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30<br />

mondo anglosassone e statunitense.<br />

Col tempo, ha assunto <strong>in</strong> Italia un significato sempre più prossimo<br />

ad <strong>in</strong>dicare le “norme sul diritto d’autore vigenti <strong>in</strong> Italia”, da<br />

cui <strong>in</strong> realtà <strong>il</strong> copyright differisce sotto vari aspetti.<br />

È solitamente abbreviato con <strong>il</strong> simbolo ©.<br />

Corpus <strong>in</strong>cisorio<br />

Raccolta completa e ord<strong>in</strong>ata d’<strong>in</strong>cisioni , di uno o più autori.<br />

Cloruro ferrico (tricloruro di ferro)<br />

Sale impiegato <strong>in</strong> soluzione acquosa per corrodere <strong>il</strong> rame.<br />

Cloruro di sodio<br />

Il cloruro di sodio è <strong>il</strong> sale di sodio dell’acido cloridrico ed è <strong>il</strong><br />

comune sale da cuc<strong>in</strong>a.<br />

A temperatura ambiente si presenta come un solido cristall<strong>in</strong>o<br />

<strong>in</strong>colore e <strong>in</strong>odore, dal sapore caratteristico.<br />

Colophon<br />

Voce greca che significa compimento, chiusura. E’ cosiddetta<br />

nei manoscritti l’annotazione term<strong>in</strong>ale recante i nomi dell’autore,<br />

dell’amanuense o stampatore, <strong>il</strong> luogo e la data di pubblicazione;<br />

nei libri moderni la medesima cosa <strong>in</strong>trodotta dalla<br />

forma “f<strong>in</strong>ito di stampare” collocata al term<strong>in</strong>e del libro.<br />

Colori metallici (Charbonnel)<br />

L’oro è costituito da un pigmento a base di bronzo naturale, l’argento<br />

di un pigmento a base<br />

di allum<strong>in</strong>io. La granulometria di queste t<strong>in</strong>te è più forte e l’impasto<br />

più spesso degli altri <strong>in</strong> quanto non possono essere frantumati.<br />

In effetti, la frantumazione romperebbe <strong>il</strong> pigmento, che<br />

perderebbe tutte le sue caratteristiche metalliche.<br />

Coloranti<br />

Pigmenti più o meno f<strong>in</strong>i di orig<strong>in</strong>e naturale (ossidi, terre, piante,<br />

ecc) o s<strong>in</strong>tetica necessari per la realizzazione di colori (a olio,<br />

tempera, smalti, ecc), per la colorazione diretta e per la pat<strong>in</strong>atura.<br />

Colore<br />

I primi colori ut<strong>il</strong>izzati <strong>in</strong> pittura furono <strong>il</strong> rosso (ossido di ferro) e<br />

<strong>il</strong> nero (carbone). L’azzurro risale all’antichità, <strong>il</strong> rosso vermiglio<br />

(solfuro di mercurio) e <strong>il</strong> verde al Medioevo. F<strong>in</strong>o al R<strong>in</strong>ascimento,<br />

<strong>il</strong> pittore dispone di una trent<strong>in</strong>a di toni puri. Nel XV secolo<br />

si com<strong>in</strong>ciano a mischiare i colori. I progressi della chimica hanno<br />

permesso la fabbricazione di numerosi coloranti s<strong>in</strong>tetici a<br />

buon mercato.<br />

Colore naturale<br />

Term<strong>in</strong>e usato per def<strong>in</strong>ire <strong>il</strong> “vero” colore di un oggetto visto<br />

alla normale luce del giorno, <strong>in</strong> modo che tale colore non sia<br />

<strong>in</strong>fluenzato, per esempio, dall’assorbimento delle lunghezze<br />

d’onda maggiori da parte dell’atmosfera (questo è <strong>il</strong> fenomeno<br />

che fa sembrare azzurre le montagne lontane, anche se <strong>il</strong> loro<br />

colore naturale è , per esempio, grigio). Colori complementari<br />

Ogni colore primario ha <strong>il</strong> suo colore complementare: è <strong>il</strong> colore<br />

secondario nella cui composizione esso non entra. Il colore<br />

complementare del rosso è dunque <strong>il</strong> verde; quello del giallo, <strong>il</strong><br />

viola; quello dell’azzurro, l’arancione.<br />

Colori primari<br />

Colori puri, che non possono essere ottenuti attraverso la mescolanza<br />

di altri pigmenti. Essi servono come punto di partenza<br />

per l’elaborazione di altri colori. I tre colori primari sono <strong>il</strong> rosso,<br />

<strong>il</strong> giallo e l’azzurro. Colori secondari o b<strong>in</strong>ari<br />

Colori risultanti dalla mescolanza di due colori primari. I tre colori<br />

secondari sono l’arancione (rosso + giallo), <strong>il</strong> viola (rosso +<br />

azzurro) e <strong>il</strong> verde (giallo + azzurro). Colori terziari<br />

Colori risultanti dalla mescolanza di colori primari e colori secondari.<br />

Tra i colori terziari rientrano l’ocra ed <strong>il</strong> verde oliva.<br />

Colportore<br />

Venditore ambulante di libri, stampe, opuscoli <strong>in</strong> fiere e mercati,<br />

gestiva la propria attività <strong>in</strong> modo autonomo o alle dipendenze<br />

di librai e editori.<br />

Con licenza dè superiori<br />

Approvazione: s<strong>in</strong>onimo di «licenza». Era <strong>il</strong> permesso che i Revisori<br />

della Curia ecclesiastica o del santo Uffizio davano prima<br />

di stampare o pubblicare un’opera. Di solito le approvazioni si<br />

trovano all’<strong>in</strong>izio o alla f<strong>in</strong>e di un libro.<br />

Controstampa<br />

Prova eseguita appoggiando un foglio di carta su un esemplare<br />

appena stampato e ripassato nuovamente sotto <strong>il</strong> torchio. Si<br />

ottiene così un’immag<strong>in</strong>e speculare rispetto alla stampa e dello<br />

stesso senso della lastra. Viene usata dall’<strong>in</strong>cisore per controllare<br />

le correzioni sulla lastra.<br />

Conservazione delle stampe<br />

Le forme di danneggiamento alle stampe sono: la collocazione<br />

<strong>in</strong> ambienti esposti ad una forte fonte di luce, l’umidità, un<br />

maneggiamento delle opere non attento che può provocare<br />

macchie e lacerazioni. Per evitare che ciò si verifichi, si deve prestare<br />

attenzione a: INCORNICIATURA Il cartonc<strong>in</strong>o usato per <strong>il</strong><br />

passeparout deve essere a pH neutro; va evitato <strong>in</strong> ogni modo<br />

l’ uso di adesivi gommosi, nastri adesivi, cui talvolta si ricorre<br />

per procedere alle riparazioni di strappi o per attaccare i fogli ai<br />

passepartout. Per <strong>il</strong> fissaggio delle stampe al passepartout è opportuno<br />

ut<strong>il</strong>izzare nastro adesivo del tipo f<strong>il</strong>moplast con fattore<br />

pH neutro che non altera chimicamente la carta su cui viene<br />

applicato. POSIZIONAMENTO DELLA STAMPA Vanno scelte pareti<br />

che non ricevano la luce diretta, soprattutto quella naturale.

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