Il documento di valutazione dei rischi alla luce del ... - PuntoSicuro
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Capitolo 5<br />
a) Zona carico colli carta: in tale zona è presente una elevata quantità <strong>di</strong> materiale<br />
organico che può rappresentare un ottimo substrato per la proliferazione <strong>di</strong><br />
agenti biologici;<br />
b) Zona spappolatore: qui le balle <strong>di</strong> cellulosa vengono lavorate meccanicamente<br />
con acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo. Durante tali operazioni è<br />
possibile la <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> aerosol potenzialmente contaminati;<br />
c) Zona lavorazione carta – reparto Continua: l’impasto viene lavorato all’interno<br />
<strong>del</strong>la Continua e subisce bruschi salti termici che possono provocare l’emissione<br />
<strong>di</strong> aerosol potenzialmente dannosi. Inoltre l’elevata presenza d’acqua e polveri<br />
rappresenta un ulteriore <strong>rischi</strong>o <strong>di</strong> potenziale proliferazione batterica.<br />
In tutte queste zone sono state realizzate apposite misurazioni da un’azienda<br />
specializzata nel settore. Sono state prese in considerazioni tre tipologie <strong>di</strong> matrice da<br />
analizzare:<br />
a) Campioni <strong>di</strong> flora superficiale residente (tamponi)<br />
b) Campioni d’aria – campionamenti passivo (per se<strong>di</strong>mentazione)<br />
c) Campioni d’aria – campionamenti attivi (per impatto ortogonale)<br />
Su tali campioni sono stati quin<strong>di</strong> ricercati i più comuni batteri patogeni ambientali,<br />
nonché gli in<strong>di</strong>catori generici <strong>di</strong> esposizione. Dall’analisi effettuata non è emerso<br />
nessun pericolo per l’uomo ed è stata esclusa la presenza <strong>di</strong> batteri patogeni.<br />
Tuttavia, in via cautelativa, in tutte le acque <strong>di</strong> processo viene immessa una dose <strong>di</strong> un<br />
particolare biocida che oltre ad evitare la formazione <strong>di</strong> funghi e alghe all’interno <strong>del</strong>le<br />
condutture, agisce attivamente anche per evitare la formazioni <strong>di</strong> colonie <strong>di</strong> agenti<br />
patogeni potenzialmente dannosi.<br />
5.9 Analisi e <strong>valutazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>rischi</strong> da Atmosfere Esplosive<br />
La metodologia seguita per l’analisi <strong>dei</strong> <strong>rischi</strong>, ha tenuto conto <strong>del</strong> contenuto specifico<br />
<strong>del</strong> DLgs 81/08 (in particolare <strong>del</strong> Titolo XI), <strong>del</strong>la Norma UNI EN 1127-1, <strong>del</strong>la<br />
Norma tecnica armonizzata EN 60079-10 (Norma C.E.I. 31-30) per atmosfere esplosive<br />
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