e la - Rivista IDEA
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notizie<br />
SI<br />
” Segue da pag. 41 causare pregiudizi<br />
“l a n o r m a t i v a<br />
“forma specifica”,<br />
le compagnie fanno<br />
sottoscrivere agli<br />
assicurati l’obbligo<br />
di recarsi solo ed<br />
esclusivamente presso le<br />
carrozzerie convenzionate,<br />
che sono quelle<br />
contrattualizzate<br />
con evidente abuso<br />
di posizione dominante<br />
dalle compagnie stesse.<br />
Tale prassi, così come<br />
si legge in un passaggio<br />
del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione svolta<br />
dall’Autorità garante del<strong>la</strong><br />
concorrenza e del mercato<br />
in sede di audizione al<strong>la</strong><br />
decima Commissione del<br />
Senato il 29 settembre<br />
2010, «se posta in essere<br />
da un ristretto numero<br />
di imprese assicurative<br />
che detengono un’elevata<br />
quota di mercato<br />
complessiva (condizione<br />
che rispecchia esattamente<br />
<strong>la</strong> situazione del mercato<br />
assicurativo nel nostro<br />
Paese), può presentare<br />
problemi sotto il profilo<br />
concorrenziale soprattutto<br />
nei rapporti con le imprese<br />
di riparazione: proposte<br />
di convenzioni,<br />
irragionevolmente<br />
selettive, potrebbero<br />
TENTA DI EVITARE DI METTERE IN GINOCCHIO<br />
LE 1.932 IMPRESE PIEMONTESI DEL SETTORE<br />
E A RISCHIO I 5.200 ADDETTI; SENZA CONSIDERARE<br />
LE CENTINAIA DI AZIENDE ATTIVE NELL’INDOTTO<br />
a quelle imprese di<br />
autoriparazione escluse<br />
dalle convenzioni.<br />
Nei confronti<br />
dei consumatori, invece,<br />
il pregiudizio si<br />
sostanzia nel<strong>la</strong> perdita<br />
di possibilità di scelta<br />
dell’autoriparatore<br />
di fiducia».<br />
Le convenzioni proposte<br />
dalle compagnie<br />
assicurative alle imprese<br />
di carrozzeria sono<br />
stipu<strong>la</strong>te in posizione<br />
di grave vio<strong>la</strong>zione delle<br />
norme sul<strong>la</strong> concorrenza<br />
(legge 287/90, articoli 2<br />
e 3) e vio<strong>la</strong>no altresì <strong>la</strong><br />
libertà d’impresa (articolo<br />
41 del<strong>la</strong> Costituzione)<br />
e il principio<br />
di uguaglianza (articolo 3<br />
del<strong>la</strong> Costituzione).<br />
L’Antitrust<br />
ha più volte ricevuto<br />
segna<strong>la</strong>zioni in merito sia<br />
da parte delle associazioni<br />
nazionali di categoria delle<br />
imprese di autoriparazione<br />
che dalle associazioni<br />
dei consumatori.<br />
In Italia esistono<br />
circa 17.000 imprese<br />
di carrozzeria e solo meno<br />
di un terzo ha rapporti<br />
di convenzione con le<br />
compagnie assicurative.<br />
Ciò significa che i due<br />
terzi di questo sistema<br />
di impresa ha scelto<br />
l’indipendenza<br />
imprenditoriale e intende<br />
operare nel mercato in<br />
aperta e leale concorrenza.<br />
In re<strong>la</strong>zione al costo dei<br />
sinistri, al cui<br />
abbattimento si è dedicato<br />
il legis<strong>la</strong>tore nel<strong>la</strong><br />
formu<strong>la</strong>zione dell’articolo<br />
29, è opportuno<br />
evidenziare che si tratta<br />
di un problema oggettivo<br />
nel nostro Paese, per <strong>la</strong><br />
cui risoluzione<br />
è necessario procedere<br />
all’analisi del<strong>la</strong><br />
composizione delle<br />
principali voci<br />
che mediamente formano<br />
il costo del sinistro stesso.<br />
Secondo dati e statistiche<br />
ufficiali ormai consolidate,<br />
