quartiere 1 - Associazione Due fiumi

scherzavano?"....Chiude gli occhi e come in un film si rivede in ospedale. Dopo l'arrivo dei suoi
genitori lei si ritrova, rientra nel suo corpo, il dolore è ancora intenso, ha tanta paura,,..Finalmente
arriva il responsabile del reparto, la visita, e sorridendo la tranquillizza: non c'è niente di organico, il
cuore è a posto, così tutto il resto, si tratta di un disturbo funzionale, ora le darà delle gocce e
qualche iniezione. Resterà qualche giorno in ospedale per accertamenti, ma deve calmarsi perché non
esiste nessun danno reale al suo corpo. In quei tre giorni di ricovero i suoi non la lasciano sola un
momento, tranne la notte, ma ci sono le infermiere e una di loro è davvero speciale. Il dolore non
ritorna e lei viene dimessa: il medico aveva ragione, lei è sana come un pesce, può tornare alla
normalità.
Appena tornata a casa una strana angoscia le si insinua dappertutto. Non sa come far passare il
tempo, non c'è nemmeno la scuola....le sue amiche hanno quasi tutte il ragazzo. Prova a leggere un
libro, ma ecco il dolore ricomincia...."oddio no, non posso più stare male!" Prende le gocce e pensa
che tra 15 giorni partirà per il mare....il dolore si placa. Sa che deve fare qualcosa, ma cosa? Telefona
a Mara. "Mara, sono Teresa, si esce insieme stasera?" "Oh Teresa stasera proprio non posso, vado
con Lucia al Corso di Autodifesa, "te ne avevo parlato". "Ah, già, uffa! Che dici posso venire con
voi?" "Beh sai è il 4° incontro...." "E allora? Non me ne frega nulla, voglio uscire stasera, vengo con
voi!" "Ok, ciao e a dopo"
Era cominciato tutto così, per caso. Quella sera si diverte molto, anche se non ci capisce nulla, né dei
movimenti del corpo che le insegnano, né delle cose che vengono dette lì dentro. Ma il giorno
seguente si scopre a riprovare quei movimenti, e a pensare che un incontro a settimana è poco.
Aspetta con ansia il prossimo mercoledì, e intanto il dolore non sì fa più sentire.
La settimana dopo toma al corso, continua a capirci poco, ma si sente bene...Deve partire per il
mare, quasi quasi le dispiace....
Delle vacanze ricorda poco, solo che sì è stata bene perché il mare è il suo elemento.
Ricorda perfettamente invece il rientro a Firenze e la profonda delusione quando viene a sapere che il
Corso di Autodifesa è finito. Forse ce né sarà un altro a novembre, a dicembre chissà! E lei ora cosa
fa? L'ansia di quei giorni....un'ansia dolorosa che le fa temere il riacutizzarsi di quel dolore
tremendo, sparito nel nulla negli ultimi due mesi. Passano alcuni giorni confusi. Strano però, a
ricordarli ora non le risultano più così confusi.
E' vero, lei non sapeva esattamente cosa stava cercando allora, eppure era in una situazione di
"punta", perché se no come si spiega che quel giorno mentre aspettava il solito tram all'uscita di
scuola si fermò a leggere uno di quei manifèsti sulle arti marziali, che tante volte aveva visto e aveva
lasciato perdere? E perché, finito di leggere il manifesto si disse "Basta con l'ansia e
l'autocommiserazione, oggi vado ad informarmi su questi corsi"?
Ha inizio così la splendida avventura col suo corpo: scopre il piacere del movimento, e subito dopo il
suo potere creativo. Si diverte molto in palestra, ma anche fuori di lì avverte che qualcosa sta
cambiando in lei.
Ha più energia, è più attenta a scuola, decide di iscriversi a un corso di Russo; si sente più sicura con
le amiche e anche con i ragazzi. Decide così di andare non più due ma tre volte in palestra....Ed è qui
che si innamora perdutamente di Paolo, un ragazzo un po' più grande di lei, che ogni tanto le fa da
istnittorc quando il maestro non c'è.
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