e la - Rivista IDEA
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A CODROIPO<br />
(UDINE) PROSEGUE<br />
L’ESPOSIZIONE<br />
CHE VEDE<br />
PROTAGONISTI<br />
I PROMOTORI<br />
DEL GRUPPO<br />
“DIE BRÜCKE”<br />
n BRUNO CATTANI-“MEMORIE”<br />
Alessandria-Sr District (fino al 31 marzo)<br />
Il progetto, che accompagna il libro<br />
omonimo edito da Allemandi su Cattani,<br />
è una ricerca fotografica su alcuni scorci<br />
del<strong>la</strong> sua città natale, Reggio Emilia,<br />
che ci induce a rallentare il ritmo<br />
del vivere qui e ora e ripiegarci su noi<br />
stessi al<strong>la</strong> ricerca del tempo perduto.<br />
80 á 16 febbraio 2011<br />
Arte<br />
ESPRESSIONISMO A VILLA MANIN<br />
a cura di Giorgio Barberis<br />
Forte di oltre cento opere tra dipinti e carte provenienti dal berlinese Brücke<br />
Museum, un grande evento, fruibile sino al 4 marzo in località Passariano di<br />
Codroipo (Udine), racconta, in modo preciso, <strong>la</strong> nascita e lo sviluppo del movimento<br />
denominato “Die Brücke”, <strong>la</strong> pietra fondante dell’espressionismo.<br />
Il tutto secondo una scansione cronologica, ma anche procedendo, per aree quasi monografiche,<br />
da Kirchner a Heckel, da Nolde a Schmidt-Rottluff, da Pechstein a Mueller, a<br />
delineare anche storiograficamente le basi del movimento originario (nato a Dresda nel<br />
1905) dal quale discenderà quello che, nel<strong>la</strong> storia dell’arte, è noto come “espressionismo”<br />
e che costituisce il primo importante contributo di area tedesca al<strong>la</strong> modernità.<br />
L’obiettivo del movimento “Die Brücke” fu tradurre nell’opera gli oggetti percepiti «in<br />
modo diretto e senza falsificazioni», svinco<strong>la</strong>ti da qualsivoglia convenzione accademica,<br />
avulsi da un programma specifico, legati all’impulso spontaneo e all’intuito creativo atto<br />
a costituire gli elementi accomunanti tra gli artisti del gruppo.<br />
Fritz Bleyl, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, studenti di<br />
architettura a Dresda, furono i fondatori del gruppo. Schmidt-Rottluff fu il suggeritore<br />
del nome del movimento, traducibile con “Il ponte”, una sorta di passaggio dal<strong>la</strong> vecchia<br />
maniera del 1700 e 1800 agli elementi artistici allora in fermento, e Bleyl, specializzato<br />
in disegno, realizzò <strong>la</strong> locandina per <strong>la</strong> prima esposizione a Dresda nel 1906.<br />
Emil Nolde e Max Pechstein entrarono nel gruppo quell’anno e Otto Mueller nel 1910.<br />
Le opere di questi artisti, soprattutto nel periodo in cui fecero parte del movimento, sciolto<br />
nel 1913, furono accomunate soprattutto dall’evidente semplificazione formale, contorni<br />
marcati e colori accesi, accostati in modo dissonante. Accanto a paesaggi e ritratti<br />
comparivano scene urbane (famose quelle di Kirchner) dove erano raffigurati vie, ponti,<br />
caffè, sempre filtrati attraverso <strong>la</strong> lente deformante di una violenta polemica sociale.<br />
Accomunati da questi elementi fondamentali, gli esiti pittorici di questi artisti ne misero<br />
anche in luce i tratti e il gusto individuali che, nell’incedere pittorico inizialmente composto<br />
da linee spezzate, disegno sommario e colori stridenti, evolse verso un lirismo più<br />
armonioso e paesaggi luminosi anche per l’influenza degli artisti del movimento “Der<br />
B<strong>la</strong>ue Reiter” di Kandinskij e March. Tra gli appartenenti del gruppo gli esiti di Kirchner<br />
e di Nolde sono forse quelli che rimarranno più coerenti e vicini al<strong>la</strong> poetica espressionista,<br />
notoriamente drammatica, caratterizzata da deformazioni convulse e ritmi violenti<br />
o addirittura grotteschi e caricaturali. Nel loro insieme, le opere di questo movimento<br />
rap presentano in modo esemp<strong>la</strong>re <strong>la</strong> fase iniziale dell’espressionismo antecedente <strong>la</strong><br />
prima guerra mondiale e <strong>la</strong> mostra ben documenta <strong>la</strong> varia creatività artistica e rivoluzionaria,<br />
nonché tutte le tappe stilistiche principali, anche attraverso documenti coevi.<br />
n LA TERRA VISTA DAL MARE<br />
Genova-Museo “Vil<strong>la</strong> Croce”<br />
(fino al 4 maggio)<br />
La mostra documenta, da una parte,<br />
<strong>la</strong> ricerca artistica contemporanea,<br />
attraverso i <strong>la</strong>vori di giovani<br />
artisti e, dall’altra, presenta<br />
il risultato dei workshop<br />
tenutisi nel corso del 2011.<br />
n ”DALLA CARROZZA ALL’AEREO-<br />
I PIEMONTESI E I MEZZI<br />
DI LOCOMOZIONE DAL 1860 AL 1960<br />
Torino-Pa<strong>la</strong>zzo “Lascaris”<br />
(fino al 3 marzo)<br />
Una cinquantina di scatti documenta<br />
un secolo di cambiamenti nei trasporti<br />
e, al tempo stesso, viaggi, invenzioni<br />
e mutamenti sociali e di costume.