la vite - Coltura & Cultura
la vite - Coltura & Cultura
la vite - Coltura & Cultura
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Vini dolci<br />
I vini dolci propriamente detti possono suddividersi in due categorie.<br />
Al<strong>la</strong> prima appartengono quei vini in cui <strong>la</strong> fermentazione appena<br />
iniziata viene rallentata e poi interrotta allontanando i lieviti con opportuni<br />
interventi di filtrazione o di centrifugazione, stabilizzando<br />
poi eventualmente il prodotto con un’inattivazione termica. Eredi<br />
di prodotti di carattere famigliare o artigianale molto diffusi in certe<br />
regioni, sono soprattutto e<strong>la</strong>borati con mosti da uve aromatiche,<br />
per esempio i vari Moscati, Malvasie, Brachetti e così via. Adatti al<br />
consumo con i dessert, sono graditi soprattutto dai giovani e dalle<br />
signore, per il loro basso contenuto alcolico.<br />
Una seconda tipologia riguarda invece i vini dolci liquorosi, ottenuti<br />
da mosti di uve più o meno appassite e quindi con un rilevante<br />
contenuto zuccherino, <strong>la</strong> cui fermentazione lenta e difficile o si arresta<br />
spontaneamente, oppure viene arrestata con interventi di refrigerazione<br />
o filtrazione, seguiti poi da un’opportuna stabilizzazione<br />
biologica a mezzo di dosi convenienti di diossido di zolfo, stabilizzazione<br />
resa più facile dal<strong>la</strong> contemporanea presenza di un’elevata<br />
gradazione alcolica e di un notevole residuo zuccherino.<br />
Attualmente, i processi di filtrazione sterilizzante hanno reso possibile<br />
ottenere vini stabili senza aggiunte eccessive di antisettico. Il<br />
numero e <strong>la</strong> varietà di questi vini è veramente notevole; per <strong>la</strong> loro<br />
produzione si utilizzano normalmente uve bianche, ma non di rado<br />
anche rosse, sia neutre, sia aromatiche e <strong>la</strong> loro e<strong>la</strong>borazione si è<br />
ormai diffusa in tutte le zone vitivinicole, anche in quelle in cui è più<br />
recente <strong>la</strong> coltivazione del<strong>la</strong> <strong>vite</strong>, quali l’Australia e il Sud Africa. È<br />
impossibile riassumere l’enorme ventaglio delle tecnologie partico<strong>la</strong>ri<br />
adottate nei vari casi, ma i prodotti ottenuti rappresentano<br />
per l’enofilo spesso una sorpresa gradita e sempre rinnovata.<br />
Foto A. Scienza<br />
535<br />
tecniche di vinificazione<br />
Vini dolci, vini abboccati<br />
e passiti<br />
• Nel caso che non tutti gli zuccheri<br />
presenti nel mosto di partenza<br />
subiscano <strong>la</strong> fermentazione, il prodotto<br />
ottenuto può risultare più o meno dolce<br />
• Intermedi fra i vini dolci e i vini secchi,<br />
si può porre <strong>la</strong> categoria dei vini<br />
abboccati, nei quali il tenore zuccherino<br />
oscil<strong>la</strong> fra i 5 e i 10 g/l, categoria che<br />
ha i suoi estimatori, ma che di norma<br />
viene ottenuta addizionando piccoli<br />
volumi di mosto o di mosto concentrato<br />
a un vino secco<br />
• I vini dolci liquorosi sono ottenuti da<br />
mosti di uve più o meno appassite, da<br />
cui l’indicazione di passiti per questa<br />
categoria<br />
Ambiente per l’appassimento di uve<br />
per ottenere il passito