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Esito molto chiaro del congresso provinciale svoltosi a Bra. Intanto da Alba Carlo Bo dice: «La città deve cambiare» Sotto, da sinistra: Enrico Costa e Roberto Russo, usciti rafforzati dall’assemblea ospitata dal Movicentro di Bra, durante la quale si sono visti ribadire la fiducia dall’87 per cento dei tesserati della Granda e dunque guideranno ancora il Coordinamento provinciale. Nella pagina accanto è immortalato Carlo Bo, di recente subentrato a Carlo Castellengo come capogruppo consiliare del Pdl ad Alba Lo scorso 13 gennaio, presso la sale “San Giovanni” e il circolo “La piramide” di Cuneo, e stato insediato il nuovo Direttivo provinciale della formazione politica Forza nuova. Il Direttivo è così composto: Luca Bongiovanni, segretario provinciale e responsabile monregalese; Roberto Bongiovanni, vicesegretario provinciale e addetto stampa; Massimo Napolitano, revisore dei conti; Alex Montanaro, responsabile per la zone di Santo Stefano Belbo e dell’albese; Francesca Polizzi, segreteria e responsabile del gruppo braidese; Fulvio Bar - roero, consigliere comunale di Sa - le Langhe e responsabile per il 34 á 16 febbraio 2012 á la politica in salsa cuneese IL PDL CONFERMA COSTA E RUSSO Mario Rosa territorio del cebano e delle sue valli. Durante la stessa riunione il consigliere di Sale Langhe Fulvio Barroero ha preso l’impegno di comunicare al proprio Sindaco, il cambio di denominazione del suo gruppo consiliare da lista civica a espressione ufficiale di Forza nuova. Forza Nuova in provincia di Cuneo collabora anche con l’associazione “Sos-Racket e usura” di Frediano Manzi. Nella foto qui accanto, da sinistra, sono ritratti: il segretario provinciale per la Granda, Luca Bon - giovanni, il segretario nazionale, Roberto Fiore, e Francesca Polizzi (segreteria, responsabile del mo - vimento per l’area di Bra). Il Movicentro di Bra domenica ha ospitato il congresso provinciale del Pdl, durante il quale i tesserati erano chiamati a esprimersi anche sui nomi del Coordinatore per la Granda e del suo vice. A correre per tale incarico si sono candidati tre “ticket”: quello formato da Enrico Costa, coordinatore uscente, e dal vicecoordinatore vi - cario, Roberto Russo, quello che contemplava il presidente del Con - siglio comunale di Alba, Sebastiano Cavalli, e Rosangela Vaccaneo e quello comprendente l’assessore provinciale Beppe Lauria e Gian - franco Dogliani. Il responso uscito dalle urne è stato quanto mai chiaro, visto che l’87 per cento di coloro che i quali sono espressi hanno rinnovato la fiducia a Costa e Russo. Nel dettaglio, i votanti sono stati 1.015: 861 di loro hanno optato per la mozione del Coordinamento uscente; 76 (equivalenti al 7 per cento) per Sebastiano Cavalli-Rosangela Vac caneo e 49 (corrispondente al 4 per cento) per Beppe Lauria e Gianfranco Dogliani. Sono quasi una ventina le schede non assegnate, tra le bianche e le nulle. La presenza di tre mozioni è stata salutata da molti componenti del partito come «un bagno di democrazia», utile per rafforzare il legame con il territorio al fine di prepararsi ai futuri appuntamenti elettorali e non solo. Sempre per quanto concerne il Popolo della libertà, in redazione è giun to il seguente intervento dell’albese Carlo Bo: «Gentile direttore, nel ringraziarla per l’ospitalità che mi concede, invio le mie prime riflessioni da neocapogruppo del Pdl in Consiglio comunale. Innan - zitutto voglio ringraziare Carlo Ca stellengo per l’ottimo lavoro svolto nel primo scorcio di legislatura, perché ha messo a disposizione del Consiglio e di tutti noi, consiglieri di opposizione, la sua grande esperienza politica e l’indiscussa professionalità tecnica. In secondo luogo LUCA BONGIOVANNI È IL SEGRETARIO DI FORZA NUOVA PER LA GRANDA
ingrazio i colleghi consiglieri del Pdl che mi hanno indicato come capogruppo. Una scelta presa dal gruppo consiliare, pienamente condivisa dal partito e comunicata poi a tutte le forze del centro-destra. Mi hanno fatto molto piacere gli auguri di buon lavoro ricevuti dall’assessore regionale Alberto Cirio, dal senatore Tomaso Zanoletti, dal vicepresidente della Provincia, Giuseppe Rossetto e da tutti gli amici del centro-destra. La considerazione e la stima della mia gente sarà il carburante di cui avrò bisogno per mandare avanti con forza il gruppo consiliare. Una lieta sorpresa sono stati gli auguri di buon lavoro giunti dal sindaco, Maurizio Marello, che mi hanno confermato che la correttezza e la reciproca stima vanno al di là degli schieramenti politici. Diventare capogruppo è un onore, ma anche un onere. Sono onorato di ricoprire questo incarico, ma so anche che il lavoro da fare sarà moltissimo. L’onore è dato, in cuor mio, dal fatto di coordinare un gruppo consiliare che rappresenta più del 50% della popolazione albese, tanti sono gli elettori che nel 2009 si sono espressi per il centro-destra. L’onere sarà costituito dall’impegno quotidiano nel fare un’opposizione costruttiva, la quale, pur nella cornice di uno spirito collaborativo, stimoli e incalzi l’attuale Amministrazione di cen tro-sinistra che pecca di totale mancanza di programmazione e di visioni strategiche. La nostra città, purtroppo, sotto la guida di Marello, non è più la