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40<br />

Goup<strong>il</strong> & Cie, brevettato nel 1870 con <strong>il</strong> nome di “goup<strong>il</strong>gravure”.<br />

Si basa sull’impiego di una forma <strong>in</strong> piombo ottenuta fotoglitticamente,<br />

dalla quale, attraverso un processo di galvanoplastica,<br />

si realizza una matrice metallica <strong>in</strong> rame.<br />

Grafica<br />

Il term<strong>in</strong>e grafica <strong>in</strong>dica attualmente <strong>il</strong> settore della produzione<br />

artistica orientato alla progettazione ed alla realizzazione di<br />

prodotti di comunicazione visiva.<br />

Annovera al suo <strong>in</strong>terno più settori specifici, di cui almeno due<br />

chiaramente caratterizzati: <strong>il</strong> “Graphic Design” o “Progettazione<br />

Grafica” - a cui oggi si assim<strong>il</strong>a <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e <strong>in</strong>dicante la categoria<br />

generale di “Grafica” - e la “Grafica d’Arte”, settore orientato alla<br />

riproduzione di opere artistiche <strong>in</strong> limitata quantità.<br />

L’arte della grafica nasce <strong>in</strong> occidente nel XV secolo dall’esigenza<br />

di produrre più esemplari di una stessa immag<strong>in</strong>e, <strong>in</strong> una<br />

società dove si sta sv<strong>il</strong>uppando una nuova classe mercant<strong>il</strong>e e<br />

borghese che dispone di mezzi economici e conseguentemente<br />

elabora esigenze culturali più o meno numerose, si realizza<br />

attraverso la lavorazione di una matrice, <strong>in</strong>cisa manualmente al<br />

f<strong>in</strong>e di poter essere ut<strong>il</strong>izzata per trasportare <strong>il</strong> soggetto su un<br />

foglio attraverso l’uso di un torchio. Le tecniche di lavorazione<br />

delle matrici derivano dall’esperienza degli <strong>in</strong>cisori di metalli<br />

pregiati e ricevono un impulso fondamentale dalla quasi contemporanea<br />

<strong>in</strong>venzione del libro a stampa a caratteri mob<strong>il</strong>i,<br />

alla metà del XV secolo.<br />

Le prime immag<strong>in</strong>i a stampa sono realizzate con la tecnica della<br />

x<strong>il</strong>ografia, detta anche s<strong>il</strong>ografia, che presuppone l’uso di una<br />

matrice <strong>in</strong> legno, che l’<strong>in</strong>cisore lavora a r<strong>il</strong>ievo, cioè togliendo la<br />

parte che non deve stampare, realizzando <strong>in</strong> questo modo un<br />

supporto che presenta <strong>il</strong> disegno <strong>in</strong> r<strong>il</strong>ievo.<br />

Già all’<strong>in</strong>izio del XVI secolo, alla x<strong>il</strong>ografia si affianca la calcografia,<br />

tecnica che ut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> metallo, pr<strong>in</strong>cipalmente rame e z<strong>in</strong>co.<br />

In questo caso l’<strong>in</strong>cisore lavora <strong>in</strong> cavo, cioè scavando nel metallo<br />

<strong>il</strong> disegno da stampare. Quando l’<strong>in</strong>cisore lavora direttamente<br />

sulla lastra si parla di <strong>in</strong>cisione a bul<strong>in</strong>o, se lo strumento ut<strong>il</strong>izzato,<br />

<strong>il</strong> bul<strong>in</strong>o appunto, toglie <strong>il</strong> metallo che non serve grazie alla<br />

sua punta triangolare; oppure si parla di puntasecca, quando<br />

lo strumento a punta si limita a scalfire e spostare <strong>il</strong> metallo a<br />

lato dei solchi. Altra tecnica su metallo è quella della acquaforte,<br />

quando l’<strong>in</strong>cisione avviene <strong>in</strong>direttamente, per immersione<br />

della lastra <strong>in</strong> un acido, che si chiamava aqua fortis, lastra precedentemente<br />

coperta con una vernice resistente all’acido e disegnata,<br />

elim<strong>in</strong>ando la vernice, <strong>in</strong> corrispondenza della parti che<br />

devono subire la morsura dell’acido.<br />

Alla f<strong>in</strong>e del XVIII secolo si scopre la possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzare matrici<br />

