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quartiere 1 - Associazione Due fiumi

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Ricorda la prima volta che Paolo le .ha rivolto la parola fuori di palestra, ad una festa in campagna<br />

nell'azienda agrituristica dove lavorano genitori di lui; ricorda il calore della sua voce "Teresa, vieni<br />

ti faccio conoscere il mio cavallo!"<br />

Sente ancora sulle mani il fremito della pelle del cavallo mentre lo accarezza intensamente. Ora si<br />

rende conto perfettamente che quella volta lì lei accarezzava il cavallo volendo in realtà toccare<br />

Paolo.<br />

Dopo quel giorno Teresa va in campagna da lui ogni settimana. Paolo non è un tipo che parla molto,<br />

ma quando tra loro due c'è il cavallo, un flusso ininterrotto di comunicazione si stabilisce tra i loro<br />

cuori e le loro menti. Teresa impara così ad accudire il cavallo, lo striglia, lo pettina, lo porta fuori<br />

dalla stalla e senza accorgetene comincia ad amarlo, a capirlo, a parlare anche con lui.<br />

Sono tre mesi che si frequentano, tutto sembra scorrere nel migliore dei modi: Teresa sa di amare<br />

Paolo e sa di essere riamata, ma allora perché lui non si decide a farsi avanti? Un giovedì Teresa<br />

telefona a Paolo come fa sempre per avvisarlo che sta andando su a trovarlo, ma lui le dice che è<br />

meglio di no, è meglio che non si vedano più. ...<br />

Teresa ha un sobbalzo sull'erba, salta su e apre gli occhi ricordando come fosse ora: 3 settimana<br />

d'inferno. Vedeva Paolo solo in palestra, ma in palestra era un'altra storia, non poteva entrare in<br />

contatto con lui come in campagna. Era disperata. Fino a quel sabato, quando all'improvviso se lo<br />

trova quasi davanti in centro: Paolo è in compagnia di una ragazza bionda e parla così intensamente<br />

che non si accorge di lèi. Il mondo le casca addosso! Chi è quella, cosa vuole, è per lei che Paolo non<br />

la vuole più incontrare?! Il respiro le si blocca, il dolore è lì, sta per esplodere: Teresa si ferma,<br />

respira profondamente, si calma, corre a casa. Per fortuna in casa c'è nessuno. Accende, lo stereo a<br />

tutto volume e scoppia a piangere.<br />

Fu splendida la mamma quella volta lì. La trovò con gli occhi gonfi, delicatamente le chiese cos'era,<br />

lei non rispose e la mamma andò in cucina a prepararle il suo piatto preferito.<br />

I giorni seguenti sono giorni tempestosi. Teresa passa dalla delusione più amara, alla voglia di<br />

vendetta, e poi ancora all'amore più dolce per quell'essere immeritevole.<br />

Arriva il giorno della palestra. Paolo farà lezione. Lei, sconvolta da sentimenti così contrastanti, alla<br />

fine decide di andare. Sul portone della palestra scorge la bionda visibilmente agitata che inveisce<br />

contro un Paolo che ascolta con gli occhi bassi. Lei rallenta il passo e sente distintamente:<br />

"Tu non capisci niente, puoi a malapena comunicare con i cavalli!"<br />

Teresa sente il sangue ribollire, vuole intervenire; invece si fa piccola piccola e cerca di attraversare il<br />

portone senza farsi notare. Ma proprio quando pensa di avercela fatta Paolo alza gli occhi e i loro<br />

sguardi si incontrano.<br />

Quella sera avrebbero fatto l'amore. Ma perché è dovuto andare via e così lontano poi! Quella sera<br />

prima di far l'amore Paolo le aveva spiegato che non si era mai fatto avanti con lei perché sapeva di<br />

doversi trasferire con tutta la famiglia in Australia, anche se non sapeva esattamente quando.<br />

Avevano vissuto giorni indimenticabili, poi il tempo si era fermato: in una calda sera di maggio si<br />

dicono addio. Per sempre? Chi può dirlo.<br />

La voce di Matteo arriva alla coscienza di Teresa. La sta cercando, chissà da quanto è ferma lì.<br />

"Matteo, sono qua!" "Oddio credevo tu fossi scappata per colpa mia". "Si, sono scappata, ma non<br />

per colpa tua. Tu mi piaci; ma vedi, io ho bisogno di stare da sola, chissà per quanto<br />

ancora...,Scusami Matteo!".<br />

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