che provengono anche dal<br />
mondo assicurativo, fatto<br />
100 il costo medio<br />
complessivo di un<br />
sinistro, il 65%<br />
è imputabile ai<br />
risarcimenti per il danno<br />
fisico, il 25% serve a<br />
coprire alcuni costi fissi e<br />
indiretti delle compagnie<br />
(non collegabili ai singoli<br />
sinistri) e solo il 10%<br />
copre il puro costo del<strong>la</strong><br />
riparazione.<br />
PER LE ATTREZZATURE DA LAVORO<br />
42 á 16 febbraio 2012 á CNA Cuneo notizie<br />
Quest’ultimo, per il 60%<br />
è imputabile al prezzo dei<br />
ricambi (molto costosi<br />
in Italia), mentre solo<br />
il restante 40% riguarda<br />
<strong>la</strong> manodopera delle<br />
carrozzerie.<br />
Pertanto, se l’obiettivo<br />
è quello di ridurre i costi<br />
dei sinistri, nel tentativo<br />
di perseguire una riduzione<br />
dei premi assicurativi,<br />
occorre attuare una<br />
strategia e un piano<br />
di azione coerenti<br />
con <strong>la</strong> composizione<br />
di tali costi, evitando<br />
ipotesi che<br />
danneggiano <strong>la</strong><br />
concorrenza nel mercato<br />
del<strong>la</strong> riparazione e negano<br />
<strong>la</strong> libera scelta<br />
dell’assicurato.<br />
PROROGATA AL 23 MAGGIO L’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO SULLE VERIFICHE PERIODICHE<br />
Con il decreto ministeriale 20.1.2012,<br />
pubblicato sul<strong>la</strong> “Gazzetta ufficiale” del<br />
24.1.2012, n. 19, è stata prorogata di<br />
altri 120 giorni l’entrata in vigore del<br />
decreto 11.4.2011 che disciplina le mo -<br />
dalità di effettuazione delle verifiche pe -<br />
riodiche sulle attrezzature di <strong>la</strong>voro di cui<br />
all’allegato VII del decreto legis<strong>la</strong>tivo n.<br />
81/2008, nonché i criteri per l’abilitazione<br />
dei soggetti pubblici o privati cui può<br />
essere demandata l’effettuazione delle<br />
verifiche stesse.<br />
Il nuovo termine per l’entrata in vigore<br />
del decreto è differito dal 24.1.2012<br />
(stabilito con decreto del 22.7.2011) al<br />
23.5.2012 (ben oltre un anno dopo <strong>la</strong><br />
pubblicazione sul<strong>la</strong> “Gazzetta ufficiale”),<br />
ad eccezione dell’allegato III, concernente<br />
le modalità per l’abilitazione, il<br />
controllo e il monitoraggio dei soggetti<br />
pubblici e privati incaricati delle verifiche,<br />
già in vigore dal 30.4.2011.<br />
Ai sensi dell’articolo 71, commi 11, 12 e<br />
13, del decreto legis<strong>la</strong>tivo n. 81/2008, il<br />
datore di <strong>la</strong>voro è obbligato a sottoporre<br />
le attrezzature di <strong>la</strong>voro citate nell’allegato<br />
VII a verifiche periodiche volte a va -<br />
lutarne l’effettivo stato di conservazione<br />
e di efficienza ai fini di sicurezza, con <strong>la</strong><br />
frequenza indicata nello stesso allegato.<br />
Tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> prima verifica, da effettuarsi<br />
nel termine di sessanta giorni<br />
dal<strong>la</strong> richiesta, è l’Inail (che ha assorbito<br />
le funzioni del soppresso Ispesl), mentre<br />
ricade in capo alle Asl <strong>la</strong> tito<strong>la</strong>rità delle<br />
verifiche periodiche successive, che devono<br />
provvedere nel termine di trenta giorni<br />
dal<strong>la</strong> richiesta da parte del datore di<br />
<strong>la</strong>voro. Decorsi inutilmente entrambi i<br />
citati termini, il datore di <strong>la</strong>voro può<br />
avvalersi dei soggetti pubblici e privati di<br />
cui al<strong>la</strong> proroga sopra citata.