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quartiere 1 - Associazione Due fiumi

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situazione in cui era necessario che Sara esercitasse un continuo controllo sia delle proprie reazioni<br />

sia di quelle delle persone intorno.<br />

Finalmente il viaggio finisce e si torna a casa. Sara è stanchissima, pensa ovviamente che dipenda dal<br />

viaggio, dal fuso orario e dalle giornate intense che ha trascorso ma è tranquilla, sa che come al<br />

solito con una bella dormita si riprenderà subito, è abituata a viaggiare.<br />

Dopo un paio di giorni però la stanchezza non è ancora passata ma lei non ci pensa e va avanti con le<br />

occupazioni solite; finché un giorno le capita un curioso incidente. La casa di Sara ha un piccolo<br />

. giardino dove convivono felicemente tre tartarughe di terra; quel giorno mentre Sara esce dalla<br />

portafinestra che dalla casa porta in giardino con nella mano sinistra l'innaffiatoio, inciampa su una<br />

tartaruga che si era nascosta proprio sotto il tappetino della portafinestra e nell'intento di non<br />

schiacciarla, casca con tutto il proprio peso in avanti con l'innaffiatoio nella mano sinistra mentre con<br />

la mano destra cerca di attutire la caduta. Risultato: si rompe il dito medio della mano destra. Pronto<br />

soccorso, ingessatura e tutto il resto.<br />

Dopo qualche giorno, in cucina, si versa dell'acqua bollente su una coscia nel cercare di scolare la<br />

pasta. -<br />

Sara è una donna generalmente attenta a quanto le succede, è abituata a chièdersi perché le cose<br />

accadono ed a cercare di capire che cosa possa aver attivato in lei dei meccanismi distruttivi; decide<br />

quindi di prendere in esame tutto quanto è successo negli ultimi tempi.<br />

Questo brano del racconto ci presenta la mamma di Teresa, Sara, non in funzione di madre, ma nel<br />

suo rapporto di lavoro. Ci da quindi l'occasione di esemplificare la^° classe di Struttura di relazione.<br />

Ricordiamo che questa classe ha come obiettivo esistenziale la "realizzazione stabile" delle migliori<br />

versioni di sé, di tutti i partecipanti al rapporto, ognuno nelle proprie funzioni.<br />

Quando - come nel caso di Sara e della sua "boss" - si presenta una struttura di lavoro che contempla<br />

un "capo" e un "subalterno", la collocazione del "capo" nella struttura può essere considerata una<br />

collocazione simile a quella della condizione necessaria, una specie di condizione necessaria allargata,<br />

solo però all'internò delle funzioni richieste dal rapporto stesso.<br />

Dal brano si evince che la "boss" non è una condizione necessaria adeguata, non è quindi capace di<br />

dare la migliore versione di sé nel rapporto di lavoro, in quanto la sua frontiera personale è piena di<br />

"buchi". Dunque la "boss" non permette a Sara di dare la migliore versione di sé sul lavoro. Anzi,<br />

quando Sara si sforza di farlo (nel ristorante, coi clienti ecc.) finisce per rompersi, per mandare in<br />

frantumi la sua frontiera personale, per farsi male tìsicamente appena tornata a casa.<br />

1. Bisogna dire che di solito le reazioni in un tipo di rapporto sbilanciato sono immediate e inconsce;<br />

può succedere però - come nel caso di Sara - che il soggetto è un adulto con una frontiera<br />

personale tanto articolata e complessa che riesce a ritardare, sempre inconsciamente, tali reazioni,<br />

almeno fino a quando le condizioni "ambientali", la situazione non permettono di lasciarsi andare.<br />

Sara resisterà per tutto il viaggio, si romperà solo quando tornerà a casa.<br />

Ultimo aspetto importante da evidenziare (che ci permette di ricucire la fine del racconto con il suo<br />

inizio e di individuare il "filo rosso" che collega le varie classi di struttura di relazione): la "boss",<br />

condizione necessaria allargata di Sara, non funziona, Sara "si rompe" e Teresa, che è

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