quartiere 1 - Associazione Due fiumi

Gli altri due momenti della ricerca sono: trovare e sostenere tali attività.
A volte ci blocchiamo nel primo momento e allora non riusciamo a cercare ciò che ci può fare del
bene: siamo toppo depresse o angosciate o arrabbiate. Altre volte non riusciamo a trovare ciò che ci
piace e ci sembra che nessuna attività ci "prenda" abbastanza da poter fare di essa un'impresa eroica.
Altre di noi non possono sostenere lo sforzo dell'impresa e così essa viene abbandonata.
Un blocco molto lungo in qualunque di questi tre momenti della ricerca può suggerirci che i principi
di organizzazione della nostra frontiera personale sono, in maggioranza, teridenzialmente involutivi.
Allora possiamo non essere in grado di partire da soli alla ricerca del Graal e, dopo un numero di
prove che è fortemente personale, possiamo pensare alla via di trasformazione psicoterapeutica
(come ho detto in questa via si sostituiscono i principi di organizzazione della nostra frontiera
attraverso il rapporto con il terapeuta).
La ricerca del Graal non comporta soltanto la realizzazione eroica di attività fìsiche ma è necessario
che tutti i nostri tenitori svolgono delle azioni con l'assètto esistenziale della ricerca del Graal: corpo,
mente e mondo devono impegnarsi con sforzo, disciplina e continuità nelle attività scelte come
imprese éroiche.
Ricorderete che Teresa iniziò anche a studiare una lingua straniera; ovviamente, ciascuno di noi può
trovare una attività mentale differente poiché, ripetiamo, non è l'attività in se stessa che ci trasforma,
ma l'assetto che le diamo.
Cosi come andare a caccia da solo o andare in ritiro spirituale o fare la prima comunione ( al di là
degli aspetti religiosi) non sono direttamente collegati a diventare adulti ma sono collegati al
compimento di qualcosa di difficile, che viene realizzato con lo spirito di un'imprésa eroica.
Le imprese compiute nel mondo comportano che noi ci collochiamo in una relazione come
"condizione necessaria" all'evoluzione di un altro essere, il "protagonista" di quella relazione. Non è
necessario che sia un essere umano; può trattarsi di un cane, un gatto, un maialino d'india:
l'importante è prendersi cura di lui.
Chiaramente gli adulti possono realizzare le attività che richiedono l'essere una condizione necessaria
per un altro, con maggiore facilità dei giovanissimi. In tutti casi, Tessere una condizione necessaria
comporta sempre - se viene realizzata come impresa erpica della compassione - una grande
trasformazione di noi stessi, oltre che ovviamente la trasformazione del nostro protagonista.
Ora vediamo qua!' è l'obiettivo della ricerca che noi abbiamo simbolizzato con il mito del Graal,
anche se ognuna di noi può usare il mito che più le piace come impalcatura scenica delle proprie
imprese éroiche.
L'obiettivo è quello di metterci in una situazione di apprendimento che coinvolga tutti i nostri
tenitori - corpo, mente, mondo-. Cioè metterci in una condizione di apprendimento globale, simile a
quella che abbiamo vissuto quando eravamo appena nati. Infatti la ricerca del Graal è un rituale di
morte e rinascita rigenerante.
La morte ci suggerisce l'abbandono dei principi di organica/iòne della nostra frontiera personale che
ci rendono "terre desolate", i nostrimodi di essere che mortificano la nostra natura evolutiva. Il mito
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