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decanter 2, giugno 2006

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P<br />

43.000 posti. La capienza tollerabile infatti<br />

di 62.795 non è rapportabile a nessun<br />

criterio obiettivo e riconoscibile che<br />

possa dare fondamento al rispetto della<br />

dignità umana e dei diritti dei detenuti<br />

sanciti dall’ordinamento penitenziario e<br />

dal DPR 230/00.<br />

Il dato di per sé assolutamente rilevante<br />

e grave, se approfondito presenta<br />

una percentuale di circa il 36% di detenuti<br />

in attesa di giudizio (giudicabili,<br />

appellanti e ricorrenti), del 2% circa di<br />

internati, del 62% circa di condannati<br />

definitivi.<br />

Tra i detenuti definitivi il 30% ha una<br />

condanna fino a tre anni e il 31% ha una<br />

condanna da tre a sei anni. Ben il 60%<br />

del numero complessivo di condannati<br />

ha in ogni caso una pena residua inferiore<br />

ai tre anni e pertanto larga parte di<br />

essi potrebbe, compatibilmente con le<br />

posizioni giuridiche e le relative previsioni<br />

normative, avere ipoteticamente<br />

accesso ad una delle misure alternative<br />

alla detenzione. Tale ipotesi è largamente<br />

sconfessata se si guarda alle tipologie<br />

di detenuti attualmente presenti negli<br />

Istituti di pena italiani:<br />

Circa 20.275 tra i detenuti sono stranieri<br />

(circa 33%), con una prevalenza<br />

di extra comunitari, e tra questi circa il<br />

50% sono condannati e l’altra metà in<br />

attesa di condanna definitiva. Trattasi<br />

in ogni caso di soggetti che non avendo<br />

alcun riferimento (logistico, lavorativo,<br />

familiare..) sul territorio non hanno di<br />

fatto alcuna possibilità di ottenere una<br />

misura alternativa. Nel 2005 gli ingressi<br />

dalla libertà di soggetti con reati di cui<br />

al TU sugli stranieri ha toccato il numero<br />

di 13.654. Tra i detenuti stranieri nel<br />

2005 1.242 hanno subito l’espulsione.<br />

Circa il 30% dei detenuti è inoltre<br />

portatore di problematiche legate alla<br />

tossicodipendenza.<br />

Ma la popolazione in esecuzione di<br />

pena in Italia, va definita oltre che con<br />

riferimento al numero dei detenuti anche<br />

in relazione al numero esponenziale<br />

di soggetti in esecuzione di pena fuori<br />

dal carcere e precisamente (nel 2005)<br />

49.953 condannati di cui:<br />

31.958 affidati al servizio sociale di<br />

cui circa 21.000 ammessi alla misura alternativa<br />

direttamente dalla libertà. Nel<br />

numero complessivo sono compresi circa<br />

7.000 soggetti in affidamento particolare<br />

ai sensi del TU 309/90.<br />

3.458 semiliberi (di cui 684 dalla libertà)<br />

14.527 soggetti in detenzione domiciliare<br />

(di cui ben 8.000 dalla libertà).<br />

Tali dati danno la misura del problema<br />

soprattutto se messi a fronte della<br />

povertà degli organici dell’Ammini-<br />

politica e società<br />

strazione penitenziaria con particolare<br />

riferimento ai cosiddetti operatori del<br />

trattamento (474 educatori in tutti i 207<br />

istituti penitenziari e 1247 assistenti sociali<br />

nei 77 Uffici dell’esecuzione penale<br />

esterna).<br />

Anche se il numero di soggetti del<br />

territorio che entrano oggi in carcere è<br />

elevato (sono infatti circa 320 le associazioni<br />

e cooperative sociali e circa 1500 i<br />

volontari) va segnalato che molti di essi<br />

lavorano dentro gli istituti senza entrare<br />

in relazione con gli operatori istituzionali,<br />

disperdendosi così una importante risorsa<br />

che potrebbe concorrere ad attenuare la<br />

povertà delle risorse penitenziarie.<br />

Se questo è l’allarmante panorama<br />

nazionale, nella regione Basilicata i dati<br />

seppur contenuti rispetto ad altre realtà<br />

italiane vedono in atto un significativo<br />

numero di soggetti in esecuzione di pena<br />

e precisamente:<br />

1. n. 123 detenuti nella Casa circondariale<br />

di Matera, con una ulteriore sezione in<br />

via di apertura,<br />

2. n. 218 detenuti nella Casa Circondariale<br />

di Melfi<br />

3. n. 234 detenuti nella Casa Circondariale<br />

di Potenza, tra cui 19 donne<br />

A tale numero totale di detenuti pari a<br />

675 unità va aggiunto quello di ben 554<br />

soggetti in esecuzione di pena sul terri-<br />

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