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e la - Rivista IDEA

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LA SALA CONFERENZE DELLA QUESTURA INTITOLATA A VITO ANGELO CUNZOLO, VALIDO<br />

A Cuneo, presso <strong>la</strong> Questura, si è svolta <strong>la</strong><br />

ce rimonia di intito<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> conferenze<br />

al dirigente superiore del<strong>la</strong> Polizia di<br />

Stato Vito Angelo Cunzolo, deceduto lo scor -<br />

so settembre, che per un ventennio prestò<br />

servizio nel capoluogo. Il Capo del<strong>la</strong> Polizia<br />

ha delegato il vicecapo, prefetto Francesco<br />

Cirilli, a presenziare al<strong>la</strong> cerimonia al<strong>la</strong> qua -<br />

le, oltre al<strong>la</strong> vedova, è intervenuta Patrizia<br />

Impresa, Prefetto di Cuneo, accompagnate<br />

da altre autorità, fra cui i sindaci di Cuneo e<br />

Dronero, centro dove risiede <strong>la</strong> famiglia del<br />

compianto Cunzolo. È stata scoperta anche<br />

una targa, affissa al<strong>la</strong> parete esterna del<strong>la</strong><br />

sa<strong>la</strong> conferenze, in memoria del dottor Cun -<br />

zolo, mancato quando era Direttore generale<br />

del<strong>la</strong> Pubblica sicurezza.<br />

Lorenzo Vallese<br />

Sopra: il questore di Cuneo,<br />

Ferdinando Palombi che si è<br />

insediato nell’ottobre 2008.<br />

Originario di Benevento, è<br />

arrivato da Bologna, dove<br />

dirigeva <strong>la</strong> Polfer dell’Emilia<br />

Romagna. Ha tre figli, due<br />

dei quali sono in Polizia.<br />

Negli anni ’80 ha diretto <strong>la</strong><br />

Sezione omicidi di Napoli<br />

durante l’apice del<strong>la</strong> faida<br />

tra i c<strong>la</strong>n camorristi.<br />

Per quattro anni è stato<br />

a capo del Commissariato<br />

di Lamezia Terme, quindi<br />

ha diretto <strong>la</strong> Criminalpol<br />

di Puglia e Basilicata<br />

48 á 16 febbraio 2012 á <strong>la</strong> cronaca nera che stupisce<br />

Una figlia degenere<br />

torturava <strong>la</strong> madre<br />

La Squadra mobile di Cuneo è intervenuta<br />

dopo che l’anziana è stata ricoverata in seguito<br />

alle percosse subìte: scene da film dell’horror<br />

Il giudice per le indagini<br />

preliminari di Cuneo, E -<br />

ma nue<strong>la</strong> Dufour, ha stabilito<br />

l’adozione del<strong>la</strong> misura<br />

caute<strong>la</strong>re del divieto di avvicinamento<br />

ai luoghi frequentati<br />

dal<strong>la</strong> persona offesa, allo scopo di<br />

porre fine alle violenze e ai reiterati<br />

maltrattamenti di una quarantatreenne,<br />

nubile e disoccupata,<br />

ai danni del<strong>la</strong> madre, c<strong>la</strong>sse<br />

1941. Quest’ultima era vittima<br />

di botte, ceffoni, rimproveri, vessazioni<br />

fisiche e psicologiche di<br />

o gni genere che rasentavano <strong>la</strong><br />

tor tura. I continui maltrattamenti<br />

avevano portato l’anziana, in -<br />

difesa e affetta dal<strong>la</strong> morbo di<br />

Alzheimer, ormai del tutto <strong>la</strong>sciata<br />

a se stessa, a perdere ogni speranza<br />

di una sopravvivenza al -<br />

meno dignitosa.<br />

La turpe vicenda è venuta al<strong>la</strong> lu -<br />

ce quando <strong>la</strong> figlia ha chiesto l’intervento<br />

del 118 perché «<strong>la</strong><br />

mam ma è caduta e ha male in più<br />

parti del corpo».<br />

I medici del pronto soccorso,<br />

visitando <strong>la</strong> ferita, le hanno ri -<br />

scontrato <strong>la</strong> frattura degli zigomi,<br />

fratture caviali multiple, contusioni<br />

ed escoriazioni in più parti<br />

del corpo, giudicando<strong>la</strong> guaribile<br />

in oltre trenta giorni.<br />

Gli uomini del posto di Polizia dell’ospedale<br />

“Santa Croce”, avendo<br />

intuito che nel racconto del<strong>la</strong> fi -<br />

glia c’era qualcosa di poco chiaro e<br />

avendo <strong>la</strong> conferma da parte dei<br />

sanitari del fatto che le lesioni non<br />

e rano compatibili con le spiegazioni<br />

date, hanno allertato <strong>la</strong><br />

Squa dra mobile. Sul posto si è re -<br />

cata <strong>la</strong> seconda Sezione, specializzata<br />

nei reati contro <strong>la</strong> persona,<br />

coordinata dal sostituto commissario<br />

Alberto Sette.<br />

Le testimonianze raccolte hanno<br />

confermato le violenze quotidiane<br />

che si consumavano da anni<br />

nell’abitazione delle due donne,<br />

facendo emergere una vicenda<br />

degna di un film dell’horror.<br />

Mentre l’anziana donna veniva<br />

trasferita in un altro ospedale per<br />

concludere il periodo di cura e<br />

riabilitazione, <strong>la</strong> pratica è stata<br />

segna<strong>la</strong>ta al<strong>la</strong> Procura del<strong>la</strong> Re -<br />

pubblica di Cuneo.<br />

Anche nel nuovo nosocomio <strong>la</strong><br />

figlia non è passata inosservata a -<br />

gli occhi dei degenti, dei loro fa -<br />

miliari e soprattutto del personale<br />

ospedaliero per i modi ag -<br />

gressivi e intimidatori nei con -<br />

fronti del<strong>la</strong> madre. È entrata in<br />

conflitto con i sanitari quando è<br />

ar rivata a impedire al<strong>la</strong> genitrice<br />

di consumare i pasti, affermando:<br />

«Il digiuno ogni tanto fa bene».<br />

Inoltre, non curandosi del luogo e<br />

delle condizioni di salute del<strong>la</strong><br />

mamma, l’ha picchiata nel letto<br />

dell’ospedale. I medici hanno su -<br />

bito chiamato <strong>la</strong> Squadra mobile

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