sempre più aggiornando. Con<br />

macchine gommate, cingolate o articolate su<br />

camion. Le portate non hanno (quasi) limiti<br />

operativi e gli allestimenti seguono ormai le<br />

più disparate richieste dei clienti. La parola<br />

d’ordine è ormai chiaramente “polivalenza”<br />

Sany è presente in<br />

Italia nel settore<br />

gru con Verdelli<br />

International che<br />

ha già collocato<br />

sul mercato<br />

due grandi gru<br />

cingolate. Parliamo<br />

della SCE2660A<br />

ed SCE4800A,<br />

tralicciate da 260<br />

e 480 tonnellate di<br />

capacità massima di<br />

sollevamento. Qui<br />

a lato la SCE600TB<br />

da 60 tonnellate<br />

di capacità<br />

con braccio<br />

telescopico. In<br />

basso la Gamma<br />

Techno di Fassi<br />

presentata al GIS<br />

2<strong>02</strong>1.<br />

GRU<br />

Che le gru fossero le protagoniste indiscusse dei<br />

cantieri era chiaro. Che lo skyline della presenza<br />

di queste macchine nei lavori in corso<br />

in Italia diventasse invece così variegato in pochi<br />

lo avrebbero pensato. Sono tornate ad essere protagoniste<br />

macchine che non si vedevano da tempo.<br />

Un po’ per i tipi di lavori ma, soprattutto, per un’evoluzione<br />

tecnologica dei cantieri che, complice la<br />

fortissima crisi che ha raggiunto il suo apice fra il<br />

2012 e il 2013, non è stata così evidente nel nostro<br />

paese. Complice anche un quadro fiscale dove il<br />

piano Industria 4.0 ha contribuito in modo determinante<br />

al ricambio e all’aumento del parco macchine<br />

circolante, siamo oggi di fronte a presenze cui non<br />

si era abituati. Parliamo soprattutto di gru cingolate.<br />

Senza ovviamente dimenticare le più diffuse<br />

autogru e le gru articolate da autocarro. Con queste<br />

ultime sempre più importanti e prestazionali.<br />

SANY<br />

Il grande gruppo globale è ormai una presenza<br />

sempre più frequente nei cantieri italiani con le sue<br />

macchine movimento terra. La divisione sollevamento<br />

fa capo a Verdelli International, importatore<br />

ufficiale delle gru per tutto il territorio nazionale.<br />

Le macchine importate in Italia, per ora, costituiscono<br />

le gamme di gru cingolate telescopiche<br />

e a traliccio, autogru tuttoterreno e fuoristrada.<br />

L’azienda cinese vanta un know-how di livello<br />

nel settore con tecnologie di bordo decisamente<br />

interessanti. Nel caso delle gru cingolate, sia telescopiche<br />

che a traliccio, una delle caratteristiche<br />

fondamentali è la possibilità di operare con radiocomando<br />

in ogni contesto operativo. Una possibilità<br />

che, soprattutto nei sollevamenti ordinari,<br />

permette all’operatore di avere pienamente sotto<br />

controllo tutta la zona di lavoro. Da un punto di<br />

vista prestazionale, Sany si sta ritagliando un’importante<br />

posizione fra i grandi costruttori di gru ad<br />

alte prestazioni grazie ad un’esperienza sul campo<br />

che ha visto le macchine cinesi operare in tutto il<br />

mondo. Attualmente il di punta fra le gru cingolate<br />

a traliccio è la SCC40000A con 4.000 tonnellate<br />

di capacità massima di sollevamento. In Italia operano<br />

diverse macchine, sia telescopiche sia a traliccio<br />

con due fra i modelli più grandi presenti in<br />

Europa. Stiamo parlando della SCC2600A e della<br />

SCC4800A con capacità massima di sollevamento<br />

pari rispettivamente a 260 e 480 tonnellate. Due<br />

modelli che si inseriscono nella gamma delle gru<br />

cingolate a traliccio e che attualmente operano in<br />

importanti cantieri del sud Italia.<br />

FASSI<br />

L’azienda di Bergamo è uno dei punti di riferimento<br />

mondiali nel settore delle gru articolate per autocarro.<br />

GIS <strong>2<strong>02</strong>3</strong> sarà l’occasione per presentare<br />

l’ampliamento della gamma Techno il cui lancio<br />

era stato al centro dell’interesse aziendale nel corso<br />

della kermesse piacentina del 2<strong>02</strong>1. Nuovi modelli<br />

in arrivo, quindi, caratterizzati dall’elevato livello<br />

tecnologico che contraddistingue questa gamma.<br />

In particolare la struttura X-Design con il braccio<br />

secondario e gli sfili a sezione dodecagonale che<br />

consente una distribuzione uniforme degli sforzi<br />

tra pattino e longherone e, al contempo, permette<br />

una sensibile riduzione del peso operativo. A livello<br />

di gestione della macchina abbiamo l’innovativa<br />

unità di controllo FX900 ed il sistema digitale che<br />

integra il nuovo disaply con la possibilità di radiocomandare<br />

gli stabilizzatori. Il sistema di controllo<br />

della stabilità FSC-Techno consente di ottimizzare<br />

le prestazioni della macchina a livello di portata<br />

in base all’effettiva posizione degli stabilizzatori.<br />

Tutta la struttura della macchina è infine realizzata<br />

in acciaio UHSS ad alto limite di snervamento che<br />

permettono di ridurre il peso della gru al minimo<br />

indispensabile.<br />

PM<br />

L’azienda modenese è di fatto il primo costruttore<br />

italiano di gru articolate per autocarro. Dal 2015<br />

è stato assorbito da Manitex Inc. ma tutta la testa<br />

pensante dell’azienda, e non solo, sono rimaste saldamente<br />

in Italia. Concetto ulteriormente ribadito<br />

nel 2018 con l’accorpamento fra PM e Oli&Steel<br />

sotto l’unico marchio PM Oli&Steel Spa. La produzione<br />

spazia in modo trasversale su tutti i segmenti<br />

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