2023_02_e-Construction
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
MERLO. Ambiente e rifiuti<br />
ANIMA<br />
VERDE<br />
MERLO ha da sempre una fortissima vocazione<br />
per la movimentazione e la logistica nei settori<br />
legati all’ambiente, al riciclo e alla valorizzazione<br />
dei rifiuti. Sia con i suoi telescopici equipaggiati in<br />
modo specifico, sia con la divisione Tecno attiva<br />
negli allestimenti per i veicoli industriali legati alla<br />
raccolta e trasporto rifiuti<br />
I sollevatori<br />
telescopici Merlo si<br />
sono ritagliati uno<br />
spazio importante<br />
e qualificato nella<br />
movimentazione<br />
industriale legata<br />
al settore della<br />
trasformazione,<br />
trattamento e<br />
valorizzazione dei<br />
rifiuti.<br />
MERLO<br />
Merlo è stato il primo costruttore ad intuire<br />
in modo così marcato le grandi potenzialità<br />
applicative dei sollevatori telescopici.<br />
Il costruttore, in tempi assolutamente non sospetti,<br />
ha infatti aperto il mercato dell’agricoltura a<br />
queste macchine trascinando con sé anche i suoi<br />
maggiori competitor. Ma i campi applicativi in cui<br />
l’azienda di Cuneo ha saputo fare da apripista sono<br />
molteplici. In primis quello dell’ecologia, dei rifiuti,<br />
delle biomasse e della logistica degli impianti<br />
industriali. Settori dove, grazie a macchine pensate<br />
in modo specifico e ad un catalogo di attrezzature<br />
che oggi trova pochissimi riscontri sul mercato,<br />
le macchine verdi si sono fatte apprezzare per la<br />
loro polivalenza e la capacità di saper affrontare<br />
impieghi duri e impegnativi. Come solo le attività<br />
industriali sanno esserlo e dove i turni di lavoro<br />
sono intensi e difficili.<br />
Macchine pensate per lavorare<br />
La gamma Merlo è ovviamente articolata per fasce<br />
di portata e dimensioni ma c’è un denominatore comune<br />
che unisce trasversalmente tutti i modelli e che<br />
consiste nella completezza degli allestimenti specifici<br />
e nella capacità operativa associata ad una semplicità<br />
di utilizzo derivante da impianti idraulici di valore.<br />
Nella sostanza, utilizzare un telescopico di piccole<br />
dimensioni oppure una grande macchina non costituisce<br />
nessuna differenza salvo, ovviamente, nelle<br />
dimensioni e nelle portate.<br />
Questo permette agli utilizzatori di trovare la macchina<br />
più adatta per la propria specifica applicazione<br />
in base agli spazi a disposizione e ai compiti specifici<br />
da affidare ad ogni singola macchina.<br />
L’altro fondamentale valore aggiunto, per chi opera<br />
con flotte composte da macchine di diversa dimensione,<br />
è l’assoluta uniformità del posto guida che,<br />
anche sui modelli più piccoli, ha dimensioni, layout<br />
e dotazioni identici ai modelli superiori. Consentendo<br />
quindi agli operatori di passare senza problemi<br />
da una macchina all’altra senza alcuna necessità di<br />
apprendimento ulteriore se non l’abitudine alle differenti<br />
dimensioni delle singole macchine.<br />
Un posto guida che va oltre la cabina<br />
Il posto guida dei sollevatori telescopici Merlo va<br />
ben oltre la semplice cabina di guida. L’impostazione<br />
di base che il costruttore ha sempre e fortemente sviluppato<br />
coinvolge infatti tutto il sistema macchina.<br />
La cabina di guida è solo la punta dell’iceberg di<br />
macchine dove l’idraulica Load Sensing Flow Sharing,<br />
la trasmissione idrostatica a circuito chiuso, le<br />
motorizzazioni esuberanti, i bracci con le tubazioni<br />
interne e la struttura estremamente compatta contribuiscono<br />
in modo sostanziale a quella piacevolezza<br />
di impiego che ha sempre distinto i telescopici<br />
Merlo.<br />
A poco servirebbe infatti una cabina dal design<br />
accattivante e dall’ergonomia ben studiata se poi la<br />
struttura ingombrante della macchina ponesse forti<br />
limiti alla visibilità. Così come un impianto idraulico<br />
raffinato, abbinato ad una trasmissione Power-Shift,<br />
