Il Rinascimento e la nascita della scienza moderna - 1
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saldamente legati al<strong>la</strong> vita nel<strong>la</strong> quale siamo immersi: subentrano le mondane<br />
categorie dell’utile, del conveniente, del vantaggioso, tutte accomunate da una<br />
rinuncia al<strong>la</strong> pretesa di cogliere il mondo quale effettivamente è, e<br />
dall’accettazione di una più modesta e risicata prospettiva che renda conto di che<br />
cosa è al singolo utile di volta in volta. In una tale ottica, le categorie totalizzanti<br />
adottate dal<strong>la</strong> metafisica, tanto quello p<strong>la</strong>tonico-aristotelica quanto quello<br />
cristiana, risultano a dir poco chimeriche ed illusorie, fantastiche e inapplicabili<br />
al<strong>la</strong> realtà, quasi come se nel<strong>la</strong> ricerca p<strong>la</strong>tonica e aristotelica delle essenze<br />
universali si fossero perse di vista le entità individuali che popo<strong>la</strong>no il mondo<br />
reale.<br />
È con Montaigne che si spa<strong>la</strong>ncano le porte del moderno, concepito –seguendo<br />
<strong>la</strong> definizione hegeliana –come ritorno sul<strong>la</strong> terra, ma anche come rifiuto di quel<br />
principio di autorità a cui costantemente ricorrevano i Medioevali e come trionfo<br />
del dubbio sul<strong>la</strong> certezza metafisica, aspetto, questo, da cui scaturisce un<br />
necessario privilegiamento per le piccole conoscenze che quotidianamente<br />
facciamo nel<strong>la</strong> nostra personale esperienza di contro alle grandi quanto illusorie<br />
certezze metafisiche di comprendere in toto <strong>la</strong> struttura del mondo.<br />
Montaigne segna realmente il passaggio dai cieli (sia del divino sia del<strong>la</strong><br />
metafisica) al<strong>la</strong> terra su cui ci troviamo gettati a condurre <strong>la</strong> nostra esistenza, un<br />
passaggio che si palesa come trapasso dalle forme chiuse del sapere metafisico<br />
ad un pensiero che si forgia nel contatto con <strong>la</strong> vita, e che mai oblia le riflessioni<br />
dei predecessori. È solo Montaigne che compie quest’operazione in modo<br />
radicale, fino all’estrema conseguenza di un dubbio che arriva ad erodere anche<br />
le certezze che maggiormente paiono tali: egli infatti libera l’uomo tanto dalle<br />
catene del divino quanto da quelle del<strong>la</strong> metafisica, proponendoci l’immagine di<br />
un mondo caotico in cui le certezze vengono a mancare e anche quelle che<br />
unanimemente vengono considerate tali non sfuggono ai martel<strong>la</strong>nti colpi del<br />
dubbio.<br />
5 –LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA<br />
5.1 Un’interpretazione del<strong>la</strong> rivoluzione scientifica: il cambiamento di<br />
paradigma<br />
5.2 <strong>Il</strong> vecchio paradigma: l’universo aristotelico-tolemaico<br />
5.3 <strong>Il</strong> nuovo paradigma: l’universo di Copernico e Bruno<br />
5.4 L’interpretazione di Freud del<strong>la</strong> rivoluzione copernicana<br />
Fino al<strong>la</strong> prima metà del ‘900 è stata predominante <strong>la</strong> concezione del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong><br />
come un sapere cumu<strong>la</strong>tivo, che cresce in modo lineare, senza grosse fratture, in<br />
quanto <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> scopre una verità valida per sempre, fondata esclusivamente su<br />
principi razionali dimostrabili e verificabili.<br />
Questa concezione è stata oggetto del<strong>la</strong> critica epistemologica del<strong>la</strong> seconda<br />
metà del ‘900, quando si è venuta affermando l’idea che l’evoluzione del<strong>la</strong><br />
<strong>scienza</strong> non è solo determinata da nuove dimostrazioni ed esperimenti, ma<br />
dipende anche da altri fattori.<br />
Nel 1962 l’epistemologo e storico del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong> T. Kuhn pubblicò “La struttura<br />
delle rivoluzioni scientifiche”in cui sosteneva che <strong>la</strong> verità scientifica ha basi<br />
consensuali e convenzionali, subendo il condizionamento di fattori sociali. Kuhn<br />
ha cercato di dimostrare le sue teorie analizzando <strong>la</strong> rivoluzione astronomica<br />
copernicana del Cinquecento e l’introduzione delle teorie di Einstein all’inizio<br />
del ‘900 come momenti di cambiamento delle convinzioni precedenti.<br />
Secondo Kuhn <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> è determinata dai comportamenti che vengono adattati<br />
dai gruppi di ricercatori, visti come un gruppo sociale che agisce sul<strong>la</strong> base di un<br />
Montaigne e il __________________<br />
( ) il rifiuto _____________________ e<br />
______________________________ =<br />
_____________________ ___________<br />
__________________________<br />
LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA<br />
UN’INTERPRETAZIONE DELLA RIVOLUZIONE<br />
SCIENTIFICA: IL CAMBIAMENTO DI<br />
PARADIGMA<br />
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