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Mag Aprile 2012 PDF - Mag Magazine

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60<br />

apr 12<br />

per teatri<br />

di Vincenzo Giannetto<br />

IDOLI,<br />

DORATURE<br />

E UN CAPPELLACCIO<br />

Isabella Ragonese si misura con Virginia Woolf:<br />

“Mi sono appassionata al teatro perché ho avuto<br />

la fortuna di nascere a Palermo”<br />

http://youtu.be/fmP2GD1y8Ow<br />

intervista a Isabella Ragonese<br />

mag&TAG<br />

“Non bisogna toccare gli idoli, la doratura <br />

resta sulle mani”. Gustave Flaubert aveva chiuso e comincia un altro spettacolo.<br />

ragione, l’ho sempre pensato ed ora l’ho Per intervistare Isabella Ragonese scelgo la<br />

scritto. C’è voluta una fredda - 7 gradi strada più breve: faccio la passerella, calco<br />

per la precisione - sera al Teatro Vittorio il palcoscenico e mi dirigo verso i camerini.<br />

Emanuele di Noto per trovare conferma. Ho ripassato a memoria la storia dell’attrice,<br />

L’occasione si è presentata per lo spettacolo palermitana, 31 anni a maggio, brava e bella<br />

“La commedia di Orlando”: il nome è di l’ho già scritto, protagonista di “Tutta la vita<br />

richiamo, Isabella Ragonese; la piece, tratta davanti”, cult-movie generazionale di Paolo<br />

dall’opera di Virginia Woolf, pure. Un’ora Virzì sui giovani precari.<br />

e cinquanta di palco e voce per la “prima” Ok, ci siamo.<br />

in Sicilia della tournèe che ha fatto tappa, Davanti alla porta del camerino in cui<br />

subito dopo, a Messina. Isabella è brava, bella sta smettendo i panni di Orlando, c’è un<br />

e colta. Il cast la segue e lei canta, recita, è ragazzo con una giubba scura paramilitare,<br />

istrionica in un personaggio tanto profondo barba lunga e un cappellaccio di lana nero in<br />

e onnicomprensivo quanto appassionato sul testa. La faccia mi è familiare ma nulla di più.<br />

<br />

“Scusa, vorrei parlare con Isabella, sono un<br />

Cambia registro, si dice così, con disinvoltura giornalista”.<br />

come solo chi ha il mestiere.<br />

“Ah, sì, certo: aspetta un attimo”. Bussa, la<br />

Alle 23.15, dopo l’ultima chiamata in scena porta si apre. “Isabella, c’è un giornalista”.

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