la vite - Coltura & Cultura
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pioni analizzati al di sopra dell’attuale limite di legge, mentre nel<br />
2000 e 2001 il contenuto di OTA non ha mai superato i 2 μg/l e nel<br />
2004 è sempre stato inferiore a 1 μg/l.<br />
I risultati raccolti a livello italiano mostrano che <strong>la</strong> contaminazione<br />
da OTA è un possibile problema nei vini rossi prodotti nelle<br />
aree meridionali, ma, combinando le stime dei consumi e i livelli<br />
di contaminazione dei vini, si può affermare che l’esposizione dei<br />
consumatori italiani non è preoccupante.<br />
Funghi produttori di ocratossina A in vigneto<br />
I funghi responsabili del<strong>la</strong> presenza di OTA nelle uve appartengono<br />
ad Aspergillus sezione nigri, detti anche aspergilli neri o b<strong>la</strong>ck aspergilli<br />
per il colore del<strong>la</strong> muffa che producono. Diverse sono le specie<br />
iso<strong>la</strong>te dall’uva, ma A. carbonarius è riconosciuto come il principale<br />
responsabile. I b<strong>la</strong>ck aspergilli si conservano principalmente nel<br />
terreno e sono generalmente presenti in tutte le aree di coltivazione<br />
del<strong>la</strong> <strong>vite</strong>. Si possono trovare sui grappoli già dall’allegagione, ma<br />
<strong>la</strong> loro presenza cresce sensibilmente all’invaiatura e raggiunge il<br />
massimo in prossimità del<strong>la</strong> maturazione. La penetrazione dei funghi<br />
ocratossigeni all’interno delle bacche, che causa marciume e<br />
precede <strong>la</strong> comparsa di muffe visibili, avviene di preferenza quando<br />
La maggiore incidenza<br />
di Aspergilli neri si riscontra<br />
tra l’inizio dell’invaiatura<br />
e <strong>la</strong> maturazione<br />
Le spore<br />
sono trasportate<br />
principalmente<br />
dal vento<br />
Il suolo e i residui<br />
colturali sono<br />
le principali<br />
fonti di inoculo<br />
Ocratossina A rilevabile<br />
OTA è rilevabile solo<br />
da inizio invaiatura<br />
405<br />
ocratossine in uva e vino<br />
Sviluppo di muffa nera su acini d’uva.<br />
Il punto d’inserimento del picciolo sull’acino<br />
è una via preferenziale d’ingresso di questi<br />
funghi<br />
Cultivar e tipologia<br />
del<strong>la</strong> forma di allevamento<br />
influenzano <strong>la</strong> produzione<br />
di OTA<br />
Le bacche danneggiate<br />
presentano<br />
un alto rischio<br />
di accumulo di OTA<br />
I rischi di contaminazione<br />
aumentano in caso di attacchi<br />
di oidio e tignoletta