Rivista della Diocesi 2011 - N. 1 - Webdiocesi
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in modo sapienziale e ad assumere criteri comuni di discernimento” (CDA,<br />
II, 8/e).<br />
In questo quadro di analisi, possiamo cogliere una serie di proposte<br />
pastorali precise, che elenchiamo in quattro.<br />
La prima proposta per importanza ed attualità è quella accennata di<br />
una nuova inculturazione. L’argomento è vasto e di non facile attuazione<br />
ed è parallelo a quella chiamata precedentemente nuova evangelizzazione,<br />
che comprende la ricerca di nuovi linguaggi ed insieme lo stimolo affinché<br />
la realtà e le situazioni nuove riesprimano la fede. A tale esigenza si riferisce<br />
La croce di Aquileia quando invita a “parlare la lingua degli uomini del<br />
nostro tempo” (CDA, I, 11) e quando afferma la necessità di “curvarsi con<br />
amore e umiltà sulla nostra società (...) per aiutarla a vivere in rinnovata<br />
pienezza il messaggio liberante del Vangelo nella concretezza <strong>della</strong> nostra<br />
storia e <strong>della</strong> nostra civiltà” (CDA, II, 2).<br />
La seconda proposta riguarda l’impegno nella rivitalizzazione dei<br />
mondi vitali, che costituiscono il tessuto <strong>della</strong> società, con la promozione<br />
dell’associazionismo, del volontariato e <strong>della</strong> pastorale d’ambiente. Circa<br />
il volontariato un richiamo è presente ne La croce di Aquileia circa la sua<br />
necessaria testimonianza di gratuità e di integrazione con le istituzioni civili<br />
(CDA, II, 8/d).<br />
La terza proposta parla <strong>della</strong> necessità di un impegno socio-politico<br />
attraverso l’elaborazione culturale e la formazione socio-politica di persone<br />
libere e responsabili, cristianamente motivate.<br />
La quarta ed ultima proposta invita a ritrovare la dimensione laicale<br />
<strong>della</strong> Chiesa “sacramento di salvezza per il mondo”. “La nuova evangelizzazione<br />
– osserva La croce di Aquileia – (...) si propone di stabilire un rapporto<br />
di ‘simpatia’ con il mondo presente, per cogliere in esso i ‘semi del Verbo’,<br />
operanti fin dalla creazione e nell’azione dello Spirito in secoli di vita cristiana<br />
già attuata nelle nostre regioni”. Essa quindi si propone di raggiungere<br />
“gli ambiti di vita dove l’uomo lavora, studia, fa economia e cultura, dove<br />
impegna il suo tempo libero” (CDA, II, 4).<br />
Queste proposte sono ancor oggi suggestive e sembrano rispondere alle<br />
esigenze più profonde dell’uomo che vive nel mondo, amando le cose che fa<br />
e nello stesso tempo cercando di trovare di esse il significato cristiano. Le<br />
parrocchie del Nord Est hanno una lunga tradizione di inserimento nella<br />
vita <strong>della</strong> gente e quindi rischiano più delle altre di porre attenzione più<br />
ai propri fedeli che a quanti sono estranei, più al proprio territorio che al<br />
mondo.<br />
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