e la - Rivista IDEA

Attilio Casetta
Ad Alba è stato
presentato
un interessante libro
di memorie su un mondo
spesso poco conosciuto.
Nell’immagine di destra,
da sinistra, sono
immortalati: Roberto
Cerrato, Vincenzo
Morabito e Giovanni
Monchiero
Presso la chiesa di San
Giuseppe, ad Alba, è
stato presentato il li -
bro di Vincenzo Mo ra -
bito “Ricordi dell’attività venatoria”
pubblicato da “Edi zio ni albesi”.
Alla presenza di un parterre
38 á 16 febbraio 2012 á chicche di esistenze reali
Ricordi di caccia
di Vincenzo Morabito
NON SOLO ATTIVITÀ VENATORIA, MA VITA VERA
“MERCÀ D’LA SMANA” E NOCCIOLE
Il “Mercà d’la smana” è il
nuovo programma proposto
in prima serata da Te -
lecupole Piemonte il sa -
bato alle 21, registrato
sul le piazze e vie dei mercati,
per raccontare e far
parlare la gente.
È presentato da Mauro del
duo cabarettistico “Marco
e Mauro” e si avvale di
una troupe televisiva, con
la supervisione del regista
Gianfranco Mondino, che
gira tra le bancarelle dei mercati alla ricerca anche di personaggi
caratteristici che possano raccontare la vita della città.
La foto immortala Mauro intento a intervistare Giacomo Berrino e
Livio Bramardi, entrambi della Confraternita della nocciola tonda
gentile di Langa, la quale prosegue la sua attività di promozione
del territorio e del suo prodotti. Il 19 febbraio sarà protagonista
alla “Festa della Caboche” a Puget-Ville, in Provenza, mentre set -
te giorni dopo presenzierà al carnevale di Piobesi d’Alba per degustazione
di prodotti alla nocciola e sfilata storica. A Torino, invece,
la Confraternita servirà, durante la pausa caffè di un corso di ag -
giornamento in Regione, una colazione a base di prodotti alla nocciola
messi a disposizione dell’Amministrazione cortemiliese.
interessato e numeroso, con un
ta volo di relatori che contemplava
la presenza, oltre che dell’autore,
di Roberto Cerrato, presidente
del centro culturale “San
Giuseppe” Onlus e di Giovanni
Monchiero, commissario delle
Asl Cn1 e Cn2, si è parlato non
soltanto della caccia come attività
sportiva-venatoria.
Al contrario, è emerso come il
momento della caccia in sé rappresenti
solo un tassello di un
mosaico assai più complesso e
interessante che unisce coloro i
quali praticano tale attività.
La caccia intesa anche come occasione
per stare insieme e condividere
una passione comune, co me
terreno su cui coltivare rapporti
di amicizia che durano nei decenni
e si dimostrano più forti delle
differenze sociali anagrafiche e,
perché no?, politiche.
La caccia, poi, è un’occasione
straordinaria per immergersi nel -
la natura, attraversando luoghi in
cui pochi, a parte i cacciatori,
hanno modo di imbattersi: nello
specifico del libro in questione, il
territorio a cui si rende omaggio è
in particolar modo l’alta Langa.
Vincenzo Morabito, andato in
pensione dopo una vita trascorsa
nel mondo della scuola, prima
come maestro, poi professore e
infine preside, con questo libro,
scritto con il cuore rivolto agli
amici di sempre, ha voluto rendere
un omaggio anche alle loro
peculiarità. Lo ha fatto attraverso
la pubblicazione di “Ricordi del -
l’attività venatoria”, una memoria
di episodi, momenti e atteggiamenti
che coglie proprio le
emozioni, i sentimenti e le aspettative
del cacciatore.
Come ha sottolineato il dottor
Giovanni Monchiero, che durante
l’incontro ha offerto una recensione
esaustiva e intelligente, «il
libro è poeticamente arcaico non
solo nel contenuto, ma anche nel -
la forma», lontana dal linguaggio
scarno e involuto in cui ci si
imbatte sempre più spesso.
Il figlio, Francesco Mo rabito, di -
rettore sanitario dell’Asl Cn2,
chio sa: «Io e mia so rella An gio -
letta pensavamo fosse do ve roso
festeggiare in modo particolare,
attraverso il li bro, gli insegnamenti
e l’affetto che papà ha sempre
avuto nei nostri confronti».