<strong>in</strong> pietra e nasce la tecnica della litografia, con la quale le<br />

matrici <strong>in</strong> pietra calcarea, precedentemente levigate e trattate<br />

<strong>in</strong> superficie con degli acidi, sono disegnate con apposite matite<br />

grasse. In fase di stampa l’<strong>in</strong>chiostro tipografico aderisce<br />

solamente alle parti disegnate, dove trova altro <strong>in</strong>chiostro, ed è<br />

<strong>in</strong>vece resp<strong>in</strong>to dal resto della matrice. Uno degli ultimi <strong>in</strong>cisori<br />

litografi <strong>in</strong> campo commerciale (grafica pubblicitaria) è stato<br />

Franco Sassi, nato ad Alessandria nel 1912 e lì mancato nel 1993.<br />

Le sue opere sono presenti al “Gab<strong>in</strong>etto delle Stampe” di Alessandria<br />

e alla “Civica Raccolta Bertarelli” di M<strong>il</strong>ano.<br />

Grafica orig<strong>in</strong>ale<br />

Incisione orig<strong>in</strong>ale.<br />

Grafico<br />

Raffigurazione di un oggetto reale, ottenuto con l<strong>in</strong>ee e segni.<br />

Grafite<br />

E’ uno stato fisico del carbone. Se <strong>in</strong> polvere f<strong>in</strong>e, è un lubrificante<br />

ut<strong>il</strong>e <strong>in</strong> circostanze <strong>in</strong> cui oli m<strong>in</strong>erali o vegetali potrebbero<br />

attrarre la polvere. Nome dato alla piombagg<strong>in</strong>e (m<strong>in</strong>a) ut<strong>il</strong>izzata<br />

per fabbricare le m<strong>in</strong>e di matita.<br />

Grammatura<br />

Il term<strong>in</strong>e grammatura è un lemma tecnico usato nel campo<br />

della tipografia e, <strong>in</strong> generale, del settore della produzione della<br />

carta. Esso rappresenta, <strong>in</strong> modo semplicistico, la “consistenza”<br />

del foglio di carta. Non va confusa con lo “spessore” del foglio,<br />

anche se di fatto una carta di grammatura superiore avrà tendenzialmente<br />

uno spessore superiore. Tecnicamente la grammatura<br />

viene def<strong>in</strong>ita come “<strong>il</strong> peso di un foglio di carta di un<br />

metro quadro di superficie”.<br />

Grana della carta<br />

Aspetto presentato dalla superficie della carta, caratterizzato<br />

dalla disposizione dalla forma e dalle dimensioni della rugosità<br />

che essa presenta (per esempio grana f<strong>in</strong>e o grana grossa; grana<br />

regolare o irregolare). Il term<strong>in</strong>e è usato specialmente quando<br />

la grana è ottenuta ad arte, per esempio con feltri marcatori,<br />

come talune carte da disegno, nella carta Ingres, <strong>in</strong> taluni cartonc<strong>in</strong>i<br />

(nuvolato martellato).<br />

Granitoio; granitore<br />

Pallettatore o cesello per granire o zigr<strong>in</strong>are.<br />

Granitura<br />

Per granitura, nell’ambito delle tecniche d’<strong>in</strong>cisione e soprattutto<br />

per l’esecuzione dell’acquat<strong>in</strong>ta, si <strong>in</strong>tende polvere di colofonia<br />

o di bitume giudaico sm<strong>in</strong>uzzato, <strong>in</strong> quantità più o meno<br />

coprente della lastra cosparsa. Il term<strong>in</strong>e si riferisce anche al<br />

processo stesso e al suo risultato sulla lastra.<br />

Dopo aver eseguito <strong>il</strong> consolidamento delle polveri, mediante<br />

riscaldamento, e avendo successivamente morso la lastra <strong>in</strong> bagno<br />

d’acido, si potrà ancora parlare di granitura, <strong>in</strong> questo caso

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