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Un incubo grottesco<br />
ll’inizio del nuovo millennio, il noto<br />
Ae compianto Emilio Tadini, scrittore,<br />
artista e uomo di cultura a tutto tondo,<br />
parlando delle moderne città e del loro<br />
rapporto con le automobili scrisse:<br />
Un incubo dicevo. In un futuro che si spera pros-<br />
<br />
-<br />
vamente sostituito quella cosa grottesca che è<br />
il trasporto privato delle città, si metteranno a<br />
<br />
strade. E ci compatiranno pensando alle ton-<br />
“Certi architetti e certi urbanisti danno a volte nellate di veleni scaricate dalle automobili, ogni<br />
l’impressione di riferirsi alla forma “essenziale” giorno, sotto il nostro naso. Veleno puro, è inutile<br />
di una città vuota e degli spazi che la compon- giocarci sopra. Tanto è vero che – lo sanno tutti<br />
gono. Il fatto è però che le città non sono vuote. – un sistema infallibile per suicidarsi è quello di<br />
Snono piene zeppe di automobili. E’ una presen- chiudersi in garage e fare andare il motore di<br />
za, quella delle automobile nelle città contempo- un’auto. Non c’è possibilità di fallire. La morte<br />
ranee, di cui non si può tener conto soltanto in è garantita... Pensateci, quando state andando a<br />
<br />
- spasso (“vado a prendere una boccata d’aria”!)<br />
gio. Perché la presenza delle auto, parcheggiate <br />
o in movimento, è diventata determinante per <br />
noi che oggi ci viviamo. E, se ci pensate, ne risulta si accontentavano di una vittima all’anno. L’au-<br />
qualcosa che assomiglia ad un incubo grottesco. tomobile ne pretende milioni. È così. Non cercate<br />
Perché è davvero ridicolo vedere circolare per le di dimenticarlo. Chissà, forse riuscissimo a pen-<br />
strade tante persone sole, con dietro al culo un sarlo lucidamente, concretamente, tutti insieme,<br />
bel po’ di metri cubi di lamiera più o meno ele- anche solo per un minuto, non lo sopporteremgantemente<br />
lavorata. Ed anche perché decine mo più e le cose cambierebbero al volo.<br />
di migliaia di automobili che si affollano per le Non c’è dubbio, il trasporto privato nelle città,<br />
strade hanno portato ad una velocità di sposta- così come si da oggi, costituisce un capitolo fonmento<br />
che, nelle ore di punta, è forse inferiore damentale nella grande storia dell’imbecillità<br />
a quella di una carrozzella tirata da un buon umana .......”<br />
cavallo.<br />
Emilio Tadini<br />
Gli aspetti socio-economici<br />
Spostare 10.000 persone al gior- decibel. Il livello acustico medio<br />
<br />
nelle aree urbane italiane supe-<br />
o a un tram comporta la non ra i 61 decibel; la riduzione di pressioemissione<br />
di 35.648 tonnellate/ <br />
anno di ossidi di azoto e 1.846 <br />
<br />
ipertensione arteriosa con un costo evita-<br />
<br />
<br />
<br />
- Spostare 10.000 persone al giorcarcinoma,<br />
7 casi di broncopneumopatia <br />
<br />
a un tram con una velocità com-<br />
costo per il servizio sanitario pari a circa merciale di 25km/h comporta<br />
un guadagno di tempo minimo<br />
Spostare 10.000 persone al gior- pari a 2,2 minuti/viaggio per un<br />
<br />
totaledi 264.000 ore/anno.<br />
o a un tram comporta una ridu- <br />
zione della pressione acustica, <br />
entro 500 m dall’infrastruttu- di euro/anno da aggiungere alla produra<br />
e dalle vie contermini, di 11 zione locale e quindi al PIL.<br />
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apr 12