quartiere 1 - Associazione Due fiumi
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I sistemi che evolvono, come siamo noi, sono appassionati verso la loro stessa evoluzione. Basta<br />
come esempio vedere l'incredibile passione che la Vita ha per se stessa nella infinita creazione delle<br />
Specie.<br />
Nelle persone che non sono in grado di appassionarsi le loro azioni, i loro pensieri, i loro sentimenti e<br />
le loro relazioni si trovano in un permanente rischio di involuzione: tutto in loro andrà perdendo<br />
complessità e diventeranno persone sbiadite e semplificate.<br />
A volte ci succede di vedere una persona che era tanto che non incontravamo e sentiamo che nel<br />
tempo ha perso qualcosa di vitale: ciò che dice sembra "svuotato", "banalizzato" e reso inconsistente;<br />
anche tìsicamente forse si è "sbiadita", il suo aspetto non ci dice nulla ed è divenuto, anch'esso,<br />
inconsistente. Forse ci racconterà che ha dolori dapertutto, che non sta mai bene; quasi sicuramente<br />
avrà dei problemi di salute.<br />
Tutto ciò che accade a questa ipotetica persona di nostra conoscenza è il risultato del suo vivere con<br />
la "bocca stretta": noi esseri umani siamo dei sistemi tenuti ad evolvere poiché apparteniamo alla<br />
classe dei sistemi complessi-evolutivi.<br />
Se non evolviamo, involviamo.<br />
Vivere le proprie passioni significa essere in grado di cercare, trovare e sostenere ciò che ci fa sentire<br />
vivi: appassionarsi per i propri e altrui pensieri, per i propri e altrui sentimenti, per le proprie e altrui<br />
azioni, per i propri e altrui percorsi vitali. La passione per la vita e la sua evoluzione ci rende<br />
interessanti le persone, ci rende interessanti ai nostri stessi occhi, ci rende la vita un evento<br />
misterioso e, appunto, appassionante.<br />
Poter vivere le nostre passioni significa poter fluttuare adeguatamente dal cristallo al fumo senza<br />
paura di pejderci: Teresa, all'inizio del racconto, è in grado di vivere appassionatamente il momento<br />
di gioia, il suo corpo e il mondo incantato. Il suo diventare come il fumo non intacca il suo senso<br />
d'identità, anzi Teresa si sente profondamente se stessa e allo stesso tempo in profonda comunione<br />
con il mondo.<br />
Se noi siamo-in grado di vivere le nostre passioni conoscitive, affettive, relazionali e sociali,<br />
gradualmente diventiamo in gradò di vivere le passioni degli altri esseri viventi.<br />
Ad un certo livello di complessità nell'organizzazione della frontiera personale noi diventiamo in<br />
grado di vivere l'esperienza della compassióne. Si tratta di un'esperienza che richiede che noi<br />
permaniamo fortemente ancorati in noi stessi lasciando che tutta la nostra capacità di pensare, di<br />
sentire e di agire si apra ai pensieri, sentimenti e azioni dell'altro.<br />
Facciamo un esempio. Abbiamo un problema e ne parliamo con quattro delle nostre amiche. Quando<br />
lo raccontiamo alla prima lei ci ascolta senza dire niente tranne, forse dopo un po', una frase che ci fa<br />
capire che ha capito e che ci sta vicino. Dopo aver parlato con lei ci sentiamo meglio e forse ci viene<br />
in mente un nuovo modo di affrontare il problema.<br />
Questa amica ci ha offerto un'organizzazione a due <strong>fiumi</strong> che viaggiano insieme collocandosi lei<br />
stessa come il fiume di sotto che ci accompagna, ci sostiene, ci capisce e ci vuole bene.<br />
Quando lo raccontiamo alla seconda amica lei parla spesso e ci racconta, a sua volta, di un problema,<br />
simile che ha avuto in passato. Si vede che capisce ciò che vogliamo dire ma non ci sentiamo capite e<br />
accolte. Lei parla di lei mentre noi parliamo di noi, non ci offre, per il nostro momento particolare,<br />
un'adeguata organizzazione a due <strong>fiumi</strong>.. anche lei si pone come un fiume di sopra.<br />
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