28.05.2013 Views

Rivista della Diocesi 2011 - N. 1 - Webdiocesi

Rivista della Diocesi 2011 - N. 1 - Webdiocesi

Rivista della Diocesi 2011 - N. 1 - Webdiocesi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

condivise: quasi un’eccezione nel desolante panorama delle frammentazioni,<br />

degli egoismi e delle separatezze che ci circonda. Sta qui la coscienza<br />

dell’imprenditore: una coscienza che lo rende partecipe, attivo nella costruzione<br />

del Bene Comune.<br />

Nella storia, l’avvio <strong>della</strong> Rivoluzione Industriale trova, come pensiero<br />

guida, l’assunto degli ideali <strong>della</strong> Rivoluzione Francese, incipit dell’era<br />

moderna: Liberté, Egalité, Fraternité. Ma, subito dopo, quest’ultima parola<br />

fu eliminata e rimasero le prime due. Inizialmente per creare l’eguaglianza<br />

si è ricorsi alla pianificazione collettiva. Ma il fallimento del comunismo ha<br />

dimostrato i limiti di questo approccio. Successivamente si è creduto che la<br />

libertà consistesse nell’avere la possibilità di acquistare molti beni e servizi<br />

per cui serve il denaro: da qui l’introduzione di scorciatoie finanziarie lontane<br />

dai meccanismi dell’economia reale. E la devastante crisi che stiamo<br />

vivendo ha mostrato i danni enormi causati da simili deviazioni.<br />

È la fraternità che consente di superare le disuguaglianze ed allargare<br />

gli spazi di libertà: vivere in fraternità, cioè con “amore ed intelligenza”,<br />

con la logica del dono e <strong>della</strong> gratuità, con la sequenza del “fare, conoscere,<br />

avere per essere di più”. La Caritas in Veritate lo sostiene razionalmente<br />

ed antropologicamente.<br />

Nel DNA dell’imprenditore, del dirigente, del professionista ispirati al<br />

Bene Comune c’è questa competenza di unire frammenti, di mettere insieme<br />

fattori diversi per realizzare un risultato, un prodotto che vale di più.<br />

Di fronte ai problemi di crescenti disuguaglianze nel mondo, impossibili da<br />

risolvere con il bagaglio delle politiche tradizionali; di fronte a una società<br />

incapace di ritrovare coesione; di fronte ad un impianto sociale in cui gli<br />

uomini vivono da competitori e da rivali, chi ha queste competenze capaci<br />

di valore aggiunto economico-sociale attraverso processi di connessione e<br />

trasformazione, non può non avvertire l’urgenza di promuovere lo Sviluppo.<br />

Ma quale Sviluppo? Quello disordinato e contradditorio che separa l’economico<br />

dal sociale, la ricchezza dal lavoro, il mercato dalla democrazia, gli<br />

strumenti dai fini, l’individuo dalla comunità? Certamente no, perché le rotture<br />

portano al disfacimento e alla distruzione del tessuto civile.<br />

L’impresa ha una sua capacità nell’aggregare, riunire, finalizzare. È<br />

quindi momento importante, struttura fondamentale in questa ricomposizione.<br />

Siccome l’impresa è fatta di uomini, è l’uomo che deve assumere un<br />

abito imprenditoriale di creatività nel conoscere, fare ed avere, protagonista<br />

di traguardi più avanzati, in continuità con il progetto di Dio Creatore.<br />

Ecco l’imprenditore, il dirigente, il professionista, che per assolvere a questo<br />

compito sa di doversi applicare su tre must: “discernere, partecipare,<br />

accompagnare”.<br />

105

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!