e la - Rivista IDEA

che dicono di quale slancio e generosità siano capaci i giovani se
incontrano, come scrivono i Vescovi, «un adulto carico di simpatia
per la vita che proponga loro (...) una strada per sperimentare
l’affascinante avventura della vita».
Ci auguriamo che questo atteggiamento di servizio e di dedizione
alla vita coinvolga e stimoli un numero sempre maggiore di
giovani e anche di adulti perché «la vera giovinezza risiede e fiorisce
in chi non si chiude alla vita».
Alberto Tibaudi, presidente del Movimento per la vita
della provincia di Cuneo
n DENARO AI PARTITI:
SUBITO NUOVE REGOLE
La legge in vigore sul
finanziamento dei partiti
non regge più e va
velocemente modificata
e resa compatibile con
uno Stato a democrazia
avanzata quale
è il nostro. I recenti
scandali, ultimo dei quali
quello del senatore Luigi
Lusi, hanno sottolineato
la distanza abissale
tra il comune sentire
dei cittadini e chi dovrebbe
rappresentarli e che invece
pare asserragliato
in un indifendibile fortino
teso a difendere rendite
di posizione inaccettabili.
Di qui la necessità,
urgente, di recuperare
i valori veri della politica,
di rifarsi alla Costituzione
e di restituire ai partiti
politici piena e assoluta
capacità d’azione.
Pretendere una riforma
della legge relativa
al finanziamento dei partiti
politici, ispirata a una
trasparenza assoluta,
che preveda la
diminuzione anche dei
fondi stanziati (in linea
con la crisi economica) e,
in ogni caso, una norma
che impedisca
la proliferazione di gruppi
funzionali solo a usufruire
di pubblico denaro,
appare indifferibile.
Il Parlamento deve
dimostrare, in questo
momento, di essere
in grado di recuperare
credibilità: modificare
con urgenza, con criteri
di democrazia, trasparenza
e rispetto dei cittadini,
la legge elettorale e quella
sul finanziamento pubblico
costituisce un obbligo
morale al quale nessun
parlamentare, se non
con dolo, deve sentirsi
in diritto di sottrarsi.
Beppe Tassone,
presidente del Consiglio
comunale (Pd, Cuneo)
A PROPOSITO
DELLA LEGGE
ELETTORALE
Sulla legge elettorale sono
in corso manovre che
rischiano di portare a un
nuovo papocchio. I cittadini
vogliono poter decidere. Non
confondiamoli richiamando
i sistemi tedesco, spagnolo,
ungherese o altro: vogliono
semplicemente la libertà
di votare il loro eletto, senza
imposizioni. Questo diritto
lo si garantisce senza alcun
limite alle preferenze. Basta
con le liste bloccate! Circa
l’obiezione che così si
darebbe grande spazio alla
criminalità, dico che tra le
finalità della legge elettorale
non c’è la sicurezza, che si
persegue combattendo senza
tregua le organizzazioni
criminali. È un argomento
fuorviante perché i fatti
dimostrano come, a tutti
i livelli e con leggi elettorali
diverse, la criminalità
organizzata tenti di
condizionare, a volte con
successo, le elezioni. Questo
criminale fenomeno si
combatte, piuttosto, con la
scelta oculata dei candidati.
On. Teresio Delfino
(Udc, Busca)