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Il Rinascimento e la nascita della scienza moderna - 1

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15 - ABBAGNANO –FORNERO: GALILEO GALILEI E LA NASCITA DELLA<br />

SCIENZA MODERNA<br />

1. Vita e opere.<br />

2. L'autonomia del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e il rifiuto del principio di autorità.<br />

2.1 La polemica contro <strong>la</strong> Chiesa e i teologi.<br />

2.2 <strong>la</strong> polemica contro gli aristotelici.<br />

3. La distruzione del<strong>la</strong> cosmologia aristotelico-tolemaica.<br />

3.1. Le scoperte astronomiche ed «il funerale del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong> aristotelica».<br />

3.2 <strong>Il</strong> «Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo» e <strong>la</strong> difesa del<br />

copernicanesimo.<br />

3.3 La scoperta del cannocchiale e <strong>la</strong> difesa del suo valore<br />

scientifico.<br />

4. <strong>Il</strong> metodo del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong>.<br />

4.1- Le «sensate esperienze» e le «necessarie dimostrazioni»<br />

4.2 Induzione e deduzione: il binomio indissolubile del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong> galileana<br />

4.3. Esperienza e verifica.<br />

4.4. Metodo galileiano e <strong>scienza</strong> antica.<br />

5. Metodo e filosofia<br />

5.1 Presupposti e giustificazioni filosofiche del metodo<br />

5. 2 <strong>Il</strong> realismo di Galileo<br />

1. Vita e opere.<br />

Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 Febbraio 1564, da genitori del<strong>la</strong> media<br />

borghesia, che si trasferirono a Firenze nel 1574, dove Galileo compì i primi studi<br />

di letteratura e di logica. Nel 1581, per volere del padre, si iscrisse al<strong>la</strong> facoltà<br />

di medicina dell'Università di Pisa. Ma per questo tipo di studi non mostrò alcun<br />

vero interesse e tornò a Firenze senza aver conseguito titoli accademici. Qui<br />

approfondì <strong>la</strong> matematica, sotto <strong>la</strong> guida di Ostilio Ricci, discepolo del celebre<br />

Tartaglia e cominciò a compiere osservazioni fisiche. Nel 1583 scoprì<br />

l'isocronismo delle oscil<strong>la</strong>zioni pendo<strong>la</strong>ri. Negli anni seguenti giunse a formu<strong>la</strong>re<br />

alcuni teoremi di geometria e di meccanica, che più tardi dette al<strong>la</strong> luce. Dallo<br />

studio di Archimede fu portato a scoprire <strong>la</strong> bi<strong>la</strong>ncetta per determinare il peso<br />

specifico dei corpi (1586). Intanto nel 1588 diede anche un saggio del<strong>la</strong> propria<br />

cultura letteraria nelle due lezioni tenute all'Accademia fiorentina, Circa <strong>la</strong><br />

figura, sito e grandezza dell'Inferno di Dante e nelle Considerazioni sul Tasso,<br />

di poco posteriori.<br />

La sua cultura matematica gli procurò stima e simpatia e nel 1589 ottenne <strong>la</strong><br />

cattedra di matematica dell'Università di Pisa. Rimase in questa città per tre<br />

anni, durante i quali scoprì fra l'altro <strong>la</strong> legge di caduta dei gravi. Nel 1592<br />

passò ad insegnare matematica nell'Università di Padova dove trascorse 18 anni,<br />

che furono i più fecondi e felici del<strong>la</strong> sua vita.<br />

Con <strong>la</strong> costruzione del cannocchiale (1609) si apre <strong>la</strong> serie delle grandi<br />

scoperte astronomiche, di cui diede l'entusiastico annuncio nel Sidereus nuncius<br />

{Ragguaglio astronomico) del 1610. Keplero riconobbe subito l'esattezza e<br />

l'importanza delle sue scoperte, che accrebbero enormemente <strong>la</strong> fama di Galileo e<br />

gli procurarono il posto, da lui ambito, di matematico dello studio di Pisa. Ma<br />

le scoperte astronomiche e le sue idee copernicane lo misero progressivamente<br />

in urto con gli aristotelici e con le gerarchie ecclesiastiche. Infatti Galileo, nel<br />

Febbraio del 1616, venne ammonito dal cardinale Bel<strong>la</strong>rmino di professare <strong>la</strong><br />

nuova astronomia. Pochi giorni dopo, il 3 Marzo, l'opera di Copernico venne<br />

messa all'indice.<br />

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