capofila di questo territorio e ha bisogno, pertanto, di rivitalizzarsi, di cambiare marcia e di avere un’iniezione di ottimismo. Per fare ciò Alba deve abbandonare il basso profilo adottato negli ultimi anni che si addice alla decrescita felice, ma non certo a una città, un tempo viva e frizzante, che aspira a essere la capitale storica ed economica delle Langhe. Mai come negli ultimi tempi ho toccato con mano come l’immobilismo dell’Amministrazione comunale abbia contribuito a restringere degli scenari nei quali un tempo Alba recitava la parte della protagonista. In città poi, i problemi irrisolti sono parecchi: la viabilità da migliorare, la microcriminalità in aumento, poca attenzione agli anziani e ai cittadini italiani, una generalizzata diseducazione, una città sporca rispetto al passato, la mancanza di progettazione e di nuo - ve opere pubbliche. I pochi cantieri che vediamo sono la realizzazione di progetti già iniziati, o almeno ideati, dalla precedente Ammini stra - zione. In compenso, manifestazioni di pregio come “Vinum” sono incappate in due gestioni fallimentari consecutive. Dobbiamo ripartire da questi dati, che sono la fotografia attuale della città, per creare i presupposti per vincere la sfida delle prossime elezioni amministrative. Per fare ciò sarà fondamentale presentarsi agli elettori con un centrodestra sempre più forte e coeso. La nostra città ha molti problemi che hanno bisogno di soluzioni. La soluzione però, molto spesso, è dentro il problema stesso: basta saperla cercare. Albert Einstein amava dire che un problema non si può risolvere con lo stesso tipo di pensiero che l’ha creato. Cambiare è diventato non solo necessario, ma anche urgente. Dobbiamo iniziare un cammino verso il cambiamento. Questa sarà la strada lungo la quale intraprenderò il mio lavoro di capogruppo ap - pena iniziato». FONDAZIONE “CRC”: «FALSE ACCUSE» Il Consiglio generale della fondazione “Cassa di risparmio di Cu - neo” si è riunito per affrontare temi importanti, tra i quali le linee di indirizzo per la gestione patrimoniale e il budget 2012. La riunione ha fornito l’occasione per un aggiornamento del Consi glio generale sugli attacchi rivolti alla Fondazione, ai suoi organi e al presidente, Ezio Falco, per presunte irregolarità derivanti da inesistenti conflitti di interesse e interferenze nell’assegnazione dei lavori di ristrutturazione dell’ex sala contrattazioni: «La vicenda è stata dettagliatamente ripercorsa in una comunicazione del segretario generale, Fulvio Molinengo, e riesaminata dal Collegio sindacale e dall’Organismo di vigilanza che hanno stabilito all’infondatezza delle accuse avanzate e dato atto della correttezza dei comportamenti del Cda e del Presidente. Il Consiglio nulla ha eccepito sulle conclusioni degli organi preposti al controllo e alla vigilanza sulle attività della Fondazione, oggetto di persistenti attacchi strumentali contro la persona del suo Presidente che si ripetono alla vigilia di importanti scadenze elettorali amministrative». TARICCO: AUT AUT A RUTELLI E BIANCO «Dai conti della Margherita emerge uno sconcerto che rischia di diventare una ferita insanabile» Il consigliere regionale del Pd Mino Taricco (foto) ha scritto a Francesco Rutelli e a Enzo Bianco a proposito delle verifiche in atto, da parte della Magistratura, sui conti dell’ex Margherita. «Ho letto di richiami alla ne - cessità di “rispetto delle insindacabili scelte politiche” e di “necessaria discrezione” per non cagionare danni politici. Sono stato iscritto a Dl- La margherita dalla nascita alla confluenza nel Partito democratico, e, come tanti peraltro, ho ver sato con puntualità tutti i contributi che il partito deliberava, le cosiddette “liberalità”, sia ordinarie che in occasione delle campagne elettorali, e non ho mai saputo che fine avessero fatto i cosiddetti rimborsi elettorali. Mi permetterei di chiedervi di dare voi alla stampa, per una questione di trasparenza, sicuro non vi sia nulla da nascondere, tutti i conti e gli usi fatti negli anni di dette risorse. Sono a chiederlo anche perché, essendo queste risorse pubbliche, per altro ricevute in spregio a un referendum che aveva abrogato i finanziamenti pubblici ai partiti, pubbliche de - vono essere anche le mo - dalità di utilizzo. Per chi ha fatto politica nella Marghe ri - ta, nei territori, e l’ha fatto nella maggior parte dei casi con pochissimi strumenti, scoprire che qualcuno aveva accantonato, non si sa bene per quale nobile uso, oltre 20 milioni di euro, credo sia una ferita difficile da sanare, per non dire che si ha la sensazione di essere stati presi in giro. Cari onorevoli dovreste essere i primi a pretendere e a dare trasparenza e chiarezza. È giunto il mo mento di nor mare per legge la vita dei partiti, obbligandoli a bilanci trasparenti e pubblici, prevedendo controllo di re visori contabili e norme certe di funzionamento, nella convinzione che la trasparenza e la chiarezza dei comportamenti e dei percorsi siano premessa di credibilità e di vita e che insistere nel preservare l’esistenza di segrete stanze e di gruppi di pochi eletti abilitati a sapere, sia invece premessa di morte certa, per rifiuto o per insignificanza». 16 febbraio 2012 Ü 35
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