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Il Rinascimento e la nascita della scienza moderna - 1

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tuttavia, sia pur nel<strong>la</strong> misura in cui incideva a quel punto, ebbe un effetto<br />

importante nel foggiare <strong>la</strong> personalità dell'individuo.<br />

Se cerchiamo ora di riassumere il nostro esame dell'effetto che ebbero<br />

sull'individuo le trasformazioni sociali ed economiche dei secoli quindicesimo e<br />

sedicesimo, arriviamo al quadro seguente.<br />

Troviamo <strong>la</strong> stessa libertà ambigua che abbiamo notato in precedenza. L'individuo<br />

è liberato dal<strong>la</strong> schiavitù dei vincoli economici e politici. Ha anche incrementato <strong>la</strong><br />

sua libertà positiva grazie al ruolo attivo ed indipendente che deve svolgere nel<br />

nuovo sistema. Ma al tempo stesso vengono meno quei vincoli che solevano dargli<br />

sicurezza e un sentimento di appartenenza. La vita non viene più vissuta in un<br />

mondo chiuso ruotante intorno all'uomo; il mondo è diventato illimitato e al tempo<br />

stesso minaccioso. Perdendo il suo posto fisso in un mondo chiuso, l'uomo perde<br />

anche <strong>la</strong> risposta sul significato del<strong>la</strong> sua vita; <strong>la</strong> conseguenza è che comincia a<br />

sorgergli il dubbio su se stesso e sullo scopo del<strong>la</strong> vita. E' minacciato da possenti<br />

forze sovrapersonali: il capitale e il mercato. <strong>Il</strong> rapporto con i suoi simili, ora che<br />

questi sono diventati tutti potenziali concorrenti, è diventato un rapporto di ostilità<br />

e di estraneità: egli è libero, ossia è solo, iso<strong>la</strong>to, minacciato da tutte le parti. Non<br />

avendo <strong>la</strong> ricchezza o il potere che aveva il capitalista del <strong>Rinascimento</strong>, e avendo<br />

per di più perduto il senso dell'unità con gli uomini e l'universo, è sopraffatto dal<br />

senso del<strong>la</strong> sua personale nullità e impotenza. <strong>Il</strong> paradiso è perduto per sempre,<br />

l'individuo è restato solo ad affrontare il mondo: un estraneo gettato in un mondo<br />

illimitato e minaccioso. La nuova libertà è destinata a creare un profondo<br />

sentimento di insicurezza, impotenza, dubbio, solitudine e ansietà. Questi<br />

sentimenti debbono essere alleviati se l'individuo deve operare con successo.<br />

2. <strong>Il</strong> periodo del<strong>la</strong> Riforma<br />

II luteranesimo e il calvinismo nacquero a questo punto del processo di sviluppo.<br />

Le nuove religioni non erano le religioni di una ricca c<strong>la</strong>sse superiore, ma quelle<br />

del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse media urbana, dei poveri delle città e dei contadini. Facevano appello a<br />

questi gruppi, in quanto davano espressione a un nuovo sentimento di impotenza e<br />

ansietà da cui i loro membri erano pervasi. Ma le nuove dottrine religiose non si<br />

limitarono a esprimere eloquentemente i sentimenti suscitati da un ordine<br />

economico in corso di trasformazione. Con i loro insegnamenti li acuirono e al<br />

tempo stesso offrirono soluzioni che consentivano all'individuo di far fronte a<br />

un'insicurezza altrimenti intollerabile.<br />

Prima di passare ad analizzare il significato sociale e psicologico delle nuove<br />

dottrine religiose, alcune considerazioni sul metodo da noi seguito possono<br />

contribuire al<strong>la</strong> comprensione di questa analisi.<br />

Studiando il significato psicologico di una dottrina religiosa o politica, dobbiamo<br />

anzitutto tenere presente che l'analisi psicologica non comporta un giudizio sul<strong>la</strong><br />

verità del<strong>la</strong> dottrina analizzata. Quest'ultima questione può esser risolta soltanto<br />

considerando <strong>la</strong> struttura logica del problema stesso. L'analisi delle motivazioni<br />

psicologiche, sottostanti a certe dottrine o idee, non può mai sostituire il giudizio<br />

razionale sul<strong>la</strong> validità del<strong>la</strong> dottrina e sui valori che essa implica, tuttavia una<br />

siffatta analisi può portare a una migliore comprensione del significato reale di una<br />

dottrina e quindi influenzare il giudizio di valore.<br />

Ciò che l'analisi psicologica delle dottrine può indicare sono le motivazioni<br />

soggettive che rendono una persona consapevole di certi problemi e le fanno<br />

cercare delle soluzioni in certe direzioni. Ogni genere di pensiero, vero o falso che<br />

sia, quando è qualcosa di più di una conformità superficiale ad idee convenzionali,<br />

è motivato dai bisogni e dagli interessi soggettivi dell'individuo che pensa. Può<br />

accadere che taluni interessi vengano soddisfatti dal<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong> verità, e che<br />

altri lo siano dal<strong>la</strong> sua distruzione. Ma in entrambi i casi, le motivazioni<br />

psicologiche sono incentivi importanti al fine di arrivare a certe conclusioni-<br />

Possiamo dire anzi che le idee, che non sono radicate in forti esigenze del<strong>la</strong><br />

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