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Mag Aprile 2012 PDF - Mag Magazine

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96<br />

apr 12<br />

benessere e prevenzione<br />

di Cecilia Mazzeo<br />

<br />

<br />

che colpisce decine di donne<br />

Il male sale piano dalle <br />

viscere. Le attorciglia, le seguendo le nervature delle gambe, un senso<br />

apre, si fa largo tra budella di vomito fa da cornice al tutto, l’ombelico<br />

e terminazioni nervose. <br />

<br />

<br />

che svegliano il cervello, spilli. Qualcuno sta sincronizzare il respiro con le parole, chiamo<br />

cucendo dentro di me, imbastiture e orli. Ho mia madre. Mi trova accartocciata su me<br />

una ricamatrice segreta seduta tra l’utero e stessa con la faccia bianchissima e gli occhi<br />

l’intestino che, abilmente, a furia di punto croce sbarrati dal male. Glielo descrivo, ci provo. Ma<br />

compone tele dalla dubbia interpretazione. le parole sono davvero poca cosa, certe volte.<br />

È un male mai provato prima, è fatto di Poi ecco di nuovo la bestia che divampa<br />

spasmi violenti che mi piegano a metà e dentro come un incendio, mi esce un gemito<br />

mi costringono in posizione fetale, solo soffocato, socchiudo gli occhi e chiedo aiuto.<br />

<br />

La vescica, anche la vescica fa male, è dura,<br />

<br />

contratta. Ho un macigno sopra il pube,<br />

dentro tutto fosse smontato e crollasse. <br />

Crampi, qualcuno mi sta spremendo le ovaie controllare l’urina, qualche gocciolina fuoriesce<br />

e sta torcendo l’utero neanche fosse uno e inumidisce gli slip.<br />

straccio sporco da strizzare. Il male si propaga Un conato di acqua chiara mi fa urlare<br />

<br />

“mamma, un asciugamano. Portami un<br />

<br />

asciugamano!”, ho il vomito fermo in gola. Mia<br />

mi esplode tutto, penso.<br />

madre mi consiglia di stendermi a pancia in su<br />

Mi concentro sul respiro, massaggio un po’ la e cercare di rilassare la pancia, ma non posso,<br />

<br />

non ci riesco. Devo tenerla stretta, altrimenti<br />

<br />

quei singulti di sangue che sento pulsare in<br />

Provo a tenermi stretta, metto una mano in maniera ritmica sotto la pelle potrebbero<br />

mezzo alle gambe e sorreggo il dolore perché anche creparla.<br />

ho la sensazione che da un momento all’altro Poi mi porta un maglioncino di lana da<br />

possa cadere tutto da lì. Uscire.<br />

stringere in vita, sono un peso morto tra le<br />

La pancia mi sembra un paniere di uova <br />

rotte, un sacchetto pieno di sassolini che si disteso sul letto è un’immane fatica, ogni passo<br />

scontrano, una cantina buia di topi morti. falso è un dolore acuto.

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