quartiere 1 - Associazione Due fiumi

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Dispense, La persona è un Regno IL CASTELLO INCANTATO, LA SEDE DEL GOVERNO E DELLA VITA DEL REGNO II centro della vita del regno è sede del governo, questo nel corso della storia è stato mantenuto anche se la forma della sede ha cambiato spesso caratteristica e aspetto, per es. dalla città di Roma, ai Castelli medioevali, ai borghi rinascimentali ecc.. Ogni forma, dal villaggio nuragico all'agglomerato cittadino, ha un proprio motivo di essere. Dove le comunità umane erano assalite continuamente i villaggi erano fortificati, dove avevano al centro dei loro interessi gli scambi culturali ed economici l'aspetto della difesa dall'esterno era trascurato come nelle moderne metropoli. Riprendendo le considerazioni generali fatte sulla frontiera anche i confini auspicabili della sede del governo devono essere "incantati": • Essere mobili e non presentare nessun ostacolo quando la nostra persona fisica vuole interagire in una zona del suo regno, vuole ospitare altri governi o andare ospite, come quando ci si mette a prendere il sole in un pie nic in campagna. • Essere un confine evidente che sottintende una capacità di difesa anche se manteniamo le nostre porte aperte per comunicare parlando, ascoltando, muovendoci e vedendo con il mondo, come quando si va a fare la spesa in una situazione confusionaria. • Essere una roccaforte impenetrabile quando il castello, essendo assediato, difende se stesso, il suo governo e tutto quello che riesce a rifugiarsi all'interno delle sue mura. In quel momento le mura coincidono con la frontiera del regno che è attaccato da forze che hanno invaso il territorio, come in situazioni d'alto livello di pericolosità tipo ritrovarsi in mezzo ad un incendio. La sede del nostro governo è un Castello Incantato che tiene, toglie o rafforza le proprie mura secondo le esigenze, come una persona è rilassata, presente o pronta allo scontro. Per avere l'accesso all'incantesimo del nostro castello, è molto importante avere la conoscenza della nostra forma nei tre stati citati e della nostra forma durante le modificazioni. La forte correlazione tra tipo di respirazione adottato e stato emotivo espresso è una delle chiavi, insieme all'allenamento e all'esercizio di "mettersi alla prova", per avere accesso ad un cambiamento consapevole della propria maniera di essere. Respirare, in date situazioni di stress, è condizione indispensabile per dare la migliore versione di sé richiesta nella circostanza. Nella tradizione popolare ci sono suggerimenti validissimi come "canta che ti passa la paura" o "conta fino a dieci prima di perdere la testa" che fanno riferimento a comportamenti che condizionano la respirazione. Anche come recupero dopo uno shock sono utili il pianto e il parlare a lungo perché ridanno un ritmo regolare alla respirazione. Quando il nostro equilibrio emotivo è toccato l'alterazione della respirazione è uno dei segnali che ci deve far mettere in allarme, contemporaneamente è una funzione che va' tenuta sotto controllo per poterla usare a nostro totale vantaggio. 20
Dispense, I compiti della Guardia I COMPITI DELLA «GUARDIA» (AUTODIFESA) La «Guardia» ha i suoi campi d'azione: 1. nella relazione tra il regno e i regni confinanti (gestione e controllo delle frontiere) 2. nella difesa delle frontiere e gestione del territorio per evitare aggressioni al castello 3. nelle relazioni interne tra territorio e castello e ordine pubblico (se con se-stesso) 4. nel controllo dello stato di funzionalità-salute delle frontiere e del castello 5. nella salvaguardia di se stesso e nel miglioramento delle proprie funzioni In alcuni di questi campi la «Guardia» ha il compito di accompagnare e sostenere le azioni diplomatiche, le azioni del governo e gli accordi sul rispetto delle frontiere, funzionando nel comportamento coerente del regno come fiume di sotto. Quando la «Guardia» diventa fiume di sopra, le sue capacità, guidate con oculatezza dal fiume di sotto del governo, sono direttamente responsabili nel: 1. rinforzare le mura e solidificare il castello 2. riunire sotto il comando della «Guardia» tutto il potenziale all'interno del castello, far divenire tutta la nostra persona un' "unità" pronta a seguire le direttive del governo secondo gli ordini della «Guardia». 3. colpire il nemico nella sua volontà di attacco 4. se l'assedio è tolto, cacciare il nemico fuori del regno, se il castello è invaso organizzare la resistenza 5. a fine battaglia accompagnare il ripristino della vita normale Per questo, la «Guardia», ha un rapporto continuo con il governo ed a volte è chiamata a prendere posto alla guida delle forze del regno. In un regno ben funzionante questo rapporto sta nel fatto di fornire informazioni al governo del regno che di conseguenza emana delle istruzioni per guidare la reazione (anche lo stare fermi o non agire deve essere considerato "reazione") seguendo in ordine i punti: • raccolta informazioni • trasmissione informazioni al Governo del regno • recepimento e sintonizzazione delle istruzioni del Governo del regno • azione-reazione • controllo risultato e raccolta di nuove informazioni • trasmissione informazioni al Governo del regno (possibilità di ripartire dal terzo punto) informazioni elaborazione 21 azione ed eventuale reazione
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