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la vite - Coltura & Cultura

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coltivazione<br />

Loglio<br />

Malva<br />

Ortica<br />

Foto R. Angelini<br />

Foto R. Angelini<br />

Foto R. Angelini<br />

434<br />

Loglio (Lolium spp.). Queste graminacee si riconoscono facilmente<br />

per le loro foglie <strong>la</strong>nceo<strong>la</strong>te lucide e con ligu<strong>la</strong> poco evidente;<br />

quelle emesse dal<strong>la</strong> fase di accestimento in poi sono munite<br />

anche di orecchiette.<br />

Le infiorescenze sono spighe strette, mutiche (in L. perenne = loglio<br />

comune) o aristate (in L. multiflorum = loglietto), compresse<br />

e sottili, costituite da spighette contenente ognuna diversi fiori.<br />

Le spighette sono inserite in posizione <strong>la</strong>terale rispetto al rachide<br />

dell’infiorescenza.<br />

Queste specie, se nascono spontaneamente e sono sottoposte a<br />

diserbo, chimico o meccanico, si comportano da annuali; se invece<br />

si seminano appositamente per costituire un tappeto erboso<br />

tra i fi<strong>la</strong>ri del vigneto e sono sfalciate periodicamente, assumono<br />

habitus vivace e si rigenerano mediante gemme radicali. Sono<br />

presenti in prevalenza durante il periodo autunno-primaverile.<br />

Malva selvatica (Malva sylvestris). Le foglie giovani di questa<br />

pianta erano usate come verdura in passato; in epoca romana<br />

erano già conosciute le proprietà emollienti e durante il Medioevo<br />

si usava l’infuso per contenere <strong>la</strong> mascolinità dei più focosi. Le<br />

proprietà emollienti sono ricordate dal suo nome (dal greco ma<strong>la</strong>kòs<br />

= molle).<br />

I fusti sono tenaci al<strong>la</strong> base; le foglie sono palmate, con 5 lobi poco<br />

evidenti e una vistosa insenatura all’inserzione con il picciolo. I<br />

cinque petali di ogni fiore sono spato<strong>la</strong>ti, rosa striati di violetto.<br />

Il frutto è conformato a ciambel<strong>la</strong> ed è costituito da una serie di semi<br />

lentico<strong>la</strong>ri di colore grigio-scuro. La malva nasce al<strong>la</strong> fine dell’inverno<br />

e fiorisce in primavera e in estate, riproducendosi per seme o<br />

anche per gemme radicali. La sua presenza nel vigneto o nei pressi<br />

potrebbe costituire <strong>la</strong> fonte del fitop<strong>la</strong>sma che causa il legno nero.<br />

Ortica comune (Urtica dioica). È <strong>la</strong> specie più pericolosa nei vigneti<br />

perché sulle sue radici sverna l’insetto vettore del fitop<strong>la</strong>sma<br />

responsabile del legno nero. Queste piante sono sempre state<br />

amate e odiate allo stesso tempo. Amate per le loro qualità medicinali<br />

(emostatiche, astringenti, depurative), industriali (tessili) e<br />

alimentari (minestre e preparazione di paste alimentari all’ortica). I<br />

denigratori rilevano le sue proprietà urticanti (dovute all’acido formico<br />

contenuto nei peli che ricoprono foglie e fusti) e <strong>la</strong> dipingono<br />

come pianta maledetta (durante il Medioevo con fasci di ortica si<br />

frustavano i condannati renitenti o si autof<strong>la</strong>gel<strong>la</strong>vano i monaci<br />

per “mortificare <strong>la</strong> carne”).<br />

I fusti sono eretti, le foglie sono cuoriformi. I fiorellini sono disposti<br />

in pannocchie. Le piante si riproducono, in primavera, anche per<br />

mezzo di gemme radicali.

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