e la - Rivista IDEA

H
o deciso di scrivere a “IDEA” per consigliare
ai suoi molti lettori una ricetta
classica della cucina piemontese.
Un piatto della tradizione, la “bagna caoda”,
che le nuove generazioni possono gustare in
casa delle mamme o delle nonne...
Una ricetta facile, che richiede tempo e un po’
di pazienza, come si conviene alla migliore
cucina del nostro territorio.
Personalmente ricordo il profumo dell’aglio, la
passione e l’amore di mia nonna Giovanna nel
prepararla nella casa in campagna, sulla stufa a
legna della grande cucina, addobbata per l’abbuffata
serale, come un vero banchetto nuziale...
Peperoni cotti e crudi, il dolce cardo gobbo
di Nizza Monferrato, le patate bollite, il sedano
tagliato a grossi tocchetti, le foglie del cavolo
bollite, le cipolle cotte nel forno, la barbabietola
e poi, al termine di questo tripudio di verdure,
lui, l’uovo, un po’ “sbattuto”, giusto per a -
mal gamarsi con questa “bagna caoda” d’altri
tempi. Una ricetta sul filo della memoria, dettata
anche dalla nostalgia, ma soprattutto per
contrastare l’abitudine, imperante in questi
ultimi tempi, di amalgamare gli ingredienti
con la panna. Ecco il motivo della mia ricetta
versione classica, dedicata ai sapori autentici!
Silvana (Rodello)
La “bagna caoda” alla piemontese può
essere accompagnata da un vino rosso
corposo. Se vogliamo rimanere nel tipico
ambiente langarolo, possiamo servire la
Barbera, il Nebbiolo, il Barbaresco oppure
il Dolcetto.
100 g acciughe spagnole | 7 spicchi
d’aglio| 50 g di burro | mezzo bicchiere di
latte | mezzo bicchiere di olio | sale.
Per accompagnare la “bagna caoda”: cardo
peperoni crudi o cotti al forno | topinambur
| cavoli | rape | barbabietola.
82 á 16 febbraio 2012 á largo ai gourmand più appassionati!
Cucinando
LA “BAGNA CAODA”
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INGREDIENTI
PREPARAZIONE
1. Ridurre l’aglio a spicchi, pelarlo e, per
maggiore digeribilità, eliminare l’anima
contenuta. Riporre le acciughe in una casseruola
e stemperarle con l’olio. Cuocere
l’aglio nel latte fino a che penetri bene la
punta del coltello. Buttare via il latte e
riporre l’aglio su un tagliere per sminuzzarlo
grossolanamente.
2. Pulite le acciughe e unitele al composto di
aglio e olio. Mettete il tutto a cuocere a fiamma
lenta (attenzione a non far bollire l’olio!),
mescolando continuamente finché il contenuto
non appaia omogeneo.
3. Dopo circa venti minuti di cottura, unire
al composto piccoli pezzettini di burro.
Quindi servire in tavola negli appositi scaldini.
Anche in questo caso occorre che la
“bagna caoda” si mantenga calda, senza
mai bollire.
La tradizione langarola l’accompagna a verdure
prelibate come il cardo gobbo di Niz -
za, i peperoni crudi oppure buon pane.
Molti poi rompono un uovo nello scaldino
e lo fanno cuocere lentamente amalgamando
con un po’ di “bagna caoda”.