quartiere 1 - Associazione Due fiumi

Premessa
II Q3 ha organizzato, a partire dal Giugno '97, con la collaborazione dell'Associazioni
"ImmaginAzioni" e "Metis en Ergo", una serie di incontri sul tema della difesa, a cui hanno
partecipato circa centocinquanta donne. Hanno arricchito l'iniziativa con i loro interventi, la Polizia
Municipale, l'Associazione "Artemisia", l'Associazione "La tela di Penelope" e l'Associazione
"Auser"
Nell'Ottobre-Novembre 97 anche il Ql, assieme all'Associazione Metis en Ergo, ha promosso un
iniziativa simile tenutasi nella palestra S. Niccolo, già dal 93 sede del Corso di Autodifesa, che ha
ottenuto una partecipazione ancora più vasta.
Queste esperienze hanno ribadito l'attenzione che genera il tema trattato, spingendoci a
promuovere la pubblicazione delle dispense realizzata grazie all'immediato interesse della
Presidente del Consiglio Comunale Daniela Lastri,
Tali dispense sono nate con lo scopo di accompagnare gli incontri (esercitazioni pratiche e parte
teorica) e, distribuite via via nel corso dei lavori, sono state qui riorganizzate in tre parti:
1. Il Manuale, breve scheda riassuntiva scritta da Marco Gialli e che serve da promemoria.
2. Gli approfondimenti sul "La persona è un Regno, l'autodifesa è la sua guardia", cioè le
dispense scritte da M. Gialli che di volta in volta accompagnavano le esercitazioni, riunite per
temi in modo da permetterne una migliore lettura.
3. Gli approfondimenti sulla "Frontiera personale", che raccolgono le dispense scritte da Maria
Gina Meacci, distribuite incontro per incontro nell'iniziativa del Ql, nelle quali è stata usata una
traccia, un racconto, per esporre in maniera organica tutti gli argomenti comunque trattati anche
negli incontri precedenti del Q3.
Manuale e Approfondimenti cercano di dare dei suggerimenti per migliorare il proprio livello
d'autodifesa: prima nelle piccole cose della vita quotidiana, poi in situazioni più impegnative e, per
chi decide di seguire i corsi proposti a seguito degli incontri di sensibilizzazione, in esercitazioni
vere e proprie.
Il testo vuole presentare una traccia per guidare il comportamento al fine di "fare la cosa giusta al
momento giusto" per evitare e/o sconfiggere e/o superare le situazioni aggressive che si presentano.
Questa traccia di comportamento mira a collegare tra loro la possibilità di dare la migliore versione
di sé (delle proprie possibilità) e la capacità di "non perdere la testa", di "mantenere il sangue
freddo", di avere un buon controllo emozionale.
Le tematiche e le esercitazioni proposte si rivolgono a persone che non si sono mai avvicinate al
problema della difesa o non hanno mai fatto attività direttamente collegate ad esso. Ovviamente
alcune persone, come per esempio lo studioso di arti marziali, l'esperto di tecniche da
combattimento, lo yogi che ha raggiunto la capacità di trascendere la "realtà apparente" ecc., hanno
delle soluzioni sulle problematiche affrontate che si possono appoggiare su un livello d'autodifesa
più alto rispetto a quello delle persone che non svolgono abitualmente questo tipo di pratiche.
L'iniziativa, più che un corso di specializzazione, è una spinta a diffondere nel territorio l'idea che
la questione della Sicurezza e il collegato problema della Difesa, vanno affrontati sia dalle
istituzioni che dai singoli cittadini in un'ottica che, prendendo coscienza della problematicha, miri
ad una soluzione che migliori la qualità della vita in maniera complessiva.
Questo punto di vista completamente nuovo sul problema, l'autodifesa ad approccio globale, è stato
elaborato da un gruppo di studio interno all'Associazione Shirai Karaté Club che è stato in grado di
proporre dei corsi di autodifesa a breve termine fin dall'inizio degli anni 90: da tale attività ha preso