on english DEMONSTRATIONS and NEW DEPARTURES 4 apr 12 l’editoriale di Gaspare Urso Sarebbe necessario passare al momento di costruire http://youtu.be/rHN_IeseHKs Franco Battiato, Povera patria It would be necessary to move on to the moment of constructing È questo il messaggio che Zygmunt Bauman ha lanciato, parlando degli Indignados ma anche di Occupy Wall Street, durante una conferenza. Mi piace partire da queste parole per raccontare un numero di <strong>Mag</strong> che muove proprio dall’idea del costruire, o forse sarebbe meglio dire ricostruire, viste le macerie con le quali siamo costretti a convivere. Gli ultimi mesi sono stati contraddistinti da migliaia di proteste esplose in tutto il mondo, in molti casi per chiedere il riconoscimento di diritti mai concessi, in tanti altri perché la crisi economica ha messo in ginocchio interi Stati, a cominciare dall’Italia. Bauman invita a passare a una sorta di fase due, fatta non solo di protesta ma di costruzione. Questa fase due, la vogliamo cercare nella riscoperta dei talenti, della creatività. Perché affrontare la crisi non si risolva solo in un prendersela con chi ci governa ma guardi più alle capacità di ciascuno. Perché la soluzione non può, non deve essere, sedersi in una segreteria politica ad attendere l’elemosina. A questa immagine, deprimente, le pagine di <strong>Mag</strong> rispondono con il volto e la storia di Lavinia, una giovane donna che dalla crisi, profonda, è stata travolta e che un bel giorno ha deciso di cercare nelle proprie capacità, nella propria inventiva, la soluzione. Rispondiamo anche con quella straordinaria risorsa che è l’artigianato, la “scienza” di mestieri che possono essere una risposta concreta all’attuale buio fatto di un sistema imploso su stesso. PROTESTE e RIPARTENZE La nostra storia, la nostra identità risiedono anche in quegli attrezzi da lavoro, nell’abilità manuale, nella passione. È da qui che probabilmente si può ripartire, magari evitando di pensare solo a difendere corporazioni, interessi personali e provando, anche solo per un momento, tornando a Bauman, “a riscoprire i legami comunitari”. Perché poi, a rischio di essere banali, di certo non si fa molta strada se in un momento di crisi profonda, la risposta è arroccarsi a difesa del proprio metro quadrato di orticello quando tutto attorno, il panorama è decadente. Riscoprire i legami e provare a costruire senza cercare di fregare l’altro. Questo già sarebbe un buon passo avanti, credo. <strong>Mag</strong> prova a incamminarsi su questa strada attraverso il progetto “Cogit-azioni”, promosso dall’attore Alessandro Bergonzoni con l’obiettivo di formare persone capaci di far fruttare le proprie competenze e al tempo stesso assumersi le responsabilità delle scelte fatte. Sport, questo, poco praticato in Italia. E lo fa anche attraverso il premio Sibel pensato per dimostrare che il bene è visibile, raggiungibile e per mettere in risalto storie che in qualche caso, forse troppo spesso, passano in silenzio. Le prime protagoniste del nostro premio sono Franca Viola, Lucia Iraci, la “parrucchiera sociale” e Antonietta Curcio, albergatrice di Rimini che “apre” le porte della propria struttura ai senzatetto. Legami, responsabilità e una mano tesa. La nostra ripartenza. It is the message Zygmunt Bauman has been launching during a conference, speaking about “Indignados” and “Occupy Wall Street”. I like to start from these words to refer to a <strong>Mag</strong> issue direttore@magmagazine.it those working tools, handicraft and passion. It could probably be the way to start again, avoiding sticking up for corporations, for oneself, and trying – reminding Bauman - to “rediscover com- driving by the idea of constructing, or maybe it would be better munity ties”, even if only for a moment. Because – however to say re-constructing considering the rubble we are compelled trivial it may be – one, for sure, can’t go faraway if, in the middle to live with. The latest months have been marked by a thousand of a crisis, looks after one’s own interests, while all around the demonstrations all over the world, in some cases to ask for situation is collapsing. To rediscover community ties and try to rights never granted, in others because of the economic crisis shape one’s future without damaging others: it would already be a positive step forward, in my opinion. <strong>Mag</strong> is trying to follow suggests moving on to a sort of phase two, made up not only this line of action through “Cogit- actions”, a project promoted of protesting, but of constructing. We want to identify this new by the actor Alessandro Bergonzoni aiming at training people phase with the rediscovery of talent, with creativity, so that fa- able to develop their skills and take up, at the same time, the cing the crisis can be not merely blaming those who rule us, but responsibilities for the choices made. A kind of “sport” they looking more at everyone’s skill. Because the solution can’t be, don’t practice very much in Italy. <strong>Mag</strong> supports also the “Sibel and mustn’t be, sitting in a political secretariat waiting for alms. Award” created to show that good is visible, achievable, bringing To this gloomy image, <strong>Mag</strong> replies with Lavinia’s image and story, out those stories that sometimes, maybe too often, stand in the a young woman who, being overcome by the deep crisis, one Lucia Iraci ,“social hair-dresser”, and Antonietta Curcio, hotelier creativity. <strong>Mag</strong> gives an answer also through such extraordinary from Rimini, sheltering in her hotel the homeless. Relationships, resources as the craftsman and craftsmanship, being a positive response to the present dark represented by a system imploding upon itself. Everybody’s history and identity live even in responsibilities and a helping hand. That’s <strong>Mag</strong>’s new start.
Nella magica atmosfera di Capo Peloro sorge un nuovo residence composto da eleganti e luminosi appartamenti Immerso nel verde, dispone di piscina, Sito vicino a importanti strutture ospedaliere e universitarie RESIDENCE TURISTICO ALBERGHIERO
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