e la - Rivista IDEA
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Foto di Pier Carlo Marengo<br />
Lorenzo Vallese<br />
Le immagini, realizzate<br />
dai volontari del<strong>la</strong> Croce rossa,<br />
si riferiscono sia all’intervento<br />
in soccorso dei passeggeri<br />
rimasti nottetempo sul treno<br />
in avaria, sia all’apertura<br />
del centro di accoglienza<br />
per i senza dimora di Cuneo,<br />
attivato in strettissima<br />
col<strong>la</strong>borazione con<br />
l’Amministrazione comunale.<br />
Sino al termine dell’emergenza<br />
legata alle temperature po<strong>la</strong>ri,<br />
Il dormitorio resterà aperto<br />
dalle 23 alle 7 e sarà<br />
presenziato dai volontari<br />
del<strong>la</strong> Croce rossa, i quali<br />
si occuperanno di gestire gli<br />
accessi e di ricevere<br />
le segna<strong>la</strong>zioni di senza tetto<br />
da trasportare presso<br />
<strong>la</strong> struttura, mentre<br />
le infermiere volontarie<br />
del<strong>la</strong> Cri valuteranno lo stato di<br />
salute degli ospiti.<br />
Inoltre sino a lunedì 13<br />
febbraio è stato tenuto aperto<br />
24 ore su 24, sempre<br />
con <strong>la</strong> presenza di volontari<br />
del<strong>la</strong> Cri, l’atrio del<strong>la</strong> stazione<br />
ferroviaria. La Croce rossa ha<br />
messo a disposizione il numero<br />
0171-605705 per segna<strong>la</strong>re, in<br />
qualsiasi momento, l’eventuale<br />
presenza di senza fissa dimora<br />
4 á 16 febbraio 2012 á quando il freddo non scherza<br />
L’OFFENSIVA<br />
DEL GENERALE<br />
INVERNO IN GRANDA<br />
Squadra mobile, Vigili del fuoco e volontari del<strong>la</strong><br />
Croce rossa in soccorso di un treno in avaria.<br />
Un ricovero del<strong>la</strong> Cri per i senza tetto a Cuneo<br />
Non come in tante<br />
altre parti del<strong>la</strong><br />
peniso<strong>la</strong>, ma<br />
l ’ e m e r g e n z a<br />
neve ha colpito anche nel<strong>la</strong><br />
Granda. Un caso, in partico<strong>la</strong>re,<br />
è stato ec<strong>la</strong>tante e ha<br />
riguardato il trasporto ferroviario,<br />
con un convoglio<br />
fermo in aperta campagna, al<br />
buio, con a bordo una quindicina<br />
di persone infreddolite<br />
le quali hanno dovuto subire<br />
un’odissea di 8 ore per percorrere<br />
meno di 100 chilometri<br />
in treno.<br />
Verso le 23 del 6 febbraio <strong>la</strong><br />
Polizia ferroviaria di Torino<br />
ha comunicato al<strong>la</strong> Questura<br />
di Cuneo che il treno n.<br />
4441 Torino-Cuneo con partenza<br />
prevista alle 17,35 e<br />
arrivo alle 18,55 era partito<br />
solo alle 19,05 e che, a causa<br />
di un’avaria, non era giunto<br />
a destinazione. Sul treno vi<br />
erano 15 viaggiatori, oltre al<br />
personale viaggiante.<br />
Il sovrintendente Gianmarco<br />
Di Carlo, di turno all’Ufficio<br />
vo<strong>la</strong>nti, ha preso contatto<br />
con il Capotreno, il quale co -<br />
municava di non poter indicare<br />
il punto in cui il<br />
convoglio si trovava,<br />
che erano fermi da circa due<br />
ore, che i viaggiatori erano al<br />
freddo perché non vi era corrente<br />
elettrica e che tra loro<br />
vi era una ragazza che, scivo<strong>la</strong>ndo,<br />
si era procurata una