avrebbe dei limiti applicativi da non sottovalutare<br />
quando si opera in contesti delicati dove precisione<br />
e fluidità fanno la differenza. Proprio come negli impianti<br />
di lavorazione e riciclo dei rifiuti di qualsiasi<br />
tipo. Luoghi dove spazi stretti, ritmi produttivi elevati<br />
e disagi di vario genere mettono in primo piano<br />
il comfort e la semplicità di utilizzo dei telescopici<br />
dal caratteristico colore verde.<br />
La possibilità di avere la cabina sospesa idraulicamente<br />
rappresenta un ulteriore vantaggio competitivo<br />
di non poco conto rispetto ai competitor. In abbinamento<br />
al braccio sospeso consente infatti di ridurre in<br />
modo drastico le vibrazioni trasmesse all’operatore e<br />
di aumentare il ritmo produttivo. Si riducono a zero<br />
le perdite di carico dalla benna ed è possibile operare<br />
a velocità superiori senza ripercussioni su operatore<br />
e macchina.<br />
La gamma Alta Capacità<br />
Merlo ha anche pensato alle aziende che hanno necessità<br />
produttive importanti con la gamma Alta Capacità.<br />
Stiamo parlando dei modelli che partono dal<br />
45.11 e arrivano fino al 120.10 e si basano su un’impostazione<br />
modulare che prevede anche un cinematismo<br />
ad alta forza di strappo sul modello TF65.9.<br />
Una macchina pensata appositamente per competere<br />
con le pale gommate in impianti, movimentazione<br />
biomasse, rifiuti e legname. Ma con il vantaggio di<br />
una manovrabilità superiore, di un elevato carico ad<br />
altezze fino a 9 metri che richiederebbero pale con<br />
dimensioni e costi di gestione non lontanamente paragonabili<br />
a quelle di un sollevatore telescopico. Nel<br />
caso del TF65.9 si parla infatti di una macchina da<br />
11.250 kg di peso operativo a fronte di una portata<br />
massima di 6.500 kg che passano a 4.500 kg alla<br />
massima altezza di 9 metri. La presenza della trasmissione<br />
a variazione continua CVTronic consente<br />
inoltre di avere sempre la massima coppia di spinta<br />
senza interruzione di continuità.<br />
La logistica dei rifiuti secondo Merlo<br />
Fra le divisioni aziendali del Gruppo Merlo la TEC-<br />
NOINDUSTRIE si occupa di allestimenti per la raccolta<br />
ed il trasporto dei rifiuti con veicoli industriali.<br />
Un’attività che Merlo ha integrato nel Gruppo nel<br />
1996 e che oggi è fra i protagonisti del settore con<br />
una gamma composta da sei linee di compattatori<br />
per veicoli piccoli, medi e pesanti. L’evoluzione della<br />
gamma TECNOINDUSTRIE ha seguito in modo<br />
parallelo sia quella del quadro normativo legato alla<br />
raccolta differenziata e al riuso, sia il cambiamento<br />
dei mezzi di trasporto con l’ingresso nel mondo della<br />
raccolta rifuti dei veicoli elettrici e di quelli estremamente<br />
compatti.<br />
Si è inoltre posta particolare attenzione ai veicoli<br />
satellite che conferiscono in un grande mezzo “madre”<br />
che si occupa poi del trasporto agl impianti di<br />
trattamento e valorizzazione. La gamma Zenith, in<br />
particolare, ha messo in campo soluzioni ottimizzate<br />
da questo punto di vista ponendo grande attenzione<br />
sia alla tenuta dei liquidi di percolazione, sia alle<br />
modalità di compattazione e scarico.<br />
La gamma di<br />
compattatori di<br />
TECNOINDUSTRIE<br />
copre oggi oltre il<br />
90% delle richieste<br />
del mercato con<br />
macchine di ogni<br />
dimensione. La<br />
linea Zeithc, in<br />
particolare, è<br />
pensata per<br />
veicoli medi e<br />
pesanti e svolge il<br />
fondamentale ruolo<br />
sia della raccolta,<br />
sia del trasporto<br />
verso gli impianti<br />
di trasformazione<br />
dei contenuti<br />
di altre piccole<br />
unità satellite che<br />
conferiscono nel<br />
veicolo “madre”.<br />
La gamma di<br />
sollevatori<br />
telescopici made<br />
in Cuneo dispone<br />
di caratteristiche<br />
di base che sono<br />
trasversali a tutti i<br />
modelli. Prima fra<br />
tutte una elevata<br />
semplicità di guida<br />
che aumenta la<br />
sicurezza operativa.<br />
36<br />
37