01.06.2013 Views

puo "arene candide" - Comune di Finale Ligure

puo "arene candide" - Comune di Finale Ligure

puo "arene candide" - Comune di Finale Ligure

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PREMESSA<br />

Il valore culturale del sito<br />

Le Arene Can<strong>di</strong>de erano una duna <strong>di</strong> sabbia quarzosa, bianca (can<strong>di</strong>da) che i venti<br />

dell’ultima glaciazione, che<br />

soffiavano con potenza<br />

doppia <strong>di</strong> quella attuale,<br />

addossarono al versante<br />

occidentale del promontorio<br />

della Caprazzoppa. Ritratta in<br />

alcune fotografie dei primi<br />

anni ’20 del novecento, la<br />

duna è stata completamente<br />

rimossa dall’industria degli<br />

abrasivi. La cava <strong>di</strong> sabbia <strong>di</strong><br />

quarzo ha successivamente<br />

lasciato il posto ad una<br />

grande cava <strong>di</strong> calcare che ha<br />

determinato l’attuale Figura 1 La Caverna delle Arene Can<strong>di</strong>de, prima dell’inizio dei lavori <strong>di</strong> cava (ca. 1920)<br />

(degradata) situazione paesaggistica.<br />

L’ampia caverna, localmente nota un tempo come “armassa”, che si apriva presso<br />

uno dei vertici della duna, è entrata nella letteratura archeologica come “Caverna delle<br />

Arene Can<strong>di</strong>de” dopo gli scavi che Arturo Issel, fondatore dell’Istituto <strong>di</strong> geologia<br />

dell’Università <strong>di</strong> Genova, vi condusse fra il 1864 e il 1876 per provvedere reperti al<br />

nascente Museo Nazionale Etnografico e Preistorico (ora Museo Nazionale e<br />

Soprintendenza Speciale per la Preistoria e l’Etnografia “Luigi Pigorini”, Roma –EUR).<br />

La caverna è ora ubicata sul margine superiore del ciglio ovest della ex- cava Ghigliazza,<br />

circa 90 metri sul livello del mare, verso il quale presenta tre gran<strong>di</strong> aperture che la<br />

rendono, oggi come nel passato, relativamente illuminata ed asciutta. Attualmente si<br />

accede alla caverna dall’alto, con un percorso via Borgio che implica circa 30 minuti a<br />

pie<strong>di</strong>.<br />

La celebrità internazionale deriva dai fortunatissimi scavi che Luigi Bernabò Brea<br />

(primo Soprintendente Archeologo della Liguria) e Luigi Car<strong>di</strong>ni (membro dell’Istituto<br />

Italiano <strong>di</strong> Paleontologia Umana) condussero negli anni 1940-42 e 1948-50 nella<br />

porzione sud orientale della caverna. Come noto quegli scavi conseguirono quella che<br />

ancora oggi è la più articolata stratigrafia del Me<strong>di</strong>terraneo (dal Paleolitico superiore<br />

gravettiano fino all’epoca bizantina = da 26000 a. C. al VII sec. d.C), in un contesto<br />

ambientale <strong>di</strong> giacitura estremamente favorevole alla buona conservazione dei reperti,<br />

soprattutto delle ossa e del materiale combusto. I resti delle ben 19 sepolture paleolitiche<br />

rinvenutevi, oltre a costituire uno dei più consistenti complessi funerari paleolitici del<br />

mondo, sono senz’altro quelli <strong>di</strong> gran lunga meglio conservati, con tutte le implicazioni<br />

sulla qualità delle informazioni scientifiche che gli antropologi possono attingere.<br />

L’importanza della Caverna delle Arene Can<strong>di</strong>de è testimoniata da sei monografie<br />

e varie decine <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche, per la maggior parte in inglese.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!